Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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studiate. Fecesi vedere in Venezia nel Teatro<br />
di San Giovanni Grisostomo, appunto in<br />
quel tempo, che Antonio Sacco si trasferì<br />
in Portogallo; e sotto la direzione d’Onofrio<br />
Paganini recitò su quelle Scene nel carattere<br />
di prima Donna, e fu molto lodata. Tolsela<br />
poi nella sua Truppa Girolamo Medebach,<br />
il quale impiegolla per un lungo giro d’anni<br />
nelle più faticose parti delle tante Commedie<br />
scritte dall’Abate Pietro Chiari; e specialmente<br />
in quella della Madre Tradita. Valorosamente<br />
si portò la Torri, e servì di vantaggioso<br />
ornamento, a quella Comica unione, rendendo<br />
palese il suo merito per varie principali<br />
Città d’Italia, e riscuotendo al valor suo<br />
delle lodi infi nite. L’anno 1770. per seguire<br />
un’unica sua fi glia per nome Antonia, bravissima<br />
Ballerina seria, alienossi dall’arte, seguendola<br />
a Vienna, e tornando seco in Italia,<br />
dove anch’oggi si trattiene nelle danze Teatrali<br />
virtuosamente impiegata. Restò vedova<br />
la Torri tre anni sono, mancandole Giacomo<br />
suo Marito, di cui brevemente si parlerà. Fu<br />
essa una Comica di merito, e di chiarissima<br />
abilità fornita; e quando al valor suo avesse<br />
unito un personale più vantaggioso, poteva<br />
ancora proseguire alcuni anni nella Comica<br />
carriera. Per tutto ciò, che all’arte sua era<br />
spettante, fu certamente valorosa, e provetta;<br />
ed è giusto che de’ meriti suoi resti in queste<br />
carte il più vivo, e durevole ricordamento.<br />
TORRI GIACOMO Milanese. Esercitossi<br />
nella Maschera del Dottore, benchè non<br />
avesse il dialetto Bolognese. Pure suffi cientemente<br />
s’ingegnava, e riuscì un Comico di<br />
non ispregevole abilità. Stette molti anni colla<br />
Truppa di Girolamo Medebach; ma allora<br />
che sua Moglie alienossi dalla Professione,<br />
egli passò con Pietro Rossi. Per la morte di<br />
Sante Vitali, di cui parleremo, tornò dopo<br />
sei mesi col Medebach. Partitosi poi nuovamente<br />
da lui, impiegossi in deboli vaganti<br />
Compagnie, e fi nalmente morì in Bergamo<br />
la Primavera del 1778.<br />
Francesco Bartoli – 439<br />
TREMORI PAOLO. D’origine Veneziano,<br />
ma nato in Udine Capitale della Provincia<br />
del Friuli 1 . Partitosi da’ suoi Parenti, diedesi<br />
a recitare nella Maschera da Pantalone, e<br />
dimostrò non esservisi appigliato in vano,<br />
poiché avendo ricevuta dalla natura una<br />
voce, che a quella d’uomo vecchio somiglia,<br />
assai bene gli giova recitando nel di lui carattere,<br />
che con suffi cientissima abilità si va<br />
ingegnando di sostenere. Fu per alcuni anni<br />
colla Compagnia detta de’ Lombardi, altre<br />
volte nominata 2 ; e nel 1776. passò con Pietro<br />
Rossi insieme con Vincenza sua Moglie,<br />
di cui si farà tosto menzione 3 . Si trasferì poi<br />
con Antonio Camerani 4 ; e quindi unissi alla<br />
Compagnia di Luigi Perelli, dove si trova<br />
presentemente 5 . Egli s’ingegna ancora di recitare<br />
senza la Maschera; ed in qualche carattere<br />
caricato può occupare un posto non<br />
disdicevole in mezzo al numero degli altri<br />
suoi Compagni. L’anno venturo anderà colla<br />
Truppa di Francesco Paganini. 6 Egli è uomo<br />
di buona riputazione, amante della sua famiglia,<br />
indefesso ne’ proprj doveri, e merita<br />
una fortuna migliore di quella che ha sin qui<br />
ritrovata. Noi gliel’auguriamo di vero cuore<br />
per il necessario giovamento de’ suoi interessi,<br />
e pel sostentamento della sua infantile<br />
numerosa prole.<br />
Note<br />
1. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III, p. 601; N. Pepe, Paolo<br />
Tremori sfortunato attore udinese, «Il Friuli», ottobre<br />
1971; Giardi, passim.<br />
2. Bartoli cita più volte la compagnia, diretta da Bartolommeo<br />
Sperandio, di cui facevano parte tra gli<br />
altri Pietro Andolfati, Claudio Borghieri, Giovanni<br />
Bossi. Secondo quanto Bartoli racconta nella biografi<br />
a di Sperandio, i <strong>comici</strong> Lombardi si divisero e alcuni<br />
attori, tra i quali Sperandio e Bossi, confl uirono<br />
nella compagnia Lapy (1777). La compagnia dei <strong>comici</strong><br />
Lombardi si ricostituì sotto la guida di Tommaso<br />
Grandi detto il Pettinaro; nel 1779–80 la compagnia<br />
recitava al Teatro dei Fiorentini di Napoli. Giardi,<br />
p. 264, pubblica la formazione che recitava a Torino<br />
nel 1775–76 (Compagnia Sperandio).<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano