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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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244 – Giovanna Sparacello<br />

Ministro della Regina; Rosa Costa Cingara Indovina,<br />

Madama De La Sol Re Virtuosa di Camera della Regina,<br />

ed Eurilla fi glia del maggior Sacerdote; Lodovico<br />

Nicoli Dottore Marchese de’ Merlotti; Pompilio Miti<br />

Uranio maggior Sacerdote d’Apollo; Vittoria Miti<br />

Eularia Principessa de’ Faggiani, parte seria; Giovanni<br />

Verder Florindo.<br />

Giovanna Sparacello<br />

FRANCESCHINI GIUSEPPE fi glio d’Antonio,<br />

in sequela del Padre suo denominato<br />

Argantino. Recita questi da Pantalone,<br />

sapendo le Commedie all’improvviso felicemente<br />

a memoria. È stato in varie Compagnie,<br />

nelle quali ha sempre mostrato la<br />

prontezza de’ suoi talenti. Oggi ritrovasi<br />

colla Truppa di Nicola Menichelli, facendosi<br />

nella sua maschera un suffi cientissimo<br />

concetto.<br />

FRANCHI ELISABETTA. Prima Donna,<br />

che recitò sempre con del valore, e sostener<br />

seppe il suo impegno con felice riuscita 1 . Fu<br />

Madre della Moglie 2 d’Antonio Sacco; passò<br />

alle seconde nozze con Giovanni Maria Pelati<br />

Portinaro del suddetto Capo Comico, e<br />

mancò alla Professione nell’anno 1756.<br />

Note<br />

1. Recitò al Teatro di San Luca a partire dal 1717<br />

come Prima Donna. Fu licenziata per ignote ragioni<br />

nel gennaio 1724 ma poi riassunta per un atto di<br />

clemenza da parte dei Vendramin. Un contratto successivo,<br />

del 1738, per un ingaggio dal 1739 al 1743,<br />

dimostra l’appianarsi delle diffi coltà tra l’attrice e gli<br />

impresari (Archivio Vendramin, 42 F 9/8, cc. 13–14<br />

e 42 F 8/1, c. 3). BIBLIOGRAFIA: Rasi, I, p. 943;<br />

C. Alberti, La scena veneziana nell’età di Goldoni,<br />

Roma, Bulzoni, 1990, pp. 244–245.<br />

2. Antonia Sacco, per cui si v. ad vocem in queste<br />

<strong>Notizie</strong>.<br />

Giovanna Sparacello<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

FRIDERICI CAMILLO 1 . Il più virtuoso<br />

Comico, che abbia oggi l’arte nostra è Friderici.<br />

Nacque in Torino da civilissima Famiglia,<br />

e soff rendo dalla fortuna severi irreparabili<br />

colpi, lasciò il Friderici la Patria, e in<br />

Lombardia pervenuto, dopo d’aver consumato<br />

tutto quello che seco recato avea; per<br />

non ridursi a mendicare un pane, si risolse<br />

d’unirsi ad una fi evole unione di Comici,<br />

che in diverse Terre del Bolognese castelleggiando<br />

vagavano. Incominciò a recitare<br />

da Innamorato, e benchè dalla natura a lui<br />

fossero interamente concessi que’ doni, che<br />

fanno un Comico sulle Scene risplendere,<br />

pure colla fatica, e co’ già fatti metodici studj,<br />

ingegnavasi di farsi anche in que’ principj<br />

conoscere per uomo di vaglia. Passò con<br />

Alessandro Alberghetti detto Gnochis, presso<br />

il quale potè avanzarsi nelle cose dell’arte;<br />

e fi nalmente nella compagnia di Pietro<br />

Ferrari da circa sei anni ha stabilito il suo<br />

impiego 2 . Egli recita qualsivoglia parte con<br />

quella profonda intelligenza, che è proprio<br />

suo vanto; e nelle Commedie all’improvviso<br />

ragiona con tale eleganza, che non v’ha chi<br />

l’arrivi in aggiustatezza di elocuzione, e nella<br />

scelta de’ suoi peregrini concetti. Il suo<br />

poetico genio l’ha spinto a scrivere diverse<br />

produzioni, fertilissimi parti del suo nobile<br />

ingegno. Ero e Leandro, Tragedia inedita,<br />

l’altra de’ Voltureni, che si vede alle stampe,<br />

il Dramma del Cefalo impresso in Cremona,<br />

ed altre cose non comparse alla luce, sono<br />

Opere Teatrali, e Poetiche, che meritano la<br />

stima d’ogni buon Letterato. Condusse gran<br />

parte della sua vita scortato da’ soli suoi fi -<br />

losofi ci pensieri; e delle massime più austere<br />

osservator rigoroso, spregiò d’amore la possanza,<br />

e gli strali, non curandolo, e vivendo<br />

aff atto alieno dal bel femmineo sesso. Ma<br />

siccome accidit in puncto quod non contingit<br />

in anno 3 , cadde anch’egli per una Donna in<br />

errore; ma nel tempo istesso dell’onor suo<br />

curatore zelante, strinse seco marital nodo,<br />

riparando così a quell’off esa, che altri, sebben<br />

con biasimo, non avriala facilmente

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