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ISIDE SVELATA

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ma non so se appartiene allo stesso periodo... A distanza la faccia sembra piatta; la parte<br />

inferiore è massiccia; hanno quella che credo si chiami mascella prognata. La regione<br />

frontale della testa è bassa, con la parte inferiore molto prominente, formando una<br />

sporgenza semicircolare sulla fronte immediatamente sopra le sopracciglia... Adesso vedo<br />

un volto che sembra simile a un volto umano, sebbene abbia un aspetto scimmiesco.<br />

Sembrano tutti della stessa specie, con lunghe braccia e corpo peloso”. (2)<br />

Che gli uomini di scienza siano o no disposti ad ammettere l’esattezza della teoria<br />

ermetica dell’evoluzione fisica dell’uomo da nature più elevate e più spirituali, loro stessi<br />

ci mostrano come la razza abbia progredito dal più basso punto osservato fino all’attuale<br />

sviluppo. E, poiché tutta la natura sembra fatta di analogie, è forse irragionevole affermare<br />

che lo stesso sviluppo progressivo delle forme individuali ha prevalso fra gli abitanti<br />

dell’universo invisibile? Se tali meravigliosi effetti sono stati causati dall’evoluzione sul<br />

nostro piccolo e insignificante pianeta, producendo uomini ragionanti e intuitivi sulla base<br />

di tipi superiori della famiglia delle scimmie, perché supporre che gli infiniti regni dello<br />

spazio siano abitati solo da incorporee forme angeliche? Perché non ammettere in questo<br />

vasto dominio l’esistenza di duplicati di questi antenati pelosi e dalle lunghe braccia, come<br />

predecessori, e tutti i loro successori fino ai nostri tempi? Naturalmente le parti spirituali di<br />

questi primordiali membri della famiglia umana dovevano essere barbare e poco progredite<br />

al pari dei loro corpi fisici. Sebbene non abbiano tentato di calcolare la durata del “grande<br />

ciclo”, i filosofi ermetici sostennero che, in accordo con la legge ciclica, la razza umana<br />

vivente deve inevitabilmente e collettivamente tornare un giorno a quel punto di partenza<br />

in cui l’uomo era originariamente vestito con “vesti di pelle”; o, per esprimerci più<br />

chiaramente, la razza umana deve, in conformità con la legge di evoluzione, essere infine<br />

fisicamente spiritualizzata. A meno che Darwin e Huxley siano pronti a dimostrare che<br />

l’uomo del nostro secolo ha raggiunto, come animale fisico e morale, il sommo della<br />

perfezione, e che l’evoluzione, essendo pervenuta al suo culmine, deve arrestare ogni<br />

ulteriore progresso al genere Homo moderno, non vediamo come possano confutare questa<br />

deduzione logica.<br />

Il “ciclo” di necessità egiziano<br />

Nella sua conferenza su The Action of Natural Selection on Man (L’azione della<br />

selezione naturale sull’uomo), Alfred R. Wallace conclude la sua dimostrazione dello<br />

sviluppo delle razze umane sotto la legge di selezione, dicendo che, se le sue conclusioni<br />

sono esatte, “deve conseguirne inevitabilmente che le razze più elevate più intellettuali e<br />

morali — sostituiscano quelle più basse e degradate; e poiché il potere della “selezione<br />

naturale” agisce ancora sull’organizzazione mentale dell’uomo, deve portare a un sempre<br />

più perfetto adattamento delle sue più alte facoltà alle condizioni della natura circostante e<br />

alle esigenze dello stato sociale. Mentre la sua forma esterna resterà probabilmente sempre<br />

immutata, eccetto lo sviluppo di questa perfetta bellezza... raffinata e nobilitata dalle più<br />

alte facoltà intellettuali ed emozioni simpatiche, la sua costituzione mentale può continuare<br />

a progredire e migliorare, finché il mondo sia nuovamente abitato da una sola razza quasi<br />

omogenea, nessun individuo della quale sarà inferiore ai più nobili esemplari dell’umanità<br />

esistente”. Sobri metodi scientifici e cautela nell’avanzare possibilità ipotetiche hanno<br />

evidentemente la loro parte nell’espressione di queste opinioni del grande antropologo.<br />

Tuttavia quanto egli dice non urta affatto contro le nostre affermazioni cabalistiche. Se<br />

(2) W. e E. Denton, The Soul of Things, vol. I.<br />

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