05.12.2014 Views

ISIDE SVELATA

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

CAPITOLO XIV<br />

La sapienza egiziana<br />

“Le operazioni di questa nostra città di Sais sono ricordate nei nostri scritti per un periodo di<br />

8000 anni”.<br />

PLATONE, Timeo<br />

“Gli Egiziani affermano che dal regno di Ercole a quello di Amasis sono trascorsi 11.000<br />

anni”.<br />

ERODOTO. lib. II, cap. 43<br />

“Può forse il teologo non derivare luce dalla pura, primitiva fede che brilla nei geroglifici<br />

egiziani per illustrare l’immortalità dell’anima? E Io storico non si degnerà di notare la prima<br />

origine di ogni arte e scienza nell’Egitto, mille anni prima che i Pelasgi avessero ornato le isole e i<br />

capi dell’Arcipelago con le loro fortezze e i loro templi?<br />

GLIDDON, Ancient Egypt<br />

Origine degli Egiziani<br />

In qual modo l’Egitto ha raggiunto la sua scienza? Quando è spuntata l’alba di questa<br />

civiltà la cui meravigliosa perfezione è suggerita da soli frammenti a noi presentati dagli<br />

archeologi? Ahimè, le labbra di Memnone sono silenziose e non pronunciano più oracoli;<br />

la Sfinge è divenuta, nel suo silenzio, un enigma più grande di quello proposto a Edipo.<br />

Quello che l’Egitto ha insegnato agli altri non lo ha certo acquistato grazie a scambi<br />

internazionali di idee e scoperte con i suoi vicini semiti, né da essi ne ricevette lo stimolo.<br />

“Quanto più impariamo sugli Egiziani”, osserva l’autore di un recente articolo, “tanto più<br />

essi ci appaiono meravigliosi”. Da chi essi possono avere appreso quelle straordinarie arti<br />

il cui segreto morì con loro? L’Egitto non mandò agenti per il mondo a imparare quello che<br />

gli altri sapevano; al contrario, i saggi delle nazioni vicine ricorsero a esso per cercare<br />

sapere. Chiudendosi orgogliosamente nel suo dominio incantato, questo re del deserto creò<br />

meraviglie come con un colpo di bacchetta magica. “Nulla”, nota lo stesso autore che<br />

abbiamo citato, “prova che la civiltà e la scienza siano nate e si siano sviluppate là come è<br />

avvenuto negli altri popoli, ma tutto sembra riferirsi, con la stessa perfezione, ai tempi più<br />

remoti. La storia dimostra che nessuna nazione ebbe conoscenze più vaste dell’Egitto”.<br />

Non potremmo spiegare questa osservazione col fatto che, fino a un’epoca molto<br />

recente, non conoscevamo nulla dell’India antica? Che queste due nazioni, l’India e<br />

l’Egitto, erano consanguinee? Che erano le più antiche nel gruppo delle nazioni; e che gli<br />

Etiopi orientali, questi potenti costruttori, erano venuti dall’India come popolo già maturo<br />

portando con sé la loro civiltà e colonizzando il territorio egiziano forse non ancora<br />

occupato? Ma rimandiamo uno sviluppo più completo di questo tema al nostro secondo<br />

volume. (1)<br />

“La meccanica”, dice Eusèbe Salverte”, era stata portata dagli antichi a un punto di<br />

perfezione che non è stato più raggiunto in tempi moderni. Ci chiedete se le loro invenzioni<br />

(1) Vedi vol. II, cap. 8.<br />

433

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!