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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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suoi. Egli fi oriva circa il 1570., 1 ed è per<br />

coincidenza mentovato, e lodato da Tommaso<br />

Garzoni nella sua Piazza Universale al<br />

Cap. 104. 2 e così pure da Francesco Andreini<br />

nelle Bravure del Capitano Spavento al Ragionamento<br />

decimo quarto 3 .<br />

Note<br />

1. Ludovico de’ Bianchi, detto da Bologna. Sulla<br />

base dei documenti epistolari, sono state formulate<br />

varie ipotesi sulla permanenza di Lodovico de’ Bianchi<br />

tra i Gelosi. D’Ancona ritiene che fosse tra i Gelosi<br />

a Firenze nel 1578. La lettera scritta dal comico al<br />

principe di Mantova Vincenzo Gonzaga da Bologna<br />

il 16 dicembre 1585 fi ssa una data sicura e attesta<br />

inoltre la presenza dei Gelosi a Bologna sullo scorcio<br />

del 1585 e l’inizio del 1586. Il nome del comico non<br />

compare nell’elenco della compagnia dal 1590. Fu<br />

autore delle Cento e Quindici Conclusioni in Ottava<br />

Rima del Plusquamperfetto Dottor Graziano Partesana<br />

da Francolin Comico Geloso, ora in Marotti–Romei,<br />

pp. 125–134, in Pandolfi, II, pp. 11–19, e in<br />

La commedia dell’arte, cit. infra, pp. 747–842. BI-<br />

BLIOGRAFIA: A. Bartoli, pp. CXXII–CXXXIII;<br />

Rasi, I, pp. 404–414; Enc. Spett., IV, col. 286; S.<br />

Ughi, Di Ludovico de’ Bianchi e dei Comici Gelosi,<br />

«Biblioteca teatrale», 10/11, 1974, pp. 184–188;<br />

Marotti–Romei, pp. 125–127; Archivio Herla,<br />

Ludovico Bianchi; La commedia dell’arte, scelta e introduzione<br />

di C. Molinari. Apparati di R. Gaudenti,<br />

Roma, Istituto Poligrafi co e Zecca dello Stato, 1999,<br />

pp. 925–927.<br />

2. Si tratta del discorso De’ formatori di spettacoli in<br />

genere, e de’ ceretani, o ciurmatori di massime. Il nome<br />

del de’ Bianchi non compare. Probabilmente Bartoli<br />

si riferisce alla seguente frase: «smattando come un<br />

asino Burattino col suo Gratiano». Graziano è citato,<br />

ma mai col nome di Ludovico de’ Bianchi, anche nel<br />

discorso De’ <strong>comici</strong> e tragedi così auttori come recitatori,<br />

cioè de gli istrioni.<br />

3. F. Andreini, Le bravure del Capitano Spavento divise<br />

in molti Ragionamenti in forma di dialogo, Venezia,<br />

G. Somasco, 1607, in edizione moderna a c. di R.<br />

Tessari, Pisa, Giardini editori e stampatori, 1987.<br />

Giovanna Sparacello<br />

Francesco Bartoli – 293<br />

LOMBARDI BERNARDINO Comico di<br />

merito, unito all’onorata Compagnia de’<br />

Comici Confi denti, che con molto credito<br />

girava l’Italia, e la Francia intorno al 1575 1 .<br />

Era il Lombardi un Uomo studioso, e pubblicò<br />

in Ferrara colle stampe di Vittorio Baldini<br />

l’anno 1583. una sua Commedia scritta<br />

in prosa intitolata l’Alchimista, e dedicolla<br />

al Molto Illustre Signor Giulio Pallavicino 2 .<br />

Fu poi ristampata in Venezia per gli Eredi<br />

di Marchio Sessa nel 1586., e un’altra volta<br />

per Lucio Spineda nel 1602. Essa è scritta<br />

con eleganza, con molta grazia, e v’è la parte<br />

del Graziano in dialetto Bolognese. Questa<br />

Commedia è molto stimata, e si cita nel Catalogo<br />

d’Autori singolari unito all’Eloquenza<br />

Italiana di Monsignor Giusto Fontanini 3 .<br />

Daremo un saggio dello stile di Bernardino<br />

Lombardi nel seguente Sonetto, che trovasi<br />

in fi ne dell’accennata sua Commedia.<br />

Al Molto Illustre. Giulio Pallavicino,<br />

Bernardino Lombardi.<br />

Se all’Opre tue risguardo, a cui m’inchino,<br />

{pag. 296}<br />

Note<br />

1. Ignote la data e il luogo di nascita del comico, che<br />

in un documento autografo del 1590 si fi rma «Bernardino<br />

Lombardi bolognese». Ughi lo dice originario di<br />

Ferrara. Era membro della compagnia degli Uniti nel<br />

1583; da una richiesta per recitare a Genova fi rmata dal<br />

Lombardi a nome di tutti i <strong>comici</strong> si presume che fosse<br />

capocomico. Nella compagnia dei Confi denti entrò in<br />

contatto don Fabrizio de Fornaris, Tristano Martinelli<br />

e Vittoria Piissimi. Con questa compagnia si recò in<br />

Francia nel 1584–85. Le ultime notizie certe risalgono<br />

all’ottobre del 1590, quando il suo nome compare in<br />

una lista di <strong>comici</strong> che chiedono di recitare a Milano.<br />

BIBLIOGRAFIA: Quadrio, V, p. 89; Rasi, III, pp. 36–<br />

39; G. Baruffaldi jr., <strong>Notizie</strong> itoriche delle accademie<br />

letterarie ferraresi, Ferrara 1788, pp. 21 e sgg; L. Ughi,<br />

Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, II, 1804,<br />

p. 285; A. Bartoli, p. CXXIII; Leonelli, II, pp. 25–26;<br />

DBI, vol. 65, 2005, pp. 477–478 (T. Megale).<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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