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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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corrette, ampliate, e ristampate in Venezia<br />

da Antonio Pinelli l’anno 1622 8 . e questa<br />

impressione fu dal Cecchini dedicata al Signor<br />

Marchese Ottavio di Scandiano, suo<br />

buon Protettore, siccome stato lo era l’illustre<br />

suo Genitore 9 , che diede molta assistenza<br />

al Cecchini, allora quando riscaldato dagli<br />

ardori della sua gioventù, ebbe occasione di<br />

sottrarsi dallo sdegno della Giustizia, che poi<br />

mite verso di lui mostrossi anche in riguardo<br />

alle onorate cagioni che aveanlo spinto ad<br />

errare 10 . Si mantenne sempre il Cecchini con<br />

molto decoro nella sua Professione, ed era<br />

ricercato nelle principali Città da’ Governatori,<br />

e Residenti 11 , e narra egli stesso ne’ suoi<br />

discorsi intorno alle Commedie, che Monsignore<br />

Illustrissimo l’Andriano Vice–Legato<br />

di Bologna, l’ebbe una volta a riprendere, e<br />

quasi a sgridare, perché aveva con la Compagnia<br />

tardato troppo ad andarvi, dicendogli:<br />

Godo quando io sò d’aver questo Popolo<br />

intento alle vostre Commedie, e non errante<br />

per le strade, o trattenuto in luoghi viziosi; e<br />

per quiete del mio Governo, vorrei che steste<br />

qui tutto l’anno 12 . Queste parole, uscite dalla<br />

bocca di quel ragguardevole Personaggio,<br />

sono una prova della stima, in cui aveva i<br />

meriti del Cecchini. Questo Comico l’anno<br />

1633. pubblicò un’altra Commedia intitolata:<br />

L’Amico Tradito; e fu stampata in Venezia<br />

per Giuseppe Bona in forma di dodici 13 . Si<br />

consideri dunque Pier Maria Cecchini come<br />

faceto personaggio in Teatro, come erudito<br />

Scrittore al Tavolino, e come Gentiluomo<br />

nella Scena del Mondo, si vedrà sempre in<br />

lui un Uomo pieno di meriti, e stimabile per<br />

le sue qualità. Mancò questo Valentuomo<br />

alla sua Professione intorno agli anni 1645.<br />

in età piuttosto attempata 14 .<br />

Note<br />

1. Appartenente a quella che Taviani defi nisce la<br />

«terza generazione dei <strong>comici</strong> dell’Arte», Cecchini<br />

nasce a Ferrara il 14 maggio 1563, forse da famiglia<br />

borghese, diversamente da altri Zanni, e si ha notizia<br />

di sue prime attività teatrali a Mantova con Battistino<br />

Francesco Bartoli – 171<br />

Austoni nel 1591; al 1599 risale la prima notizia di<br />

una sua appartenenza alla compagnia degli Accesi. Li<br />

segue a Lione e a Parigi per le nozze di Enrico IV con<br />

Maria de’ Medici; e già nell’ottobre del 1601 si manifesta<br />

la famosa rivalità con l’Arlecchino Martinelli<br />

intorno a una prosecuzione della tournée _ in realtà<br />

fra una visione del mestiere moderna e indipendente<br />

e una ancora subordinata e “buff onesca”_ anche se<br />

in verità non sempre le sue frequenti polemiche si<br />

possono motivare artisticamente, come quelle che<br />

in seguito opposero frequentemente, fra il 1602 e<br />

il 1614, da una parte Cecchini e la moglie Orsola<br />

Posmoni, in arte Flaminia, che sposa nella prima<br />

metà del 1602, e dall’altra Giovan Battista Andreini<br />

e la moglie Virginia Ramponi (per tutti, v. qui ad<br />

vocem). Nel 1607–08 Vincenzo Gonzaga gli chiede<br />

di organizzare una nuova tournée in Francia, nonostante<br />

la richiesta di Maria de’ Medici sia in principio<br />

indirizzata a Martinelli: Cecchini, al posto di questi,<br />

sceglie come secondo Zanni il napoletano Aniello di<br />

Mauro e, dopo un travagliato viaggio, a Parigi conduce<br />

gli Accesi a tale successo da ottenere, su concessione<br />

del re, di affi ttare privatamente l’Hôtel de<br />

Bourgogne fi no all’ottobre. Al rientro, nell’agosto del<br />

1609, uccide l’attore Carlo De Vecchi, a causa della<br />

moglie Orsola, e dopo solo un mese di prigione, grazie<br />

e potenti intercessioni, viene bandito da Torino.<br />

Mentre muore Vincenzo Gonzaga, suo protettore<br />

storico (1612; il suo successore Francesco non sarà<br />

ugualmente legato agli Accesi), lo ritroviamo sotto<br />

contratto con i Tron al San Cassiano di Venezia, dove<br />

prende casa l’anno seguente; nel 1614, a Vienna, riscuote<br />

il maggior successo della sua vita, al punto<br />

da esser insignito del titolo nobiliare (v. qui oltre).<br />

Fra le numerose notizie di suoi passaggi in varie città<br />

d’Italia, si segnalano ancora l’inaugurazione del Teatro<br />

dei Fiorentini a Napoli (1618) e quella del San<br />

Luca a Venezia con contratto biennale (1622–1623).<br />

Nel 1620 viene estromesso da una nuova tournée in<br />

Francia, a favore di G. B. Andreini; la sua reazione è<br />

quella di girare l’Italia con una compagnia propria,<br />

di minor levatura. Nel 1622 ha il fi glio Lorenzo,<br />

futuro Innamorato in commedia; si sa ancora di un<br />

suo riavvicinamento agli Andreini almeno dal 1626,<br />

di una consistente perdita di beni durante l’eruzione<br />

del Vesuvio a Napoli nel 1631, di sue apparizioni<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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