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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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Figli, Siena, 1771, con le Memorie degli intagliatori<br />

moderni in pietre dure, cammei, e gioje dal secolo XV<br />

fi no al secolo XVIII, Livorno, Per Giovanni Paolo<br />

Fantechi e Compagni, [1753]. Il ritratto di Sivello<br />

è menzionato nell’elenco delle opere di Agostino<br />

Carracci: «[…] quello di Gabbriello famoso Comico<br />

detto Sivello, (con maschera in mano) che da se solo<br />

rappresentava un intiera Commedia, facendo veder<br />

comparire in scena tutti i personaggi, e perciò scritto<br />

a basso: Solus instar omnium», cit. <strong>Notizie</strong> <strong>istoriche</strong><br />

degl’intagliatori, cit., vol. I, p. 241.<br />

13. Enc. Spett., cit., situa la data di morte di Sivello<br />

tra il 1603 e il 1611. In una lettera indirizzata al duca<br />

di Mantova il 12 aprile 1611 il cardinale Bonifacio<br />

Caetani parla di Sivello al passato, dicendo che il comico<br />

era suo «amorevole», ossia amico intimo. La lettera,<br />

riportata da Rasi, cit., 954 e schedata in Archivio<br />

Herla, Sivello, è riportata insieme alla risposta del<br />

duca nel recente contributo di Ambrosini e Aliverti,<br />

cit., pp. 12–13, dove si corregge un dato erroneo riportato<br />

da Rasi: la lettera venne spedita da Ravenna<br />

e non da Roma. Del Sivello ci restano il Maridazzo<br />

di M. Zan Frognocola con Madonna Gnigniocola Alla<br />

Bergamasca con il suo Balletto alla Romana, & altre Bizarie,<br />

Composte dal Sivello, Venezia e Treviso, Angelo<br />

Righettini, 1618, e un Testamento del Sivello in forma<br />

di Lettera, entrambi in Rasi, cit.; Lea gli attribuisce<br />

inoltre la commedia in tre atti Il studio (1602), cfr.<br />

M. K. Lea, Italian Popular Comedy, Oxford, 1934,<br />

p. 488.<br />

Giovanna Sparacello<br />

GABRIELLO DA BOLOGNA 1 Comico<br />

bravo unito alla famosa Compagnia de’ Gelosi.<br />

Recitava egli in un ridicoloso carattere<br />

parlando la sua propria Lingua mista di qualche<br />

vocabolo Toscano; e facevasi chiamare in<br />

Teatro col nome di Francatrippe 2 . Convien<br />

dire che egli fosse un Comico di merito non<br />

ordinario 3 , facendone menzione Francesco<br />

Andreini nelle sue Bravure del Capitano Spavento<br />

al Ragionamento XIV 4 . annoverandolo<br />

fra gli altri Personaggi, che furono di quella<br />

Truppa un decoroso ornamento 5 .<br />

Francesco Bartoli – 253<br />

Note<br />

1. Panzanini Gabriele. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III,<br />

pp. 212–213; Enc. Spett., VII, col. 1586.<br />

2. Si trattava di parti di Zanni.<br />

3. Enc. Spett., accenna alle doti acrobatiche di Panzanini<br />

che, diciottenne, si fece scivolare dall’alto di una<br />

torre lungo una corda tesa.<br />

4. F. Andreini, Le bravure del Capitano Spavento divise<br />

in molti Ragionamenti in forma di dialogo, Venezia,<br />

G. Somasco, 1607, in edizione moderna a c. di<br />

R. Tessari, Pisa, Giardini editori e stampatori, 1987;<br />

v. estratto in Marotti–Romei, pp. 213–302; l’attore,<br />

col nome di Gabrielle da Bologna, Francatrippe, vi è<br />

citato a p. 255.<br />

5. Non si sa a quale anno facesse riferimento Andreini.<br />

Certo è che il Panzanini era nella compagnia nel<br />

1589. Alla voce Pasquati Giulio (Rasi, III, p. 228), Rasi<br />

riporta un passo degli Avisi di Roma del 28 luglio 1582<br />

in cui si racconta un aneddoto, probabilmente di fantasia,<br />

che riguarda Panzanini, De Bianchi e Pasquati.<br />

Dopo aver assistito ad una commedia «ingeniosissima<br />

e ridicolissima» in cui i tre attori rappresentavano dei<br />

gobbi (probabilmente la favola dei Tre gobbi), il duca<br />

di Mantova volle conoscere l’autore della commedia<br />

ma tutti e tre gli attori se ne arrogarono la paternità.<br />

Irritato, il duca ordinò la loro esecuzione capitale e fu<br />

infl essibile di fronte alla città intera che chiedeva la<br />

grazia. Per merito delle dame, che fecero usare corde<br />

marce, l’esecuzione fi nì in un capitombolo. Nel 1593<br />

Panzanini si trovava nella compagnia dei <strong>comici</strong> Uniti<br />

(supplica al Senato di Genova pubblicata da A. Neri<br />

nel Fanfulla della Domenica il 4 aprile 1886, v. Rasi,<br />

I, p. 252); fu anche in quella dei Costanti (lettera dei<br />

<strong>comici</strong> Costanti senza data diretta da Ferrara al Duca<br />

di Modena, v. Rasi, II, p. 743).<br />

Giovanna Sparacello<br />

GALEAZZI GIACOMO 1 , Comico d’abilità,<br />

che fecesi sulle scene chiamare col nome<br />

di Florindo. Oltre la sua valentia nell’arte di<br />

recitare, era anche capace di scrivere pel Teatro<br />

qualche rappresentazione; e vedesi pubblicata<br />

in Parma colle stampe di Giuseppe<br />

dall’Oglio l’anno 1713. una Commedia in<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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