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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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394 – Giovanna Sparacello<br />

all’improvviso, e parte con Dialoghi premeditati<br />

scritti da lui. Fu intitolata: Chi la fa<br />

l’aspetta; ossia i due Fratelli Veneziani perseguitati<br />

dalla calunnia, e resi felici dalla Magia.<br />

Questa Commedia d’argomento magico,<br />

venne dal Rosa travagliata con molto spirito,<br />

ed apportò del profi tto alla Comica Compagnia.<br />

Dopo d’essersi stabilito il concetto<br />

d’ottimo Commediante, alienossi da quella<br />

Truppa insieme colla Giustina Cavalieri, e<br />

Vincenzo Bugani, passando in Terra Ferma<br />

con essi 4 . Quando i due primi tornarono<br />

a Venezia unendosi alla Battaglia 5 , il Rosa<br />

continuò a condurre Compagnia, e si trattenne<br />

per lo più nel Tirolo, e nella Dalmazia<br />

6 . Allontanandosi 7 da lui i suoi Generi<br />

colle Figlie, egli si pose a condurre Opera<br />

musicale 8 , ma v’ebbe poca fortuna, e fu<br />

per lui non leggiera disgrazia l’incendio del<br />

Teatro di Gorizia, di cui aveane tolta l’impresa<br />

nell’anno 1779 9 . Ultimamente s’è poi<br />

unito alla Truppa di Costanzo Pizzamiglio 10 ,<br />

tornando a recitare da Pantalone, e facendo<br />

conoscere di nuovo la sua perizia nel Comico<br />

Mestiere. Se il Rosa avesse frenato quel<br />

suo spirito intollerante, e si fosse adattato a<br />

rimanere stabilmente in una Compagnia di<br />

Venezia, avrebbe assai meglio condotti i suoi<br />

interessi. Questo però non toglie a lui quel<br />

merito, che è suo proprio, e che lo ha sempre<br />

fatto distinguere per un Uomo di talento, e<br />

per un Comico valoroso, e provetto.<br />

Note<br />

1. Rosa giocava sulla sua origine veneziana nel Ringraziamento<br />

dopo la recita della commedia che ha per<br />

titolo la madre amorosa (1754): «Sì, Venezia con tutti<br />

madre è di cortesia; / Ma per rason de sangue Venezia<br />

è madre mia. / Onde se a vu, se a tanti la mostra<br />

un genio pio, / spero che esser la voggia pietosa con<br />

sto fi o. / Son principiante, è vero, son magro Cortesan;<br />

/Ma allocco no xe mai chi nato è Venezian», cit.<br />

Goldoni, XII, p. 1000. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III,<br />

p. 408; Giardi, pp. 132, 250–252; A. Gentile, Goldoni<br />

e gli attori, Trieste, Cappelli, 1951, pp. 62, 67.<br />

2. V. ad vocem in queste <strong>Notizie</strong>. L’arrivo del Rosa è<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

salutato nell’Introduzione per la prima recita dell’autunno<br />

1754; gli attori voltano pagina dopo la morte<br />

di Rubini: «Florinda: Ora pensar dobbiamo a servire<br />

il pubblico lietamente più che si può, e per ciò fare<br />

abbiamo sostituito un Pantalone novello, il di cui spirito,<br />

il di cui talento ci fa sperare non poco». Si tratta<br />

di un veneziano: «Veneziano nato qui, e qui allevato,<br />

e in impieghi onorati nella patria sua mantenuto. In<br />

accademie ha recitato più volte; ma con <strong>comici</strong> non<br />

è mai stato». Alle proteste di Zamaria della Bragola,<br />

che teme il dilettantismo del nuovo arrivato, Ottavio<br />

risponde che «se non saprà fare per ora le commedia<br />

che noi chiamiamo dell’arte, basterà ch’egli riesca<br />

in quelle che si dicono di carattere, le quali in oggi<br />

hanno dell’altre maggior incontro». Avrebbe recitato<br />

con e senza maschera. Cfr. Goldoni, V, p. 603. Rosa<br />

recitò anche nell’Introduzione del 1754 (Goldoni, V,<br />

pp. 1104–10).<br />

3. Edita in Goldoni, V, pp. 763–848. Gentile,<br />

cit., p. 67, aff erma che fu probabilmente Alberto ne<br />

L’amante di se medesimo.<br />

4. Si tratta del 1767, come si evince dalla biografi a<br />

di Giustina Cavalieri in queste <strong>Notizie</strong>. La Cavalieri<br />

passò nella compagnia di Pietro Rossi al servizio del<br />

marchese degli Obizzi a Padova. Nel 1768 la Cavalieri,<br />

Bugani e Rosa rilevarono l’impegno di Rossi al servizio<br />

degli Obizzi. Nel loro repertorio per il carnevale<br />

1768 e 1769 fi gurano opere buff e del Piccini, tra cui<br />

La buona fi gliola di Goldoni, e del Buranello.<br />

5. La Cavalieri e Bugani divennero soci di Carlo Battaglia<br />

nel 1775.<br />

6. Nel carnevale 1775 Rosa recitava con la sua compagnia<br />

a Padova (ma Brunelli situa l’arrivo della compagnia<br />

nel mese di maggio e cita un contratto di ingaggio<br />

del 14 marzo 1775). Nel repertorio fi guravano<br />

due opere comiche, La contadina Fedele di Giuseppe<br />

Sarti e L’astratto per il lotto di Angelo Angelis, eseguite<br />

da Angela Rosa, Elena Rosa Palmini, Francesco Fortini,<br />

Andrea Chiappini. La compagnia passò poi a<br />

Lubiana. Erano con lui Elena Rosa (forse la moglie o<br />

una delle fi glie a cui allude Bartoli) e la fi glia Caterina,<br />

che lasciò la compagnia nel 1775–1776.<br />

7. Allontandosi.<br />

8. Dell’attività di Pietro Rosa come impresario<br />

d’opera parla C. Curiel, Il Teatro S. Pietro di Trieste:<br />

1690–1801, Milano, Archetipografi a, 1937, p. 108.

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