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ISIDE SVELATA

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conosciuta come la Terra. Saturno, come evoluzione del tempo, inghiotte la Terra in uno<br />

dei cataclismi preistorici, e solo quando Metis (le acque), ritirandosi nei suoi molteplici<br />

letti, libera il continente, Giunone è detta riportata nella sua primitiva forma. L’idea è<br />

espressa nel nono e nel decimo verso del primo capitolo del Genesi. Nelle frequenti liti<br />

coniugali fra Giunone e Giove, Diana è sempre rappresentata come volgente le spalle alla<br />

madre e sorridente al padre, pur rimproverandolo per le sue numerose marachelle. Si dice<br />

che i maghi tessali siano stati obbligati, durante queste eclissi, a rivolgere la loro attenzione<br />

alla terra con il potere dei loro scongiuri e dei loro incanti, e gli astrologi e i magi<br />

babilonesi non desistevano mai dalle loro magie finché non avevano ottenuto la<br />

riconciliazione della coppia irritata, dopo la quale Giunone “sorrideva radiosamente alla<br />

luminosa dea” Diana, la quale, cingendosi la fronte con la crescente, tornava ai suoi luoghi<br />

di caccia sulle montagne.<br />

Ci sembra che la fiaba illustri le diverse fasi della luna. Noi, abitanti della terra,<br />

vediamo solo una metà del nostro fulgido satellite, che volta le spalle alla sua madre<br />

Giunone. Il sole, la luna e la terra cambiano continuamente posizione nelle loro relazioni<br />

reciproche. Con la luna nuova avviene sempre un cambiamento di tempo; e talora il vento<br />

e i temporali possono suggerire un litigio fra il sole e la terra specialmente quando il primo<br />

è nascosto da nubi tonanti. Inoltre la luna nuova, quando il suo lato in ombra è volto verso<br />

di noi, è invisibile; e solo dopo una riconciliazione tra il sole e la terra una crescente<br />

luminosa diviene visibile sul lato più vicino al sole, sebbene in questo momento non sia<br />

illuminata dalla luce solare direttamente ricevuta ma da quella riflessa dalla terra sulla luna<br />

e da essa rimandata a noi. Di conseguenza gli astrologi caldei e i maghi della Tessaglia,<br />

che probabilmente osservavano e determinavano non meno accuratamente di Babinet il<br />

corso dei corpi celesti, costringevano coi loro ificanti, a quanto si diceva, la luna a scendere<br />

sulla terra, ossia a mostrare la sua crescente, cosa che essa poteva fare solo dopo avere<br />

ricevuto il “radiante sorriso” della sua madreterra, che glielo rivolgeva dopo la<br />

riconciliazione coniugale. DianaLuna, dopo essersi adornata la testa con la sua crescente,<br />

torna a cacciare nelle sue montagne.<br />

Quanto a mettere in dubbio l’intrinseca conoscenza degli antichi fondandoci sulle loro<br />

“superstiziose deduzioni dai fenomeni naturali”, sarebbe giusto come se, fra cinquecento<br />

anni, i nostri discendenti considerassero i discepoli del professor Balfour Steward come<br />

degli antichi ignoranti, e lui stesso come un filosofo superficiale. Se la scienza moderna,<br />

nella persona di questo dotto, può condiscendere a fare esperimenti per determinare se la<br />

comparsa di macchie sulla superficie del sole è in qualche modo connessa con la malattia<br />

delle patate e trova che lo è, e che, per di più “là terra è molto seriamente influenzata da<br />

quello che avviene sul sole”, (23) perché gli antichi astrologi dovrebbero essere considerati<br />

degli insensati o dei bricconi matricolati? Tra la magia naturale e la giudiziaria vi è la<br />

stessa relazione che passa tra la fisiologia e la psicologia, tra il fisico e il morale. Se negli<br />

ultimi secoli queste scienze sono cadute nella ciarlataneria per opera di impostori venali, è<br />

forse giusto estendere l’accusa a quei grandi uomini dell’antichità che, con studi<br />

perseveranti e santità di vita, hanno reso immortale il nome della Caldea e della Babilonia?<br />

Certo coloro a cui oggi si riconosce il merito di aver fatto esatte osservazioni<br />

astronomiche, che risalivano “a cento anni dopo il diluvio”, dall’alto dell’osservatorio di<br />

“Bel circondato di nubi”, come dice il professor Draper, difficilmente possono essere<br />

considerati impostori. Se il loro modo di imprimere nella mente popolare le grandi verità<br />

(23) The Sun and the Earth, conferenza del professor Balfour Steward.<br />

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