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ISIDE SVELATA

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fondo, un teologo: l’ateo non rifiuta i problemi della teologia, ma solo la loro soluzione, e<br />

quindi è illogico. Noi positivisti rifiutiamo il problema sulla base che esso è totalmente<br />

inaccessibile al nostro intelletto e sprecheremmo le nostre forze in una vana ricerca delle<br />

cause prime e finali. Come si vede, il positivismo dà una completa spiegazione [?] del<br />

mondo, dell’uomo, del suo dovere e del suo destino.. “.(11)<br />

Molto brillante! E adesso, per contrasto, citeremo quello che uno scienziato veramente<br />

grande, il professor Hare, pensa di questo sistema. “La filosofia positiva di Comte”, egli<br />

dice, “in definitiva è puramente negativa. Comte ammette che non conosce nulla delle fonti<br />

e delle cause delle leggi naturali; che la loro origine è così totalmente imperscrutabile da<br />

rendere inutile il perder tempo in ogni ricerca in proposito... Naturalmente la sua dottrina<br />

fa di lui un dichiarato e completo ignorante circa le cause delle leggi o i processi con cui si<br />

sono stabilite, e non può avere altra base che l’argomento negativo citato, quando si<br />

oppone a fatti accertati in relazione alla creazione spirituale. Così, pur lasciando all’ateo il<br />

suo dominio materiale, lo spiritismo erige entro e sopra quello stesso spazio un dominio di<br />

importanza di tanto più grande di quanto l’eternità supera la durata media di una vita<br />

umana e le infinite regioni delle stelle fisse superano l’area abitabile di questo globo”.(12)<br />

In breve, il positivismo si propone di distruggere la teologia, la metafisica, lo<br />

spiritismo, l’ateismo, il materialismo, il panteismo e la scienza, e deve infine terminare col<br />

distruggere se stesso. De Mirville pensa che, secondo il positivismo, “l’ordine comincerà a<br />

regnare nella mente umana solo il giorno in cui la psicologia diverrà una sorta di fisica<br />

cerebrale, e la storia una fisica sociale”. Il moderno Maometto sbarazza anzitutto l’uomo e<br />

la donna da Dio e dalla loro anima, e poi, senza volerlo, sventra la sua propria dottrina con<br />

la spada troppo tagliente della metafisica, che aveva sempre creduto evitare, lasciando così<br />

da parte ogni vestigio di filosofia.<br />

Nel 1864, Paul Janet, membro dell’Istituto, pronunciò un discorso sul positivismo, nel<br />

quale troviamo queste notevoli parole:<br />

“Vi sono alcune menti allevate e nutrite nelle scienze esatte e positive, ma che tuttavia<br />

sentono una sorta di impulso istintivo verso la filosofia. Esse possono soddisfare questo<br />

istinto solo con elementi che hanno già sotto mano. Ignoranti di scienze psicologiche,<br />

avendo studiato solo i rudimenti della metafisica, esse sono tuttavia decise a combattere<br />

questa stessa metafisica al pari della psicologia, che conoscono egualmente poco. Dopo<br />

aver fatto questo, esse si immaginano di aver fondato una scienza positiva, mentre la verità<br />

è che hanno solo costruito una nuova teoria metafisica, mutilata e incompleta. Esse si<br />

arrogano l’autorità e l’infallibilità che appartengono solo alle vere scienze, quelle che sono<br />

fondate sull’esperienza e sul calcolo; ma non possiedono tale autorità perché le loro idee,<br />

per quanto difettose, sono dello stesso ordine di quelle che combattono. Di qui la debolezza<br />

della loro posizione e la finale rovina delle loro idee che vengono presto disperse ai quattro<br />

venti”. (13)<br />

I positivisti americani hanno unito i loro infaticabili sforzi per rovesciare lo spiritismo.<br />

Tuttavia, per mostrare la loro imparzialità, propongono delle nuove domande come: “quale<br />

razionalità vi è nei dogmi dell’Immacolata Concezione, della Trinità e della<br />

Transustanziazione se sottoposti alle indagini della fisiologia, della matematica e della<br />

chimica?” E non si peritano di dire che “le divagazioni dello spiritismo non superano in<br />

assurdità queste credenze eminentemente rispettabili”. Benissimo. Ma non vi è né<br />

(11) Spiritualism and Charlatanism.<br />

(12) Prof. Hare, On Positivism, pag. 29.<br />

(13) “Journal des Débats”, 1864. Vedi anche des Mousseaux, Hauts phénomènes de la magie.<br />

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