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ISIDE SVELATA

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“Dio geometrizza”, ha detto Platone. (55) “Le leggi della natura sono i pensieri di Dio”,<br />

esclamò Oërsted 2000 anni più tardi. “I suoi pensieri sono immutabili”, ripeté il solitario<br />

studioso di scienza ermetica, “e per questo dobbiamo cercare la verità nella perfetta<br />

armonia e nell’equilibrio di tutte le cose”. E così, procedendo dall’unità indivisibile, egli<br />

trovò che tutte le forze contrarie emanano da essa, ognuna agendo attraverso l’altra e<br />

producendo l’equilibrio, e le tre sono solo una, l’Eterna Monade Pitagorica. Il punto<br />

primordiale è un circolo; il circolo, realizzando la sua quadratura secondo i quattro punti<br />

cardinali, diventa un quaternario, il quadrato perfetto, che ha a ognuno dei suoi quattro<br />

angoli una lettera del nome mirifico, il sacro TETRACRAMMA. Sono i quattro Buddha<br />

primitivi che sono venuti e sono passati, il tetractys pitagorico, assorbito e risolto<br />

dall’unico eterno NON-ESSERE.<br />

La tradizione afferma che sul corpo morto di Ermete, a Hebron, venne trovata da un<br />

Isarim, o iniziato, la tavoletta conosciuta come Smaragdina. Essa contiene in poche<br />

sentenze l’essenza della sapienza ermetica. Per coloro che leggono solo con gli occhi<br />

corporei, i precetti non suggeriscono nulla di nuovo né di straordinario perché comincia<br />

solo dicendo che non parla di cose fittizie ma di ciò che è vero e assolutamente certo.<br />

“Quello che è sotto è uguale a quello che è sopra, e quello che è sopra è uguale a<br />

quello che è sotto per compiere le meraviglie dell’uno.<br />

“Come tutte le cose sono state prodotte dalla mediazione di un solo essere, così tutte le<br />

cose sono state prodotte da questo unico per adattamento.<br />

“Il suo padre è il sole, la sua madre la luna.<br />

“È la causa della perfezione in tutta la terra.<br />

“Il suo potere è perfetto se è cambiato in terra.<br />

“Separate la terra dal fuoco, il sottile dal pesante, agendo con prudenza e con giudizio.<br />

“Salite con la massima sagacia dalla terra al cielo, e poi scendete ancora sulla terra, e<br />

unite insieme il potere delle cose inferiori e di quelle superiori; così possederete la luce di<br />

tutto il mondo, e ogni oscurità scomparità da voi.<br />

“Questa cosa ha più forza della forza stessa, perché supererà ogni cosa sottile e<br />

penetrerà ogni cosa solida.<br />

“Da essa il mondo è stato formato”.<br />

Questa cosa misteriosa è l’universale, magico agente, la luce astrale, che scie nella<br />

correlazione delle sue forze fornisce l’alkahest, la pietra dei filosofi e l’elisir di vita. La<br />

filosofia ermetica la chiama Azoth, l’anima del mondo, la vergine celeste, il grande<br />

Magnete ecc. ecc. La scienza fisica la conosce come “calore, luce, elettricità e<br />

magnetismo”; ma, ignorando le sue proprietà spirituali e l’occulta potenza contenuta<br />

nell’etere, rifiuta tutto ciò che ignora. Essa spiega e descrive le forme cristalline del fiocco<br />

di neve, le loro modificazioni di un prisma esagonale che produce un’infinità di aghi<br />

delicati. Le ha studiate così perfettamente da calcolare perfino, con la più meravigliosa<br />

precisione matematica che tutti questi aghi divergono l’uno dall’altro a un angolo di 60?.<br />

(55) Vedi Plutarco, Questioni conviviali, VIII, 2. “Diogeniano comincia e dice: “Ammettiamo Platone alla<br />

conferenza e guardiamo in che senso egli dice — supponendo che lo abbia espresso con queste parole — che<br />

Dio si comporta sempre come un geometra”. Io dissi: “Questa espressione non è mai stata chiaramente scritta<br />

in alcuno dei suoi libri; tuttavia vi sono buoni argomenti per pensare che sia sua, e in realtà è molto simile al<br />

suo modo di esprimersi.” Tindaro aggiunse subito: “Egli loda la geometria come una scienza che libera<br />

l’uomo dagli oggetti sensibili e gli permette di applicarsi alla Natura intelligibile ed eterna, la cui<br />

contemplazione è il fine della filosofia come la visione dei misteri dell’iniziazione nei riti sacri”.<br />

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