Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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più tardi anche Domenico Ottonelli nel volume IV<br />
de Della Christiana moderatione del Th eatro (Firenze,<br />
Bonardi, 1652). Il passo è ripreso da Rasi, cit.<br />
6. «Né già tacer al presente questo voglio, poich’a<br />
Parigi parto, dov’è nota di Giorolamo Garavini ferrarese<br />
detto Capitan Rinoceronte la divotissima vita<br />
e dove alfi ne in questa terza servitù reale Alli duo<br />
d’Ottobre 1624 con mio grandissimo dole diede alla<br />
terra tributo della carne & al Cielo dell’Anima. O<br />
non è egli noto a’ Comici tutti quante elemosine &<br />
astinenze faceva? Non si sa (come gli istessi, che ‘n<br />
Parigi il servivano aff ermano) che più erano l’hore<br />
della notte che spendeva in pianti e ‘n discipline, che<br />
quelle che riposando dormiva? Nell’inventariar le sue<br />
vestimenta forse non si trovò (oltre le aspre discipline)<br />
di piastre di ferro pungente un largo & aspro<br />
Cilicio che, e recitando e quasi i giorni tutti della<br />
settimana portando, non dirò il martirizzava, ma sì<br />
ben divotamente sosteneva? La divozion poi nel suo<br />
morire, non ne parlo, poiché non so dar nome di<br />
morte a chi si dipartì dai vivi con così vivace e divoto<br />
modo il santissimo Sacramento ricevendo, l’ultimo<br />
Addio dicendo», cit. G. B. Andreini, La Ferza. Ragionamento<br />
secondo contra l’accuse date alla commedia,<br />
Parigi, per Nicolao Callemont, 1625, ora edito in Attore.<br />
Alle origini di un mestiere, a c. di L. Falavolti,<br />
Roma, Edizioni Lavoro, 1988 (i Garavini sono citati<br />
a p. 84) e in Marotti–Romei, pp. 489–534, dove<br />
Garavini è citato a p. 507.<br />
7. Si tratta di N. Barbieri, La supplica ricorretta et<br />
ampliata, discorso famigliare di Nicolò Barbieri, detto<br />
Beltrame, Bologna, per G. Monti, 1636. L’edizione<br />
moderna, esemplata sulla prima edizione della Supplica<br />
(Venezia, per Marco Ginammi, 1634) con indicazione<br />
delle varianti dell’edizione 1636, è la seguente:<br />
N. Barbieri, La Supplica discorso famigliare a quelli<br />
che trattano de’ <strong>comici</strong>, con studio critico e varianti di<br />
F. Taviani, Milano, Il Polifi lo, 1971. La Supplica ricorretta<br />
(edizione Bologna, Monti, 1636) è edita in<br />
Marotti–Romei, pp. 575–690; Capitano Rinoceronte<br />
è citato a p. 602: «Morì dieci anni sono il Capitan<br />
Rinoceronte, nostro compagno, e gli trovammo<br />
un asprissimo cilicio in letto; sapevamo ch’egli era un<br />
buon uomo, ma non sapevamo del cilicio, e pur recitava<br />
ogni giorno. Par veramente che contrasti cilicio<br />
e commedia, penitenza e trastullo, mortifi cazione e<br />
Francesco Bartoli – 259<br />
giocondità; ma non è strano a tutti, ché molti sanno<br />
benissimo che l’uomo può star allegro ed anche far<br />
penitenza de’ suoi peccati; perché vi è fi no chi ha fi nto<br />
il pazzo per mortifi cazione e non farsi tener santo, e<br />
chi ha danzato per gioia spirituale: molte cose discordano<br />
dalle loro apparenze».<br />
Giovanna Sparacello<br />
GARAVINI LUCIANI MARGHERITA<br />
Bolognese 1 . Comica di merito, che fu unita<br />
a’ Comici Fedeli 2 , e che fu Moglie del Capitano<br />
Rinoceronte. Poco sopravvisse al Marito;<br />
e giacché d’essa ne fa un giusto elogio<br />
nella sua Ferza Giovanni Battista Andreini<br />
alla pag. 38. noi non faremo, che trascriverlo<br />
fedelmente a compiacenza del Leggitore;<br />
e per incontrastabile documento a queste<br />
<strong>Notizie</strong>.<br />
“Non men del Consorte fu onestissima, e divotissima<br />
la Signora Margherita Garavini Luciani<br />
Bolognese, sua Moglie amata, ed a me carissima<br />
Compagna; poiché inoltre d’aver educati così<br />
bene il Signor Carlo Amadeo, e la Signora Caterina<br />
ambi suoi fi gliuoli onoratissimi; l’uno facendo<br />
mirabil profi tto nella virtù mantenendolo ad<br />
ognora sotto la vera norma delle buone dottrine<br />
de’ Reverendi Padri Gesuiti; e l’altra posta avendo<br />
Religiosa nel Monasterio di Migliarino, disinamoratasi<br />
delle Commedie 3 , innamoratissima<br />
di così cari fi gli, data tutta alle divozioni eguali a<br />
quelle del Consorte, quanto virtuosa visse, altrettanto<br />
divota Morì.” 4<br />
Il Libro della Ferza è stampato del 1625.<br />
colla dedicatoria in data del giorno 27.<br />
Aprile. Il Capitano Rinoceronte marito di<br />
questa Comica morì alli 2. d’Ottobre 1624 5 .<br />
onde si scorge che pochissimo tempo ella<br />
visse dopo la di lui morte 6 . Saranno sempre<br />
memorabili alla Comica istoria questi due<br />
fi di consorti, che illustrarono le Scene con il<br />
loro valore 7 , che edifi carono gli uomini colle<br />
loro opere di pietà, e che seguironsi tanto<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano