05.12.2014 Views

ISIDE SVELATA

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

la sua esistenza mortale. Per questo avviene talora che l’anima atterrita torni violentemente<br />

indietro verso la vita terrena che ha appena lasciato, e alcuni che erano realmente morti,<br />

ossia che, se lasciati tranquillamente a se stessi, sarebbero passati in pace e per sempre in<br />

uno stato di inconscia letargia, se sepolti troppo presto, si risvegliano alla vita nella<br />

tomba”.<br />

A questo proposito il lettore può forse ricordare il noto caso di quel vecchio che, nel<br />

testamento, aveva destinato un generoso lascito alle sue nipoti orfane, e, prima della morte,<br />

aveva affidato il documento al suo ricco figlio ingiungendogli di eseguire la sua volontà.<br />

Ma, appena poche ore dopo la sua morte, suo figlio, trovandosi solo con il cadavere,<br />

stracciò il testamento e lo bruciò. La vista di questo atto empio parve richiamare in vita lo<br />

spirito errante del vecchio, il quale, alzandosi dal suo letto di morte, pronunciò una fiera<br />

maledizione contro lo sciagurato inorridito, e poi ricadde esalando lo spirito, questa volta<br />

per sempre. Dion Boucicault si serve di un incidente di questo genere nel suo potente<br />

dramma Louis XI, e Charles Kean fece una profonda impressione nel personaggio del<br />

monarca francese quando il morto torna in vita per un istante e afferra la corona nel<br />

momento in cui il presunto erede si avvicina a essa.<br />

Levi dice che la resurrezione non è impossibile finché l’organismo vitale non è<br />

distrutto e lo spirito astrale gli è ancora vicino. “La natura”, egli dice, “non compie nulla<br />

per salti improvvisi, e la morte eterna è sempre preceduta da uno stato che assomiglia<br />

molto al letargo. E un torpore che può essere superato da una scossa violenta o dal<br />

magnetismo di una volontà potente”. Egli spiega in tal modo la resurrezione del morto<br />

gettato sulle ossa di Eliseo: la sua anima stava vagando, in quel momento, presso il corpo;<br />

le persone del corteo funebre furono aggredite, secondo la tradizione, dai ladri, e il loro<br />

terrore si comunicò simpaticamente a quell’anima, la quale fu presa dall’orrore all’idea che<br />

i suoi resti fossero profanati e “rientrò violentemente nel corpo per farlo rialzare e<br />

salvarlo”. Coloro che credono nella sopravvivenza dell’anima possono non vedere in<br />

questo episodio nulla che sia di carattere soprannaturale. Raccontare a un materialista un<br />

caso simile, per quanto bene attestato, sarebbe un discorso inutile; il teologo, guardando<br />

sempre oltre la natura per trovare una speciale provvidenza, lo considera un prodigio.<br />

Eliphas Levi dice: “Venne attribuita la resurrezione al contatto con le ossa di Eliseo, e il<br />

culto delle reliquie data logicamente da questa epoca”.<br />

Balfour Stewart ha ragione di dire che gli scienziati “non sanno nulla o quasi nulla<br />

dell’ultima struttura e delle proprietà della materia, organica o inorganica”.<br />

Siamo adesso su di un terreno così solido che possiamo fare un altro passo avanti. La<br />

stessa conoscenza e lo stesso controllo delle forze occulte, compresa la forza vitale che<br />

permette al fachiro di lasciare temporaneamente il suo corpo e di rientrarvi, e a Gesù, ad<br />

Apollonio e a Eliseo di chiamare in vita i loro vari soggetti, resero possibile agli antichi<br />

ierofanti di animare le statue e farle agire e parlare come creature viventi. È la stessa<br />

conoscenza, lo stesso potere che rese possibile a Paracelso di creare i suoi homuncoli; ad<br />

Aronne di trasformare la sua verga in un serpente e in un ramo fiorito; a Mosè di coprire<br />

l’Egitto di rane e altri flagelli; e al teurgo egiziano dei nostri giorni di dar vita alla sua<br />

mandragora pigmea, che ha una vita fisica ma non un’anima. Non è affatto più<br />

meraviglioso che Mosè, nelle condizioni opportune, chiamasse in vita grandi rettili e<br />

insetti, di quanto non lo sia il fatto che, in condizioni egualmente favorevoli, i nostri fisici<br />

chiamino in vita quei piccoli esseri che chiamano batteri.<br />

E adesso, in confronto con gli operatori di miracoli e con i profeti dei. tempi antichi,<br />

consideriamo le pretese dei medium moderni. Quasi ogni forma di fenomeni riferita nelle<br />

410

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!