Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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254 – Giovanna Sparacello<br />
forma di dodici, che porta per titolo: Ciò,<br />
che il Fato prescrive in van si fugge 2 . Fu da esso<br />
scritta in prosa, ed è non ispregevole lavoro<br />
del suo studioso talento.<br />
Note<br />
1. BIBLIOGRAFIA: Rasi, II, p. 974 (riprende senza<br />
integrazioni la notizia di Bartoli), Enc. Spett., V,<br />
col. 459 (Florindo, solo citato).<br />
2. L’indicazione bibliografi ca era già presente in L.<br />
Allacci, Drammaturgia, accresciuta e continuata fi no<br />
all’anno 1755, Venezia, Pasquali, 1755, p. 858.<br />
Giovanna Sparacello<br />
GANASSA GIOVANNI. Recitava la parte<br />
ridicola del secondo Zanni 1 , e fu molto riservato<br />
stando lontano da qualsivoglia oscenità.<br />
Egli abbondava solamente di motti ridicoli,<br />
e graziosi in modo, e tanto modesti, che ogni<br />
spettatore virtuoso ne riceveva gran diletto,<br />
e veracemente se gli aff ezionava 2 . Ganassa fu<br />
in Ispagna al servizio di Filippo II. intorno<br />
al 1570. 3 conducendovi la sua ben regolata<br />
Comica Truppa 4 , e benchè da principio non<br />
fossero nè Lui, nè i suoi Compagni troppo<br />
intesi da quella Nazione, pure egli s’ingegnò<br />
co’ gesti, e con qualche parola di piacere, e<br />
far ridere, fi no che impratichito poi nella<br />
lingua cercò di mescolare al proprio dialetto<br />
Bergamasco qualche vocabolo Spagnolo,<br />
onde farsi poi sempre intendere con infi nito<br />
contento della Corte, e del Re. Questo<br />
Capo Comico ebbe molto concetto in quel<br />
tempo per il suo modesto, e faceto costume<br />
di rappresentare, come pure per la somma<br />
intraprendenza nel regolamento della sua<br />
buona Compagnia. Egli in Ispagna si fece<br />
ricco, e fu da quella Maestà tenuto in istima,<br />
e generosamente benefi cato. Da lui impararono<br />
gli Spagnoli a fare le loro Commedie,<br />
che prima non erano in uso, e da loro non<br />
si facevano 5 . Fa menzione di questo comico<br />
Niccolò Barbieri nella sua Supplica ricorretta<br />
al Cap. 25 6 e il Padre Giovanni Domenico<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
Ottonelli nella sua Cristiana Moderazione<br />
del Teatro 7 gli dà molte lodi, dicendo, ch’egli<br />
cercava di apportar utile, e diletto co’ suoi<br />
graziosi motti, e recitamenti privi d’oscenità.<br />
Noi però abbiamo di Ganassa un documento,<br />
che il suo faceto modo di parlare<br />
ci spiega, dandoci un’idea di quegli onesti<br />
motteggi, che furono in lui dall’accennato<br />
Padre con molta lode avvertiti. È questa una<br />
sua Lettera da noi raccolta tra le facete di<br />
Cesare Rao, libro altra volta da noi citato 8 ; e<br />
servirà essa a dar fi ne alle brevi notizie, che<br />
di questo degno Comico abbiamo potuto<br />
raccorre.<br />
Lamento di Giovanni Ganassa con M. Stefanello<br />
Bottarga 9 suo padrone sopra la morte di un<br />
pidocchio, di Lingua Bergamasca, ridotta<br />
nell’Italiana Toscana.<br />
Deh, caro Padrone, lasciate piangere a me<br />
{pag. 249}<br />
Note<br />
1. Documenti spagnoli provano che Giovanni Ganassa<br />
o Zan Ganassa, nome d’arte di Alberto Naseli<br />
o Naselli, nacque a Ferrara (B. J. Garcia Garcia,<br />
La compañía de Ganassa en Madrid (1580–84): tres<br />
nuevos documentos in «Journal of Hispanic Research»,<br />
1, 1992–1993, pp. 355–370 et Id, cit. infra). Egli<br />
appare per la prima volta a Mantova quale capocomico<br />
aff ermato nel 1568; nel 1570 recita a Ferrara per<br />
le nozze di Lucrezia d’Este. Era sposato con Barbara,<br />
Flaminia attiva nella corte di Mantova. Brunetti,<br />
cit. infra, servendosi dei documenti contenuti in<br />
Herla, dà notizia dei contatti di Ganassa con la Corte<br />
cesarea. Nel luglio 1570 l’attore fu sicuramente a Spira<br />
(oggi in Renania–Palatinato), dove recitò in una<br />
commedia pastorale sul Ratto di Proserpina alla fi ne<br />
di un banchetto in onore di Anna D’Asburgo, fi glia<br />
di Massimiliano II e nuova regina di Spagna. Nel<br />
1571 Ganassa è in Francia, dove recita nel palazzo<br />
del Duca di Nevers alla presenza di Carlo IX, e nel<br />
castello di De Brezé a Nogent–le–Roi. Gli furono tuttavia<br />
vietati gli spettacoli pubblici. È chiamato l’anno<br />
successivo da Carlo IX per recitare in occasione delle