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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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avura, e con una intelligenza la più profonda<br />

3 . Ciò che più dovea stimarsi nella Giustina,<br />

era la somma franchezza nel recitare le<br />

Commedie all’improvviso con molto sapere,<br />

ed eleganza di parole. Morto il Campioni,<br />

nel rinovellamento di quella Truppa, la Giustina<br />

passò nella compagnia di Pietro Rossi 4 ,<br />

insieme con Bartolommeo suo marito, più<br />

Suggeritore, che Comico; ma scrittore però<br />

di qualche suffi ciente Commedia. Trovò con<br />

il Rossi per primo Innamorato Leopoldo<br />

Maria Scherli 5 , onde la Giustina ebbe campo<br />

di poter seco lui far prova della sua abilità.<br />

Recitò in Padova con esso nel Carnevale<br />

del 1767. dove fu molto gradita; e giacché il<br />

Rossi terminava allora l’impegno di servire il<br />

Teatro di Sua Eccellenza il Signor Marchese<br />

degli Obizzi; la Giustina obbligossi ella di<br />

servirlo nel Carnevale venturo; ed unitasi a<br />

Vincenzo Bugani 6 mantenne la sua promessa,<br />

e fu quel pubblico di lei contento. Continuò<br />

la Giustina, anche dopo d’essere rimasta<br />

vedova 7 con il Bugani a condurre Compagnia<br />

sino che nel 1775 8 . passarono a Venezia<br />

in società con la Maddalena Battaglia nel<br />

Teatro Grimani a San Giovanni Grisostomo.<br />

Per cinque anni stette unita a questa Truppa<br />

9 , ma poi pensando di passare alle seconde<br />

nozze, risolse di abbandonare la Professione,<br />

e preso Marito in Verona, ivi ha stabilita la<br />

sua dimora, lasciando di se stessa all’Arte un<br />

vivo desiderio della sua plausibile abilità.<br />

Note<br />

1. Secondo Gentile si chiamava Giustina Becelli<br />

Campioni. Prese poi il nome del marito Bartolommeo<br />

Cavalieri. Nell’atto di morte di Bartolommeo,<br />

riportato da Rasi, è citata una Giustina Bercelli. BI-<br />

BLIOGRAFIA: Rasi, II, pp. 614–615 (voci Cavalieri<br />

Bartolommeo e Cavalieri Giustina); A. Gentile, Goldoni<br />

e gli attori, Trieste, Cappelli, 1951, pp. 56, 61;<br />

Giardi, pp. 100–102; P. Puppa, Introduzione a C.<br />

Goldoni, La Cameriera brillante, a c. di R. Cuppone,<br />

Venezia, Marsilio, 2002, p. 30 e nota 79; A. Scannapieco,<br />

Commento a C. Goldoni, La Dalmatina,<br />

Venezia, Marsilio, 2005, pp. 259–261; Q. Marini,<br />

Francesco Bartoli – 169<br />

Introduzione e Commento a C. Goldoni, La villeggiatura,<br />

Venezia, Marsilio 2006, p. 31 e nota 39, 211.<br />

2. C. Alberti, La scena veneziana nell’età di Goldoni,<br />

Roma, Bulzoni, 1990, p. 237, riporta una sottoscrizione<br />

della compagnia di San Luca a favore di Giuseppe<br />

Campioni (1750) in cui Giustina risulta essere<br />

la nipote del Campioni. Per un profi lo di questo attore<br />

rimando ad vocem in queste <strong>Notizie</strong>.<br />

3. Ingaggiata al San Luca nel 1751 (vedi la nota di G.<br />

Ortolani in Goldoni, V, p. 1349), l’attrice cominciò<br />

recitando piccole parti nelle commedie goldoniane:<br />

compariva nella prima scena del terzo atto del Geloso<br />

avaro. Recitò come Argentina nelle introduzioni<br />

all’anno comico 1753, 1754 e 1755. Nell’Introduzione<br />

del 1753 Argentina aff ermava: «Io poi posso dire<br />

di essere nata qui, e qui spero di dover morire. Queste<br />

tavole mi hanno allevata e su queste tavole ci ho da<br />

divenire vecchia vecchia col bastoncello», cit. Goldoni,<br />

V, pp. 5–6. Goldoni le attribuisce il leggerissimo<br />

difetto di parlare troppo in fretta (v. nota p. 9). Passò<br />

da Servetta a Seconda Donna, come testimonia Goldoni<br />

ne L’autore a chi legge premesso a La cameriera<br />

brillante: «L’attrice solita a rappresentare in allora il<br />

personaggio della Servetta nella compagnia che dicesi<br />

di San Luca, sostenne egregiamente la parte della<br />

cameriera brillante; ora è passata ad un altro grado,<br />

e fa spiccar sempre più il suo talento nelle parti serie,<br />

là dove specialmente la passione vi è interessata, movendo<br />

graziosamente gli aff etti». Recitò come Fatima<br />

nell’Ircana in Ispaan, fu probabilmente Donna Florida<br />

nella Villeggiatura (cfr. Q. Marini, cit., p. 31 e<br />

nota 39, 211) e Flamminia ne Gl’innamorati, cfr. S.<br />

Ferrone, Introduzione a C. Goldoni, Gl’innamorati,<br />

Venezia, Marsilio, 2002, p. 19. Gentile, cit., attribuisce<br />

il ruolo di cameriera brillante a Felice Bonomi,<br />

poi sostituita come Seconda Donna dalla Cavalieri.<br />

La notizia non ha riscontro altrove. Nella proroga<br />

del contratto che fece fi no al 1766, il Vendramin si<br />

impegnava a concederle la parte di Prima Donna se<br />

mai la Bresciani si fosse ritirata. La lettera di Goldoni<br />

a Marco Milesi (Parigi, Febbraio 1763) testimonia<br />

dell’avvenuto passaggio di ruolo; Goldoni allude alla<br />

commedia che la compagnia ha ricavato dall’estratto<br />

dell’Amour paternel e si domanda chi abbia potuto<br />

interpretare la parte della virtuosa di musica: «Può<br />

essere che la sig.a Giustina, ch’è diventata la prima<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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