31.05.2013 Views

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

27. Mentre l’Amico mio dava di becco<br />

a questo, e giva criticando quella:<br />

volgo lo sguardo ad altra parte, ed ecco<br />

larva che viene in bianca vesta, e bella.<br />

Essa mirando, certo allor non pecco<br />

poiché innocenza mostra come agnella.<br />

Ella va dritta dritta come stecco<br />

e nella destra accesa ha una fi ammella.<br />

Sembrava più che Donna alma immortale,<br />

ma al fi n conobbi, ch’era una Vestale.<br />

28. Poi venia in atto fl ebile, e dolente<br />

Bellisario infelice; a cui le luci<br />

Giustiniano fè trar, benchè innocente,<br />

e magnanimo più degli altri Duci.<br />

Uomo il reggea vestito d’un lucente<br />

usbergo, e intender fea suoi casi truci,<br />

dando stampati motti ad ogni gente;<br />

de’ quali or tu mia mente un qui n’adduci.<br />

Tutto perdei: solo però m’avanza<br />

(e il miglior mi restò) la mia costanza.<br />

29. In Gallico idioma anco ven’era,<br />

e parimente in buon latin sermone.<br />

Avea la guida al volto una visiera,<br />

e fea far largo al passo del Campione.<br />

Ambi eran di gentil forma, e maniera<br />

vestiti con disegno, e proporzione;<br />

e in quella lor sembianza sì guerriera<br />

commovevano il cor delle persone.<br />

L’artefi ce degli abiti fè cosa<br />

bella assai; ma copiò Salvator Rosa.<br />

30. Dietro poi compariva una fanciulla<br />

vagamente vestita alla Spagnuola<br />

in abito viril, la qual di nulla<br />

copria la faccia, e gìa, che parea sola.<br />

Mi piacque, e poiché in testa ognor mi<br />

[frulla<br />

l’estro di poesia, quantunque a scuola<br />

per essa non fui mai, ma come trulla<br />

nasce la vena in me, per tal fi gliuola<br />

feci improvviso questo Sonettino<br />

di bassa lega in carme un po’ meschino.<br />

31. Né<br />

fra le braccia a Cintia Endimione,<br />

né il candido Narciso appresso il fonte,<br />

né a Citerea nel grembo il vago Adone,<br />

né il molle Ganimede in cima al Monte;<br />

di te gentil Donzella al paragone<br />

Francesco Bartoli – 103<br />

ebber bellezze tanto rare, e conte.<br />

Sorpassi i pregi lor fatta Garzone<br />

e co’ begli occhi, e coll’altera fronte.<br />

Ho un verso all’altro in due luoghi<br />

[anteposto<br />

per adattarlo della Stanza al posto.<br />

32. Che<br />

dirò delle gote, e del crin d’oro?<br />

Che del labbro vermiglio, e vezzosetto?<br />

Ah che il tuo viso è di beltà un tesoro!<br />

E in quel d’Iberia nobile farsetto<br />

celando il sesso, e non il bel, che adoro,<br />

sembri del Cielo un candido Angioletto.<br />

Come qui stanno da me fatti foro<br />

il primo, ed il secondo anco terzetto.<br />

E se non piace a voi stil di tal razza<br />

piacque, ve l’assicuro, alla ragazza.<br />

33. Ecco un uomo venir, che al fi anco ha stocco<br />

pungente, ed ha la barba nera al volto.<br />

Al piede calza di corame un socco,<br />

ed è da lunga veste intorno avvolto.<br />

L’Ambasciatore imita di Marocco,<br />

che dal Sovrano fu all’udienza accolto;<br />

dietro lui quali nottole ad allocco<br />

altri seguan con pari abito, e volto;<br />

e al ver dei Marocchin copian la Truppa<br />

come una rapa in fette sembra zuppa.<br />

34. Vengon con organetto alla Germana<br />

due femmine cantando una Canzona;<br />

una è contralta, ed è l’altra soprana,<br />

e questa a un tempo canta e insieme suona.<br />

Questa ha una voce dolcemente umana<br />

e a meraviglia le sue note intuona.<br />

La prima è di fi gura grossolana,<br />

ma la seconda è di gentil persona.<br />

E son buone, per quanto io pur discerno,<br />

per la State una, e l’altra per il Verno.<br />

35. Passano queste; e dietro ad esse arriva<br />

una ballerinetta sfacciatella;<br />

a cui maschera alcuna non copriva<br />

il volto, e non portava la gonnella.<br />

Un abito maschile ella vestiva,<br />

e coll’occhiate fea la vanarella.<br />

Essa nelle fattezze è assai giuliva,<br />

ma il segno di vajuol la fan men bella.<br />

Disgrazia, che al mio viso è pur toccata<br />

per cui porto la pelle bucherata.<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!