31.05.2013 Views

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

44 – Giovanna Sparacello<br />

degli applausi. Scrisse in tal tempo una Tragica<br />

Rappresentazione intitolata Le Glorie<br />

della Religione di Malta 3 ; che fu ben accolta<br />

dal pubblico in varie principali Città d’Italia,<br />

e procacciò non poco guadagno a diverse<br />

Comiche Truppe. Vedesi pubblicata colle<br />

stampe del Sassi in Bologna nel 1779 e<br />

dedicata dall’Autore al Nobil Uomo Signor<br />

Conte Baldassarre Antonio Maria Carati Bolognese.<br />

Pietro Andolfati alienatosi poi dalla<br />

Compagnia Rossi passata sotto la direzione<br />

di Luigi Perelli, si è trasferito in quella di<br />

Giovanni Roffi di Firenze 4 , dove anche oggi<br />

si esercita con molto onore 5 . Fa l’elogio di<br />

questo Comico la Signora Elisabetta Caminer<br />

Turra in un suo foglio Giornale uscito in<br />

Vicenza nel mese di Febbrajo l’anno 1780 6 .<br />

Essa riporta per saggio del di lui stile uno<br />

squarcio della sua Tragica Rappresentazione,<br />

che noi ci compiaceremo di qui trascrivere.<br />

Egli è Enrico Cavaliere Maltese, che sgrida<br />

Mustafà Bassà 7 e Governatore di Rodi, Prigioniero<br />

in Malta 8 :<br />

Frena superbo il temerario orgoglio,<br />

né t’abusar se non impugno il ferro<br />

per punire il tuo ardir. Barbaro tanto<br />

qual tu 9 sei, io non son per infi erire<br />

contro un uom disarmato in cui sol parla<br />

il dispetto, e il rossor. Sol l’imbrandisco<br />

quando l’onor, quando la Fede il chiegga.<br />

A chi parli di stragi, e di rapine?<br />

È vostra l’onta sol d’empj misfatti,<br />

la gloria nostra è di punirli. Voi<br />

di sangue avari 10 , rapitor voi siete<br />

da noi perseguitati; il foste ognora;<br />

e il sarete per sempre. A vostro scorno<br />

picciol Drappel di prodi Cavalieri<br />

vi fa pavido il cuor, scuote l’orgoglio<br />

della Luna Ottomana; e quante volte<br />

pugnammo insiem, tante provaste atroci,<br />

sanguinose sconfi tte, e noi crescemmo<br />

alla Fè 11 trionfante, e Glorie, e Palme.<br />

Se Soliman secondo ebbe di Rodi<br />

il vantato trionfo, e chi n’ignora<br />

i tesori profusi; un Anno intero<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

d’assedio general, il sangue sparso<br />

de’ Traci suoi, che rosseggiar facea<br />

tutte l’acque del Mar? Nobil trionfo<br />

fu invero il suo! Più di trecento mila<br />

combattenti adunar; render deserta<br />

l’Aff rica in Terra, e in Mar per gire incontro<br />

a picciol stuol di Cavalier Rodiani!<br />

E inutil saria stata ogni sua impresa<br />

senza l’empio Amaraldo, che rubelle<br />

tradì la Religion, la Legge, e Dio.<br />

E poi che fè? L’Isola vinse, e quelli<br />

valorosi campioni ancor cedendo<br />

si mostraro quai fur; coll’armi in pugno,<br />

coi vessilli spiegati, e le lor Navi,<br />

e col rimbombo de’ Guerrier strumenti<br />

Rodi lasciar, e dal gran Dio guidati<br />

vennero in Malta, dove qual Fenice,<br />

che giovine risorge, e vigorosa<br />

del sole al foco, hanno più forte sede,<br />

colla scorta di tutti i Prenci illustri<br />

dell’Europa fedel, posta e fondata.<br />

Alberga qui de’ predator Corsari<br />

il fl agello, e il terror; quivi si fi acca<br />

della Tracia l’orgoglio, e un nostro Legno<br />

basta per atterrir di due Sciabecchi<br />

l’Ottomano furor. Dillo tu, audace,<br />

milantator superbo, e a tua vergogna<br />

qui lo confessa; io quello stesso io sono,<br />

che ti fé prigionier; che di due Navi<br />

a cui tu comandavi, una ne spinsi<br />

il profondo a trovar, e l’altra io trassi<br />

per mio Trofeo, e per uno scorno eterno<br />

entro al Porto di Malta. In faccia mia,<br />

e 12 d’ogni cavalier dell’Ordin nostro<br />

frena dunque l’ardir; rammenta solo<br />

la tua sconfi tta, e le altrui stragi: pensa,<br />

che tu dovrai di libertà il tesoro<br />

al gran Re delle Gallie; che non sempre<br />

avrai fausto il Destin, che forse ancora,<br />

se non cangi pensier… Assai ti dissi,<br />

ed io m’accendo invan. Ceda il tuo orgoglio<br />

a un più saggio pensier. Guardaci, e trema.<br />

Questo Comico ingegnoso ha scritto ancora<br />

qualche altra Rappresentazione tuttavia<br />

inedita, ed in ispecie ha composta una

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!