Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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Gli aspri deserti, e le sassose rupi,<br />
Già fei suonar di Maddalena al pianto;<br />
Di Santissimo amor gli aff etti cupi<br />
Spiegai di Carlo il porporato Santo:<br />
Or l’empia ferita d’orridi Lupi<br />
Contra candida Agnella e piango e canto.<br />
Tecla, l’Agna sei tu, Lupi gl’infi di,<br />
E ’l Pastorel son io, che innalzo i gridi.<br />
L’accenato Poema della Divina Visione, non<br />
si è mai da noi veduto, e crediamo, che l’Andreini<br />
non l’abbia mai pubblicato 43 ; benchè<br />
d’esso ne parli nel suo discorso ai Lettori Milanesi<br />
premesso al suddetto della Tecla Vergine,<br />
e Martire. Dopo di essersi trattenuto<br />
l’Andreini per più d’un anno in Italia dacché<br />
pubblicò egli il mentovato Poema Sacro; si<br />
dispose a far viaggio colla sua Truppa in gran<br />
parte rinovata, e passando le Alpi, giunse a<br />
Parigi per mantenere il suo impegno di servir<br />
nuovamente i suoi Reali Benefattori. Nella<br />
prima recita, ch’egli fece, produsse Florinda<br />
sua moglie con un Prologo che da lui fu intitolato;<br />
L’Inchino per la novella servitù, della<br />
nuova Compagnia de’ Comici ec. il quale vedesi<br />
stampato in due semplici carte in ottavo.<br />
È scritto in prosa, ma termina con questi<br />
pochi versi.<br />
Eccoti alfi n LUIGI,<br />
I Comici bramati.<br />
Ne festeggia Parigi,<br />
benchè appena arrivati;<br />
Tu n’averai diletto,<br />
Questi merto, e decoro,<br />
All’ombra stando de’ gran GIGLI d’ORO 44 .<br />
Eransi intanto sparse per Parigi alcune voci<br />
di maldicenza, e detrazione contro de’ Comici<br />
Francesi, e dell’intera Professione 45 , senza<br />
distinguere i buoni dai cattivi, nè le Commedie<br />
instruttive dalle perniciose, e quindi<br />
tutto in un fascio laceravasi l’arte insieme<br />
co’ suoi seguaci. L’Andreini posto da un canto<br />
l’esercizio di scrivere pel Teatro, cercò di<br />
fare l’Apologia a queste voci mormoratrici;<br />
Francesco Bartoli – 53<br />
e scrisse tre Ragionamenti sparsi di buona<br />
morale, e sostenuti da una critica riservata,<br />
e prudente. Furono tutti stampati per Niccolao<br />
Callemont in forma di ottavo nel primo<br />
semestre di quell’anno 1625. Comparve<br />
primieramente alla luce: Lo Specchio 46 ; in cui<br />
dimostra chiaramente l’Autore, che la Commedia<br />
sia utile allorché venga da Comici<br />
virtuosi eseguita; e che sia poi deforme, e<br />
dannosa quando venga esercitata da viziosi,<br />
e poco modesti Professori. Il Ragionamento<br />
è sacro, ed è fatto principalmente per consolazione<br />
delle timorate coscienze; acciocché<br />
ogn’uomo veda quali Commedie sieno<br />
virtuose, e quali viziose; quali Comici sieno<br />
in peccato mortale, e quali nò; e fi nalmente<br />
quali spettatori pecchino stando a Spettacoli<br />
Scenici premiando quelli che si esercitano<br />
nella Comica Professione. L’Operetta è dedicata<br />
all’Eccellentissimo Signor Duca di Nemours<br />
47 , Prottettore dell’Andreini, a cui dedicò<br />
pur anco la sua Commedia de’ Due Leli<br />
simili, come si disse a suo luogo. Il secondo<br />
Ragionamento, ch’egli diede alle stampe fu<br />
intitolato: La Ferza contro le accuse date alla<br />
Commedia ed a’ Professori di lei 48 . In questo<br />
discorso prova, che i <strong>comici</strong> virtuosi sono degni<br />
d’onori, e che lo furono; e dimostra, che<br />
moltissime altre Professioni, ed Arti furono<br />
assai più perniciose dell’Arte Comica. Dedica<br />
il Libro all’Illustre ed Eccellente Signor<br />
Marco Antonio Morosini 49 Ambasciatore<br />
per la Serenissima Repubblica di Venezia al<br />
Cristianissimo Luigi XIII, e ciò in data del<br />
dì 7. Aprile dell’anno suddetto. Il terzo Ragionamento<br />
doveva essere intitolato: L’Applauso,<br />
facendo conoscere come l’applauso<br />
sia il proprio trionfo della Commedia, e ciò<br />
promette l’autore in fi ne della Ferza; ma<br />
cangiando opinione dide fuori altr’Operetta<br />
intitolata: Teatro Celeste, nel quale si rappresenta<br />
come la divina bontà abbia chiamato al<br />
grado di Beatitudine, e di santità Comici Penitenti,<br />
e Martiri, con un poetico esordio a’ Scenici<br />
Professori di far l’Arte virtuosamente etc 50 .<br />
Questa fatica dell’Andreini è tutta Poetica<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano