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ISIDE SVELATA

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spiriti umani puri, o semplicemente inoffensivi, non temono nulla perché, essendosi essi<br />

liberati dalla materia terrena, i composti terreni non possono influire in alcun modo su di<br />

loro; tali spiriti sono come un soffio. Ma non è così per le anime legate alla terra e gli spiriti<br />

di natura.<br />

Proprio per queste larvae carnali e terrestri, per questi spiriti umani degradati, gli<br />

antichi cabalisti speravano nella reincarnazione. Ma quando, o come? Nel momento<br />

opportuno, e se aiutato da un sincero desiderio di miglioramento e di pentimento da<br />

qualche persona forte e di temperamento affine, o dalla volontà di un adepto, o anche da un<br />

desiderio emanante dallo stesso spirito errante, questo potrà ottenere tale risultato purché il<br />

desiderio sia in lui abbastanza forte da liberarlo dal fardello della materia peccatrice.<br />

Perdendo ogni coscienza, la monade un tempo fulgida è presa ancora una volta nel vortice<br />

della nostra evoluzione terrestre, e passa ancora attraverso i regni subordinati respirando<br />

ancora in un bambino vivente. Calcolare il tempo necessario per questo processo sarebbe<br />

impossibile, perché nell’eternità non vi è percezione del tempo, e il tentativo sarebbe<br />

un’inutile fatica.<br />

Come abbiamo detto, ben pochi cabalisti credono in questo, e questa dottrina ha avuto<br />

origine in alcuni astrologhi. Nel tracciare i temi di nascita di certi personaggi storici famosi<br />

per certe particolari disposizioni, essi si accorsero che la congiunzione dei pianeti<br />

rispondeva perfettamente a notevoli oracoli e profezie su altre persone nate alcuni secoli<br />

dopo. L’osservazione, e quelle che oggi chiameremmo “notevoli coincidenze”, aggiunte<br />

alla rivelazione durante il “sacro sonno” del neofita, rivelarono la paurosa verità. Il<br />

pensiero è così orribile che anche coloro che dovrebbero essere convinti preferiscono<br />

ignorarlo, o almeno evitano di parlarne.<br />

Il sonno del sacro soma<br />

Questo modo per ottenere oracoli era praticato nella più remota antichità. In India<br />

questa sublime letargia è chiamata “il sonno sacro di***” E uno stato di oblio in cui il<br />

soggetto è tratto da certi processi magici favoriti da sorsi di succo del soma. Il corpo del<br />

dormiente rimane per parecchi giorni in una condizione simile alla morte, e per il potere<br />

dell’adepto è purificato della sua terrestrità e reso adatto a divenire il temporaneo<br />

ricettacolo del fulgore dell’Augoeide immortale. In questo stato il corpo intorpidito riflette<br />

la gloria delle sfere superiori come uno specchio riflette i raggi del sole. Il dormiente non<br />

ha coscienza dello scorrere del tempo, ma al risveglio, dopo quattro o cinque giorni di<br />

trance, crede di aver dormito solo pochi momenti. Non saprà mai quello che le sue labbra<br />

hanno pronunciato, ma, poiché lo spirito le dirige, esse non possono pronunciare altro che<br />

la divina verità. Per qualche tempo questa povera e incapace argilla diviene l’altare della<br />

sacra presenza ed è cambiata in un oracolo mille volte più infallibile dell’asfissiata<br />

Pitonessa di Delfi; e, diversamente dalla sua frenesia profetica, che era mostrata alle<br />

moltitudini, questo sonno sacro viene osservato solo entro il sacro recinto da quei pochi<br />

adepti che sono degni di stare in presenza di ADONAI.<br />

La descrizione che Isaia dà della purificazione necessaria per un profeta prima che sia<br />

degno di divenire il portavoce del cielo, si applica a questo caso. Nell’usuale linguaggio<br />

metaforico egli dice: “Allora un cherubino volò verso di me con in mano un carbone<br />

ardente che aveva preso dall’altare con le molle... e lo pose sulla mia bocca dicendo:<br />

“Ecco! esso ti ha toccato le labbra e la tua iniquità è scomparsa.”“<br />

L’invocazione al proprio Augoeide da parte dell’adepto purificato è descritta con<br />

parole di ineguagliabile bellezza da Bulwer-Lytton in Zanoni, e qui egli ci fa capire che il<br />

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