Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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98 – Giovanna Sparacello<br />
Principessa di Gaeta Azione Scenica stampata<br />
in Venezia per Modesto Fenzo nel 1772 15 , La<br />
Sepolta Viva Commedia stampata in Parma<br />
da Filippo Carmignani nel 1773, Il Silenzio<br />
ovvero l’Erasto Tragicommedia impressa in<br />
Vicenza, ma colla data di Padova nel 1780 16<br />
e Le Metamofosi d’Ovidio Favola rappresentativa<br />
inedita tuttavia. Nell’accennato 1773<br />
scrissi in Parma a requisizione d’Antonio<br />
Sacco una Commedia tratta dallo Spagnuolo,<br />
che intitolai: Il Finto Muto, ovvero il Mezzano<br />
de’ proprj aff ronti, non per anche da me<br />
pubblicata. Queste Rappresentazioni furono<br />
tutte da me scritte in versi sciolti, a riserva<br />
del Silenzio, che piacquemi di dettarla in<br />
semplice prosa. Rinovatosi intanto in me<br />
l’aff etto per la pittorica erudizione, e desiderando<br />
una piena cognizione di tutto il più<br />
bello, che trovasi dalle Arti del disegno prodotto<br />
nelle Città d’Italia, imaginai, e risolsi<br />
di compilare una Notizia, che generalmente<br />
m’additasse non solo l’Opere, ma gli Autori<br />
ancora di esse, che a gran dovizia sparse ritrovansi<br />
per tutta questa bella parte d’Europa.<br />
Datomi di buon proposito a travagliarvi,<br />
la condussi a fi ne in meno di cinque anni e<br />
dopo d’aver pubblicata per saggio di essa colle<br />
stampe di Carlo Bressan in Vicenza la breve<br />
Descrizione di Bergamo in un piccolo libriccino<br />
in dodici dedicato da me al Nobile<br />
Signor Conte Giacomo Carrara Gentiluomo<br />
Bergamasco 17 , colla data de’ 15 luglio nel<br />
1774, stampai due Tomi dell’Opera in Venezia<br />
per Antonio Savioli in forma d’ottavo; il<br />
primo nel 1776 pur dedicato al suddetto<br />
Gentiluomo, e il secondo nel 1777 18 . In considerazione<br />
di quest’Opera mia fui onorato<br />
con mio rossore dell’ampio Diploma di Socio<br />
d’onore de’ Signori Accademici Clementini<br />
della mia Patria, grazia certamente da<br />
me non meritata, e di cui n’andrò per sino<br />
ch’io viva lietamente contento. Nel medesimo<br />
anno 1777 partì mia Moglie per Parigi, e<br />
sarà bene, ch’io avverta chi legge che altri<br />
due fi gli aveami dati; un maschio in Verona<br />
nel 1771 che morì dopo d’essere stato<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
bagnato dalle Sacre acque; e una femmina,<br />
che nacque in Bergamo nel 1772 che fu battezzata<br />
col nome d’Isabella 19 , e che seco partì<br />
per Francia; essendo a me rimasto Giacinto<br />
il maggiore. Andando mia Moglie a cercar<br />
miglior Sorte nella Truppa Italiana di Parigi,<br />
io rimasi in Italia per far educare il fi glio, e<br />
per procurare a me stesso il necessario mio<br />
sostenimento. Alienatomi dalla Truppa Sacco,<br />
insieme con Luigi Perelli mio amico, ritornai<br />
seco con quella di Pietro Rossi, onde<br />
per necessità allontanandomi da Venezia più<br />
non ebbi campo di proseguire la pubblicazione<br />
della mia Notizia Pittorica, che dal vasto<br />
ultimato Manoscritto scorgesi non poter<br />
ridursi a meno di dodici volumi eguali ai due<br />
comparsi in luce; e se Iddio vorrà conservarmi<br />
in vita saranno tutti un giorno da me<br />
pubblicati a benefi zio degli Artefi ci del disegno,<br />
de’ Viaggiatori, e de’ dilettanti. Dopo<br />
dunque d’essere stato sei anni nella Compagnia<br />
di Antonio Sacco, eccomi di nuovo in<br />
quella di Pietro Rossi a sostenere con miglior<br />
coraggio il carattere dell’Innamorato nella<br />
Primavera dell’indicato 1777. Spirata quella<br />
stagione passai a Piacenza, ed ivi feci un’esatta<br />
descrizione di quella Città a vantaggio<br />
dell’Opera mia universale. In Colorno, e in<br />
Parma passai l’Estate, e mi applicai a scrivere<br />
un’infi nità di Sonetti sopra varj argomenti,<br />
co’ quali, uniti a molti altri fatti prima, e<br />
dopo, ho formato un Libro, che anche manoscritto<br />
porta per titolo: Rime di Francesco<br />
Bartoli Comico distinte in Sonetti Amorosi,<br />
Varj, Encomiastici, Critici, Sacri, e Morali.<br />
Nella stessa Città s’impresse allora per Filippo<br />
Carmignani un mio Libriccino in forma<br />
di ottavo intitolato: Sonetti in lode di Madamigella<br />
Elisabetta Mariani detta l’Ungarese<br />
valorosissima giocatrice d’equilibrj, e suonatrice<br />
di musicali Strumenti sopra il fi lo di ferro.<br />
Passai l’Autunno a Modana, e mi trattenni<br />
in Firenze il Carnevale del 1778. Qui mi diedi<br />
a scrivere un componimento in ottava<br />
rima diviso in tre Canti intitolato: I Piaceri<br />
Amorosi. Convien pure ch’io confessi, che in