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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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MAJANI FRANCESCO Bolognese. Esercitò<br />

in sua gioventù l’arte del Sartore nella<br />

sua Patria, e nel tempo istesso recitava accademicamente<br />

con altri giovani suoi pari.<br />

Invogliatosi di fare il Comico, diedesi a tal<br />

professione, e riuscì con valore nel carattere<br />

dell’Innamorato. Fu nelle Compagnie di<br />

Venezia, e specialmente in quella del Teatro<br />

San Luca si formò un ottimo concetto<br />

allora quando il celebre Goldoni scriveva<br />

per detto Teatro le sue nuove Commedie in<br />

Versi Martelliani. Il Padre per amore, ed il<br />

Medico Olandese furono nel loro Protagonista<br />

dal Majani con bravura recitate; e così<br />

molte altre scritte per lui da quell’eccellente<br />

Poeta Comico. Sapeva ancora nelle Commedie<br />

all’improvviso francamente far valere<br />

la sua abilità. Ebbe due fi gli incamminati<br />

nella sua Professione Teatrale; cioè Giuseppe,<br />

del quale si ragionerà in appresso, e<br />

Marco d’età minore, che recitò varie parti<br />

di fanciulli, e che morì giovanetto troncando<br />

le buone speranze che eransi dal Padre<br />

suo sopra di lui concepite. Aveva Francesco<br />

Majani una bella presenza, e quando compariva<br />

in Teatro rappresentando qualche<br />

nobile Personaggio, tale appunto egli appariva<br />

per la grandezza del suo portamento<br />

maestoso insieme, e sostenuto. Fu a’ tempi,<br />

che le Commedie del Goldoni erano in<br />

grido, apprezzato e non solo, e ben veduto,<br />

ma in questi ultimi anni ancora comparve<br />

buon recitante, mentre nel Disertor Francese<br />

sostenendo la parte del Padre di Dorimel,<br />

si portò tanto eccellentemente, che fu di<br />

molti applausi onorato. Avanzandosi poi in<br />

età, alienossi dalla vecchia sua Truppa, già<br />

passata nel teatro a Sant’Angelo; e postasi<br />

la maschera del Brighella, in alcune vaganti<br />

Compagnie gli fu di buona voglia dato<br />

impiego in considerazione de’ meriti suoi,<br />

e con quella di Francesco Paganini terminò<br />

di vivere in Bologna il Carnevale dell’anno<br />

1778. in età d’anni 60. lasciando di lui<br />

una viva ricordanza di valente e rinomato<br />

Commediante.<br />

Francesco Bartoli – 301<br />

MAJANI GIUSEPPE Figliuolo di Francesco,<br />

da lui educato nell’arte del Teatro, ed<br />

assai più noto sotto la denominazione di<br />

Majanino. Incominciò questo Comico da<br />

giovinetto a dimostrare un sommo talento<br />

per la sua Professione, rappresentando alcune<br />

parti scrittegli dal Dottor Carlo Goldoni<br />

nelle sue Commedie del Nuovo Teatro. Invecchiato<br />

il Padre suo, s’accinse Majanino a<br />

sostenere il carattere di primo Innamorato,<br />

e lo fece con tanto spirito, che felicemente è<br />

riuscito in progresso un valoroso, ed inimitabile<br />

Commediante. Un personale gracile<br />

e gentile; una voce pieghevole a voler suo;<br />

una memoria felicissima e gagliarda sono i<br />

naturali suoi pregi, pe’ quali nulla ha egli da<br />

invidiare agli altri Comici emuli suoi. La sua<br />

intelligenza perspicace, una vera conoscenza<br />

del Teatro, e qualche studio fatto sull’opere<br />

de’ Comici scrittori gli hanno agevolati i<br />

mezzi di rendersi singolare nella sua professione.<br />

Dicanlo Venezia, e Milano, lo palesino<br />

Genova, e Torino, lo confessino Mantova<br />

e Parma, se videro mai altro Comico più<br />

pronto e più trasformato ne’ caratteri che<br />

rappresenta, di quello che si fa distinguere il<br />

valoroso Majanino. Anche laddove si tratta di<br />

recitare all’improvviso non mancangli mai le<br />

parole, e sa mostrarsi verboso, ed elegante a<br />

un tempo istesso. S’egli al Popolo si presenta<br />

ad annunciare il titolo della Commedia, che<br />

succede a quella che si recita, e per invitarlo<br />

ad onorarla di sua presenza, lo sa fare con<br />

tanta grazia, e con così bel garbo, che obbliga<br />

gli spettatori a compatirgli una lode la<br />

più verace. Anche a tavolino egli è capace<br />

di scrivere qualche cosa in vantaggio della<br />

sua Professione, e si videro più commedie<br />

scritte da lui in sul Teatro piacere. La donna<br />

che non si trova, e la bella Castellana, sono<br />

saggi della sua Comica penna, che furono in<br />

Venezia, ed altrove con diletto ascoltati. Le<br />

Compagnie che fecero conto di questo Attore<br />

furono sempre quelle di Venezia, e però<br />

dopo d’esser stato molti anni con quella del<br />

Lapy, passò col Medebach, ed oggi trovasi<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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