Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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66 – Giovanna Sparacello<br />
teatrali», 10, primavera 2004; D. Perocco, I. Andreini<br />
ossia: il teatro non è ianua diaboli, in Donne e teatro,<br />
Venezia, Università Ca’ Foscari, 2004, pp. 21–40;<br />
Id., Donna/uomo, attrice/scrittrice, Isabella/Francesco:<br />
metamorfosi della scrittura di Isabella Andreini, in Aa.<br />
Vv., Instabilità e metamorfosi dei generi nella letteratura<br />
barocca, a c. di S. Morando, Venezia, Marsilio,<br />
2007, pp. 87–111.<br />
2. Per la data di nascita oggi si è molto più cauti:<br />
Cfr. Mazzoni, Genealogia e vicende..., p. 121: «molto<br />
probabilmente».<br />
3. «Io cominciai quasi per scherzo [...] ad attendere<br />
agli studi di poesia e di tanto diletto vi trovai, ch’io<br />
non ho mai più potuto da sì fatti trattenimenti rimanermi»<br />
(dedicatoria della Mirtilla a Lavinia della<br />
Rovere, in ed., a c. di M. L. Doglio, Lucca, Pacini<br />
Fazzi, 1995, p. 33).<br />
4. Questa data è ripetuta in quasi tutti gli studi. C.<br />
Buratelli (Cfr. Corrispondenze, I, p. 97, nota) avanza<br />
l’ipotesi 1575; ma cfr. Mazzoni, Genealogia e vicende...,<br />
p. 121, nota 29.<br />
5. V. ad vocem.<br />
6. Le prime notizie della Compagnia dei Gelosi risalgono<br />
al 1568. Già nel 1571 è a Parigi. Si scioglierà<br />
nel 1604, alla morte di Isabella. Si v. C. Molinari,<br />
La commedia dell’Arte, Milano, Mondadori, 1985,<br />
pp. 113–122, F. Marotti, Introduzione a F. Scala, Il<br />
Teatro delle favole rappresentative, Milano, Il Porfi rio,<br />
1976, vol. I, pp. XIII–LXIII; Ferrone; Id., Arlecchino.<br />
Vita e avventure di Tristano Martinelli attore, Bari,<br />
Laterza, 2006.<br />
7. Ed. moderna a c. di M. L. Doglio, cit., che cita<br />
sette edizioni in vita e due postume (1605 e 1620).<br />
8. L’ed. delle Rime è del 1601 (Milano, Bordoni e Locarni)<br />
cui seguiranno quella edita durante il soggiorno<br />
francese (Parigi, Monstr’oil, 1603) e una nuova delle<br />
Rime (Milano, Bordoni e Locarni, 1605) che a quelle<br />
del 1601, con varianti, fa seguire una parte seconda,<br />
parzialmente coincidente con quella del 1603. Cfr.<br />
la scheda di Fabrizio Fiaschini in “Sul Tesin piantaro<br />
i tuoi laureti”. Poesia e vita letteraria nella Lombardia<br />
spagnola (1535–1706), Pavia, edizioni Cardano,<br />
2002, pp. 312–318 e Perocco 2007, pp. 91–94.<br />
Per un elenco, parziale, delle rime sparse di Isabella<br />
in raccolte cinque–seicentesche cfr. L. Giachino,<br />
Dall’effi mero teatrale alla quête dell’immortalità, in<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
«Giornale storico della Letteatura italiana», CXVIII,<br />
2001, pp. 530–552.<br />
9. Nelle Rime del 1601 le pp. 200–207 costituiscono<br />
una “sezione” («Qui seguono alcuni sonetti scritti<br />
da diversi all’Autrice, con le risposte della medesima»<br />
che comprende i componimenti di: Chiabrera<br />
(p. 200), Vincenzo Pitti (p. 201), Gherardo Borgogni<br />
(p. 202), Iacopo Castelvetro (p. 203), Tommaso Gallarati<br />
(p. 204), Rodolfo Campeggi (p. 205), Ercole<br />
Tasso (p. 206) e le relative risposte. Per il sonetto di<br />
Torquato Tasso si v. più oltre in n.<br />
10. Cinzio (Passeri) Aldobrandini (1551–1610), potente<br />
segretario di Stato di Clemente VIII (fra il 1592<br />
e il 1598): protettore e mecenate di artisti e letterati:<br />
su di lui si veda la voce (di E. Fasano Guarini), in<br />
DBI, vol. 2, pp. 102–4.<br />
11. Personaggio per ora non identifi cato.<br />
12. Antonio Ongaro (1560–1600) è l’autore della<br />
“favola marittima” Alceo: «un buon piccolo poeta specializzato<br />
[...] nel genere bernesco: non stupisce che<br />
Isabella Andreini sia stata giudicata seconda dopo il<br />
Tasso: ancor oggi la si giudicherebbe tale, in un contesto<br />
in cui fosse l’Ongaro il suo più temibile rivale»<br />
(Taviani, Bella d’Asia, p. 30).<br />
13. Qui Bartoli si basa su quanto diceva Giovambattista<br />
ne La ferza (in Marotti–Romei, p. 521),<br />
come ha chiarito Taviani, Bella d’Asia, pp. 27–29,<br />
cui si rimanda per l’interpretazione di tutto l’episodio<br />
(pp. 25–30).<br />
14. Nella dedicatoria delle Lettere a Carlo Emmanuele<br />
di Savoia (ed. 1607, pp. n.n.), presumibilmente<br />
scritta (o rielaborata) da Francesco: B. la trascrive alla<br />
lettera, molto fedelmente.<br />
15. Carlo Emanuele I (1580–1630), che ha un ruolo<br />
molto importante politicamente e fu mecenate di<br />
molti scrittori (Marino, Chiabrera...).<br />
16. Qui Bartoli fa una sintesi personale della tradizione<br />
scritta e orale su Isabella.<br />
17. A proposito dei fi gli di Isabella cfr. Ferza, ed.<br />
cit., p. 508. Lavinia (suor Fulvia) e Caterina sono nominate<br />
nel testamento di Francesco del 1507; suor<br />
Osanna e suor Claridina che si trovavano nel convento<br />
di Santa Chiara di Migliaretto presso Mantova (cfr.<br />
Corrispondenze, I, p. 138, n. 2, 4 e 5).<br />
18. Su di lui, citato anche nella biografi a di Francesco,<br />
cfr. Corrispondenze, I, p. 95 nota 1. Gli altri fi gli