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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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14. Il bolognese Giuseppe Lapy (su cui v. la voce in<br />

queste <strong>Notizie</strong>) fu capocomico al San Luca dal 1753<br />

al 1770; passò poi al Sant’Angelo dove rimase fi no al<br />

1776 e successivamente occupò il San Cassiano. Cfr.<br />

Giardi, p. 172. L’approdo di Medebach al Sant’Angelo,<br />

insieme a Girolamo Brandi, risale dunque al<br />

1776.<br />

15. Per l’elenco degli attori della compagnia Medebach<br />

dal 1774 al 1784, anno del suo scioglimento,<br />

e per i suoi giri, si veda Giardi, pp. 190–193. Il repertorio<br />

della compagnia per la primavera del 1778 è<br />

pubblicato in C. L. Curiel, Il Teatro S. Pietro di Trieste:<br />

1690–1801, Milano, Archetipografi a di Milano,<br />

1937, pp. 431–435.<br />

16. In realtà al momento in cui Bartoli scriveva queste<br />

righe Medebach aveva settantasei anni.<br />

Franco Arato<br />

MEDEBACH TEODORA. Fu questa Figliuola<br />

di Gaspare Raffi , che onestamente<br />

educolla, e cresciuta in virtù ed in bellezza,<br />

la diede in isposa a Girolamo Medebach,<br />

che teneramente l’amò per tutto il tempo<br />

che seco ella visse 1 . Belle disposizioni aveva<br />

la Teodora per l’arte del recitare, ed erano<br />

queste una fi gura leggiadra, un volto tutto<br />

spirante grazia, una voce dolcissima, e chiara,<br />

con tutti gli altri immaginabili doni de’<br />

quali esser possa ben fornita una giovane Attrice.<br />

Il Goldoni fece uso della sua abilità, e<br />

scrisse per lei: la Figlia Obbediente, la Moglie<br />

Saggia 2 , ed altre molte cose, tutte d’un carattere<br />

sommesso, ed amoroso 3 , le quali furono<br />

dalla Teodora con molta verità espresse.<br />

L’Abate Pietro Chiari alcune anch’esso ne<br />

scrisse per lei, ma quella che principalmente<br />

fece un gran colpo sulle Scene fu la Pastorella<br />

Fedele in versi Martelliani composta 4 .<br />

Degnissima della più viva ricordanza è la Teodora<br />

Medebach per la rappresentazione di<br />

questa applaudita Commedia. Essa esprimeva<br />

assai bene il Carattere di quella Pastorella<br />

innocente, innamorata del suo agnellino più<br />

che d’Ergasto; umile, e rispettosa col vecchio<br />

Francesco Bartoli – 325<br />

suo Genitore; fi era e risoluta col Castellano<br />

suo tentator disonesto; e vivamente spiccava<br />

il salto lanciandosi nel fi ume per sottrarsi<br />

all’insidie del di lei seduttore. Moltissime sere<br />

fu replicata in Venezia nel 1754 ed infi nite<br />

lodi furono date alla tenerissima Irene. Questa<br />

brava Attrice, che molto lustro avrebbe<br />

recato a’ Teatri Italiani, divenne cagionevole<br />

nella salute affl iggendola continuamente<br />

alcuni eff etti convulsivi. Stava quasi sempre<br />

guardata in letto, e quando talvolta sentivasi<br />

un po’ sollevata, lasciavasi vedere in Teatro.<br />

Ma crebbero in lei a dismisura i suo incomodi,<br />

e gli oppiati rimedj che i medici le apprestavano,<br />

non fecero che abbreviarle la vita,<br />

onde rese l’anima al suo Creatore in età di<br />

anni 40 nel 1761 5 .<br />

Note<br />

1. Nata a Lucca intorno al 1723, morta a Venezia<br />

nel 1761. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III, pp. 117–119;<br />

Enc. Spett., VII, col. 354; A. Gentile, Carlo Goldoni e<br />

gli attori, Trieste, Libreria Cappelli, 1951, pp. 28–31;<br />

F. Vazzoler, Goldoni, Teodora Medebach, Bettina, in<br />

C. Goldoni, La putta onorata, Genova, Teatro di<br />

Genova editore, 1987, pp. 54– 64; G. Herry, De Teodora<br />

à Maddalena, in Goldoni et ses acteurs. Les cahiers<br />

de la Comédie–Française, 6, hiver 1992–1993,<br />

pp. 15–26.<br />

2. V. un bel ricordo di Goldoni sugli inizi della carriera<br />

della Medebach: «La Teodora, fi gliuola del Raffi ,<br />

Moglie in appresso del Medebac, ballava sulla corda<br />

passabilmente, ma danzava a terra con somma grazia»<br />

(Delle commedie di Carlo Goldoni, Venezia, Pasquali,<br />

1761, t. XVII, p. 5; Prefazione all’edizione Pasquali,<br />

XVII, in Goldoni, I, p. 752). Era nipote di Maddalena<br />

Raffi , che sposò Giuseppe Marliani e, dopo aver<br />

passato alcuni anni lontana dal marito, lo raggiunse<br />

nella compagnia Medebach nel 1750. La presenza di<br />

Teodora e di Maddalena all’interno della compagnia<br />

e la preferenza che Goldoni accorderà alla Soubrette<br />

Marliani saranno all’origine della rivalità fra le due attrici.<br />

La Raffi Medebach diede prove memorabili nelle<br />

parti drammatico–patetiche: oltre che nelle commedie<br />

citate sopra dal Bartoli, nelle goldoniane La<br />

vedova scaltra, La putta onorata (per cui si v. il citato<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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