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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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FEDELI BRIGIDA, detta Aurelia 1 . Comica<br />

assai studiosa, che oltre il recitar sulle<br />

Scene, spese anche molto tempo nel comporre<br />

un libro di Poesie. Dopo d’aver rappresentato<br />

la parte di prima Donna ne’ Teatri<br />

d’Italia, passò d’anni venti in circa nel<br />

1640. a travagliare sulle Scene di Francia a’<br />

servigi di Luigi XIII. Molti applausi ebbe<br />

in Parigi questa Attrice; ed il Re onorolla<br />

della sua grazia, e di una generosa pensione.<br />

Dopo d’aver servito 26. Anni quel Monarca,<br />

volle in isconto delle sue obbligazioni<br />

dedicarli le suddette Poesie, che intitolò: I<br />

Rifi uti di Pindo, e che furono stampati in<br />

Parigi presso Carlo Chenault l’anno 1666.<br />

in forma di dodici. Nella lettera dedicatoria<br />

si giustifi ca graziosamente, e da ragione del<br />

titolo del Libro. Narra essersi portata al Parnaso,<br />

e che volendo tentare in esso l’ingresso,<br />

fu da una Musa Custode rigettata; ma<br />

che venendo certi uni a quelle porte carichi<br />

di volumi ebbero facile l’entrata, e ch’essa<br />

unendosi a loro, potè introdursi tacitamente<br />

alla sfuggita. Vide coloro raccoglier fi ori<br />

sceltissimi, e desiando anch’essa raccorne,<br />

Clio se n’avvide, e non volle, che scelti fi ori<br />

cogliesse, ma che si contentasse soltanto di<br />

prenderne di quelli che gli altri rifi utavano.<br />

Onde facendone d’essi una Ghirlanda<br />

da off erire al suo Re, con ragionevol pensiero<br />

intitolò le sue Rime: I Rifi uti di Pindo.<br />

Sua Maestà accolseli in buon grado, e<br />

diede premj degni della sua munifi cenza<br />

all’umilissima Aurelia, che sottoscrivesi ancora<br />

fedelissima, ed ossequiosissima serva.<br />

Quelle sue Rime benchè scritte in quel secolo<br />

corrotto, non sono però dispregevoli,<br />

e sono distinte in Sonetti, in Madrigali, in<br />

Canzoni, in Stanze, e in Dialoghi per Musica.<br />

Riporteremo qui due Sonetti per un<br />

saggio dello stile di questa virtuosa Commediante,<br />

la quale fu Madre di Marc’Antonio<br />

Romagnesi detto Cintio eccellente<br />

Comico, e non volgare Poeta, di cui si<br />

parlerà al proprio luogo in queste nostre<br />

<strong>Notizie</strong>.<br />

A Mademoiselle de la Valiere.<br />

Venere parla con Amore.<br />

Francesco Bartoli – 217<br />

Amor noi siam perduti: i miei splendori<br />

Altra confonde, e le tue glorie atterra,<br />

Onta mia, scorno tuo, che regni in terra<br />

Donna Dea delle Grazie, e degli Amori.<br />

Dardi ha negli occhi, ed amorosi ardori;<br />

Spegni la face, e i strali omai sotterra,<br />

Che se porta al mio bello eterna guerra,<br />

Fuggir vo’ anch’io ne’ più remoti orrori.<br />

È aperta tirannia, che il Ciel permetta,<br />

che Lilla oscuri il nostro antico onore;<br />

Fiero castigo a tanto ardir s’aspetta:<br />

Disse Venere un dì: Rispose Amore,<br />

Madre, di tal beltà farei vendetta,<br />

Se non m’avesse incatenato il core.<br />

Eurilla esagera l’infelicità del suo stato.<br />

Lassa, qual deggio nel mio duol sì forte<br />

Sperar lieve ristoro al cor che langue,<br />

Se l’empio (oh Dio!) per cui rimango esangue<br />

Dà vita al suo rigor nella mia morte.<br />

Credei scioglier dal piè l’aspre ritorte,<br />

E sottrarmi al velen del perfi d’angue,<br />

Ma più mi stringe allora, e fugge il sangue,<br />

Che a morir mi condanna iniqua Sorte.<br />

Speme non v’ha, che mi lusinghi il Core.<br />

Pietà non v’è, che più mi porga aita,<br />

Conforto, che addolcisca il mio dolore.<br />

Di dove entrò il martir la gioja è uscita,<br />

Manca il riposo al cor, cresce l’ardore,<br />

Provo la morte, e pur ritorno in vita.<br />

Note<br />

1. Si tratta di Brigida Bianchi, per cui si veda ad vocem<br />

in queste <strong>Notizie</strong>.<br />

Giovanna Sparacello<br />

FEFERI FRANCESCO 1 . Giovane Fiorentino,<br />

che uscito dalla sua Patria, diedesi a recitare<br />

fra’ Comici 2 . Fu nella Compagnia di<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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