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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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fanciulla, che divenne bramosa di migliori<br />

avanzamenti nella via delle lettere 3 . In età<br />

d’anni sedici del 1578. divenne Moglie di<br />

Francesco Andreini 4 , e nella Compagnia diretta<br />

da Flamminio Scala 5 , che sotto il nome<br />

di Comici Gelosi 6 , girava l’Italia, s’espose ne’<br />

Teatri in grado di prima Attrice, e sostenne<br />

con infi nito valore così arduo impegno.<br />

Diedesi dopo nove anni di comico esercizio<br />

a scrivere una Pastorale in versi, che intitolò:<br />

La Mirtilla, e che da lei medesima fu<br />

stampata in Verona per Girolamo Discepolo<br />

l’anno 1588. dedicandola all’Illustrissima,<br />

ed Eccellentissima Signora Donna Lavinia<br />

Della Rovere Marchesa del Vasto in data<br />

de’ 24. Febbrajo 7 . Da questa sua prima fatica<br />

chiaro si scorge, che doveva in appresso<br />

dar in luce maggiori parti del suo ingegno,<br />

come ella fece nelle sue elegantissime Rime<br />

non punto inferiori ad altre de’ più famosi<br />

Poeti di quel secolo istesso; e furono da lei<br />

pubblicate in Milano nel 1601. colle stampe<br />

de’ Bordoni, e Locarni in forma di quarto 8 .<br />

Isabella fu lodata dalle penne più famose di<br />

quell’aureo Secolo: Jacopo Castelvetro, Gabriello<br />

Chiabrera, Torquato, ed Ercole Tasso,<br />

Ridolfo Campeggi, ed altri l’onorarano<br />

de’ loro componimenti formandole chiarissime<br />

lodi 9 ; alle quali modestissimamente, a<br />

tutti rispose con egregi Sonetti, che talvolta,<br />

a giudizio d’alcuni dotti, la risposta supera<br />

la proposta nell’elevatezza de’ sentimenti, e<br />

per la grazia dello stile, che fra il dolce, e<br />

il robusto chiaramente risuonante si fa sentire.<br />

Trovandosi in Roma questa virtuosa<br />

Comica, fu non solo dipinta, ma coronata<br />

d’alloro in simulacro colorito fra il Tasso,<br />

e il Petrarca, allorché dopo una mensa fattale<br />

dall’Eminentissimo Cardinale Cintio<br />

Aldobrandini 10 gran Mecenate de’ virtuosi,<br />

dove erano per commensali sei Cardinali<br />

sapientissimi, il suddetto Tasso, il Cavalier<br />

de’ Pazzi 11 , Antonio Ongaro 12 , ed altri Poeti<br />

chiarissimi, fra quali in bella gara scrivendo,<br />

e improvvisando Sonetti l’Andreini spiritosamente<br />

dopo il gran Torquato ne riportò<br />

Francesco Bartoli – 63<br />

il primo vanto 13 . Ma siccome era in essa<br />

per così dire innato il veemente desiderio<br />

di lasciar di se medesima dopo morte una<br />

fama immortale, non contenta d’aver pubblicata<br />

l’Opera sua poetica sotto gli auspicj<br />

del mentovato Eminentissimo Aldobrandini,<br />

diedesi ancora a comporre le sue Lettere,<br />

rubando (come dice ella stessa 14 ) al Tempo,<br />

ed alla necessità del suo faticoso Comico<br />

esercizio alcun breve spazio d’ora per impiegarlo<br />

nella produzione di esse, le quali<br />

sono sparse de’ più bei fi ori della Rettorica,<br />

d’una sana Filosofi a, e di scherzosi detti, che<br />

allettar possono infi nitamente. Tanto piacquero<br />

all’universale, che se ne vide sei volte<br />

replicata la stampa dall’anno 1607. al 1647.<br />

La prima Edizione l’avrebbe l’Autrice dedicata<br />

al Serenissimo Don Carlo Emanuele<br />

Duca di Savoja 15 , ma prevenuta dalla Morte<br />

non potè off erirgliela; ed in sua vece ciò fu<br />

eseguito dal suo Consorte, e venne da quel<br />

Principe molto gradita. Se volessi descrivere<br />

a parte a parte tutte le virtù d’Isabella Andreini<br />

sarebbe cosa assai lunga, e per la debolezza<br />

de’ miei talenti troppo malagevole<br />

impresa. Basterà solo, ch’io dica, che ella fu<br />

eccellente Poetessa, saggia Filosofa, e valorosa<br />

Commediante. V’aggiungerò ancora, che<br />

fu Moglie fedele, Madre amorosa, ed esemplarissima<br />

Cristiana; pregi tutti che la resero<br />

un vero modello di virtù, ed uno specchio<br />

di saviezza, e d’onestà 16 . Quattro Figlie sacrò<br />

Vergini a Dio ne’ Monasteri di Mantova<br />

17 . Vide de’ suoi Figliuoli Don Pietro Paolo<br />

Monaco di Vallombrosa sostener carichi<br />

ragguardevoli nella sua Religione 18 . Seppe<br />

che Domenico faceva nobili avanzamenti<br />

fra le Milizie, e scorse pria di morire Giovanni<br />

Battista 19 imitatore de’ suoi letterarj<br />

talenti. Ebbe visite di Persone dottissime, le<br />

quali partivano da lei ricolme di meraviglia;<br />

e vi fu un Pubblico Lettore dello studio di<br />

Pisa 20 , ch’ebbe a confessare al Serenissimo<br />

Gran Duca II. Francesco 21 , che tutto quello<br />

che ad esso era nuovo, nell’ingegno d’Isabella<br />

avea di già fondate le radici. Fu questa<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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