31.05.2013 Views

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

252 – Giovanna Sparacello<br />

del «valigione» e viene descritta l’abilità di Sivello nel<br />

rappresentare tutti i personaggi delle commedie, facendo<br />

sentire le parti femminili fuoriscena. Ottonelli<br />

intendeva così dimostrare come ovviare alla presenza<br />

femminile in scena o a quella di giovani uomini vestiti<br />

da donna, considerata altamente nociva da un<br />

punto di vista morale. Anche Quadrio, cit., riferisce<br />

dell’abilità di Sivello nell’incarnare più personaggi e<br />

nell’impersonare anche le parti femminili fuoriscena.<br />

Il passo è interamente riportato da Rasi, cit.: «e quando<br />

voleva rappresentar qualche Donna, non usciva<br />

già adornato d’abiti femminili; ma faceva dentro la<br />

Scena la voce femminile agli spettatori sentire, con<br />

ammirazione, e con diletto non ordinario».<br />

6. Una testimonianza dell’arte di Sivello, che Ines<br />

Aliverti, cit. infra, mette in relazione con la pantomima<br />

antica, viene da Giovanni Atanasio Mosini, suo<br />

contemporaneo, che scrisse nella prefazione all’edizione<br />

originale delle acqueforti di Simon Guillain il<br />

giovane da Annibale Carracci (1646): «Rappresentava<br />

il Sivello tutto ciò da per sé solo imitando squisitamente<br />

le diversità de’ linguaggi e della voce, appropriandovi<br />

le parole, i motti, facendo sentire alcuno<br />

strepito, et altre circostanze propriissime a quel congresso<br />

et all’attione che imitar voleva; di modo che da<br />

persone di grandissimo sapere e giuditio che l’hanno<br />

udito io ho sentito aff ermare che in quel genere d’imitatione<br />

era quell’uomo arrivato al colmo e certamente<br />

non si potea far più». La prefazione è riprodotta<br />

in A. Marabottini, Le arti di Bologna di Annibale<br />

Carracci, Roma, Edizioni dell’Elefante, 1966 e 1979,<br />

p. XXXV–LXXIV (cit. a p. XXXVIII). Il brano citato<br />

è anche in Taviani–Schino, cit., p. 450; P. Askew,<br />

Fetti’s ‘Portrait of an Actor’ Reconsidered, in «Th e Burlington<br />

Magazine», CXX, 89, 1978, p. 60; A. Ambrosini–M.<br />

I. Aliverti, Sopra un ritratto d’attore inedito,<br />

in «Commedia dell’Arte. Annuario Internazionale»,<br />

I, 2008, p. 11.<br />

7. Agostino Carracci (Bologna, 1557–Parma, 1602),<br />

pittore e incisore, fu fi glio di Antonio, sarto di origine<br />

cremonese, e fratello maggiore di Annibale. Il suo<br />

dipinto più famoso è L’ultima comunione di San Girolamo<br />

(1592); sue due scene aff rescate sulla volta di<br />

Palazzo Farnese a Roma (Teti trasportata nella stanza<br />

nuziale di Peleo; Aurora e Cefalo), il ritratto di Francesca<br />

Guicciardini, l’Arrigo peloso, Pietro matto, l’Amor<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

nano e la Sacra famiglia con S. Margherita. Si interessò<br />

alla letteratura, alla musica, alla teoria e alla pedagogia<br />

artistica. Agostino diede un contributo signifi cativo<br />

all’arte dell’incisione elaborando una tecnica che ebbe<br />

infl uenza fi no al XX secolo e che divenne fondamento<br />

dello stile accademico dell’incisione. Cfr. DBI,<br />

vol. 20, pp. 622–623.<br />

8. Del ritratto di Sivello si parla in Taviani–Schino,<br />

cit., pp. 11–14 e, in relazione ad un altro ritratto inedito<br />

raffi gurante forse il fi glio Francesco, in A. Ambrosini–M.<br />

I. Aliverti, Sopra un ritratto d’attore inedito,<br />

cit., pp. 3–27. Per una descrizione dell’incisione<br />

e un inquadramento critico D. De Grazia, Le Stampe<br />

dei Carracci con i disegni, le incisioni, le copie e i dipinti<br />

connessi: Catalogo critico, edizione italiana a c. di<br />

A. Boschetto, Bologna, Edizioni Alfa, 1984, scheda<br />

212, p. 193. Si vedano inoltre Le incisioni di Carracci,<br />

catalogo critico a c. di M. Calvesi e V. Casale, Roma,<br />

Comunità Europea dell’arte e della cultura, 1967,<br />

p. 173; P. Askew, Fetti’s ‘Portrait of an Actor’ Reconsidered,<br />

cit., pp. 59–65.<br />

9. Proprio a partire da una rifl essione sulla maschera<br />

tenuta da Sivello, forse femminile, Taviani–Schino,<br />

cit., pp. 450–451, hanno messo in discussione l’affermazione<br />

di Ottonelli sul fatto che Sivello non<br />

impersonasse personaggi femminili, limitandosi a<br />

riprodurne la voce fuoriscena. Secondo i due studiosi,<br />

probabilmente Sivello alternava l’espediente delle<br />

voci fuoriscena alla recitazione in panni femminili.<br />

10. Anche Quadrio, cit., riporta la notizia: «Però nel<br />

1633, quarantesimo quinto dell’età sua, ne fu stampato<br />

a suo onore il Ritratto, che fu inciso da Agostino<br />

Carracci; e sotto la sua immagine vi furono impresse<br />

queste parole, Solus. Instar. Omnium; volendo dire,<br />

ch’egli valeva per un intera Compagnia di Comici».<br />

11. I volumi del Della Christiana moderatione del<br />

Th eatro del O. Giov. Domenico Ottonelli, furono pubblicati<br />

separatamante a Firenze dal 1646–1652 e poi,<br />

in un’unica edizione in sei tomi, a Firenze, nella stamperia<br />

di Giovanni Antonio Bonardi, 1655. Una scelta<br />

è edita in Taviani, pp. 315–526; in questa edizione il<br />

passo che concerne Sivello è alle pp. 395–396.<br />

12. Il titolo indicato da Bartoli è sbagliato. Citando<br />

probabilmente a memoria, egli confonde le <strong>Notizie</strong><br />

<strong>istoriche</strong> degl’intagliatori. Opera di Giovanni Gori<br />

Grandellini Sanese, Presso Vincenzo Pazzini Carli e

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!