31.05.2013 Views

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

comica dell’Arte e traduttrice, «Biblioteca Teatrale», 18,<br />

1990, pp. 65–94; R. Asni, Angiola D’Orso traduttrice<br />

di Calderon e di Solis, tesi datt., Milano, Università<br />

degli Studi, 1992; S. Morandini, L’orto delle esperidi:<br />

musici, attori e artisti nel patrocinio della famiglia<br />

Bentivoglio (1646–1685), Lucca, LIM, 2000; Id.,<br />

L’anno comico 1651–52 e la compagnia ducale estense,<br />

in «Commedia dell’arte. Annuario internazionale», I,<br />

2008, pp. 29–95; O. G. Schindler, Domenico Biancolelli<br />

e la rappresentazione del Convitato di Pietra a<br />

Vienna (1660), in «Commedia dell’arte. Annuario<br />

internazionale», cit., pp. 161–180.<br />

2. I Farnese le permisero di ritirarsi sono nel 1676,<br />

quando la d’Orso lasciò il posto alla fi glia maggiore,<br />

nota come Auretta, moglie di Angelo Costantini. La<br />

seconda fi glia di Angiola, Maria Teresa, detta Spinetta,<br />

fu comica presso i duchi di Mantova e nel 1697<br />

debuttò a Parigi in Spinette, lutin amoureux.<br />

3. Dedicatorie, avvisi al lettore e lettere in cui la<br />

d’Orso è citata sono pubblicati in Marigo, cit.<br />

4. Si tratta della traduzione di Mejor está que estaba<br />

di Calderón.<br />

5. Traduzione di Con quien vengo, vengo.<br />

6. La fonte spagnola è El doctor Carlino di Antonio<br />

de Solís y Rivadeneyra.<br />

7. Un’edizione precedente, intitolata Il fi nto medico è<br />

stampata a Ronciglione con una dedica a donna Mancini<br />

Colonna e un avviso al lettore datato febbraio<br />

1669. In essa compare una lista delle commedie spagnole<br />

tradotte dall’attrice; la riportiamo indicando tra<br />

parentesi le possibili fonti in base a quanto indicato<br />

da Marigo, cit, pp. 70–71 e N. L. D’Antuono, La<br />

comedia española en la Italia del siglio XVII: la commedia<br />

dell’arte, in La comedia española y el teatro europeo<br />

del siglo XVII, a c. di H. W. Sullivan, R. A. Galoppe,<br />

M. L. Stoutz, Londra, Tamesis, 1999, pp. 29–30.<br />

L’industria contro la forza e l’onore contro il potere (unica<br />

a essere pubblicata nel 1676 col titolo di Amore,<br />

onore e potere, è traduzione di Amor, honor y poder di<br />

Calderón; Marigo segnala inoltre che la commedia<br />

spagnola era già stata pubblicata nel 1634 col titolo<br />

La industria contra el poder y el honor contra la fuerza<br />

e attribuita a Lope de Vega); Il più improprio carnefi ce,<br />

per la più giusta vendetta (probabilmente traduzione<br />

di El más improprio verdugo por la más justa venganza<br />

di Rojas Zorrilla); La ruffi ana di se stessa (Marigo:<br />

Francesco Bartoli – 347<br />

Tercera de si misma o amor, ingenio ey mujer di Mira<br />

de Amescua); Come possono stare in un sol cuore e lealtà<br />

di servo e fe d’amore (D’antuono: forse da Amigo,<br />

amante y leal di Calderón); Gli eccessi del principe<br />

Carlo di Spagna (Marigo: Mayor hazaña de Carlo IV<br />

di Jiménez de Enciso); Il male in peggio, convertito in<br />

bene (probabilmente Peor está que estaba di Calderón;<br />

Marigo propone inoltre Convertirse el mal en bien di<br />

García del Prado); A chi l’onor l’off ende è gran pazzia<br />

se sente le puntur di gelosia (Marigo: No hay agravios<br />

como celos, si son los celos ofensa di Fernando de Frías<br />

y Santos); Difendere l’inimico (probabilmente da Amparar<br />

al enemigo di Antonio de Solís); Gelosia, onore e<br />

prudenza (probabilmente da Celos, honor y cordura di<br />

Antonio de Coello).<br />

8. L’opera eroica venne stampata a Modena da Demetrio<br />

Segni nel 1677. Scrive Allacci: «d’Incerto Autore;<br />

ma è forse di Angela d’Orso Comica, di cui si legge la<br />

lettera dedicatoria», cit. L. Allacci, Drammaturgia,<br />

edizione accresciuta e continuata fi no all’anno 1755,<br />

Venezia, Pasquali, 1755, p. 113. L’autore è invece<br />

Giovan Battista Toschi.<br />

Giovanna Sparacello<br />

ORTENSIA, Comica così chiamata in Teatro,<br />

il di cui nome, e casato non giunse a nostra<br />

cognizione 1 . Recitava costei circa il 1710.<br />

in Napoli nel Teatro de’ Fiorentini, quando<br />

de’ suoi meriti si accese Domenico Brandi<br />

Pittore di quella Città. Invaghitosi dunque<br />

di lei, molto ebbe a soff rire per essa, perchè<br />

essendo ella in istima, e prima Donna della<br />

Compagnia, assai bene rappresentando, il<br />

Pittore postosi in soggezione pensò di farle<br />

de’ regali adeguati al suo merito, per avere il<br />

favore di poter visitarla; ed impazzito quasi<br />

aff atto per lei, acquistò con molto dispendio<br />

la sua grazia. Partendo ella da Napoli, egli<br />

ancora partì, e seguitolla a Roma, in Ancona,<br />

e sino a Venezia. Ortensia più che lui amava<br />

Giuseppe Antonio Laurenzis Comico suo<br />

Compagno 2 , che recitava la parte dell’Innamorato,<br />

e da cui n’era vivamente corrisposta.<br />

Il Pittore accortosi chiaramente di ciò, preso<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!