Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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234 – Giovanna Sparacello<br />
Luigi Caruso ed edito a Padova, Conzatti, s. d.<br />
9. Non si hanno notizie della pubblicazione del<br />
poema.<br />
10. Unitosi in matrimonio a Maria Gobita di Venezia,<br />
Fiorio ebbe una famiglia numerosa. Un Gaetano<br />
Fiorio fi glio fi gura fra gli attori scritturati nella compagnia<br />
Battaglia nel 1798–1799 con parti da ragazzo<br />
(v. Giardi, p. 107). Recitò a dieci anni nella commedia<br />
del padre I pazzi corretti, e in età adulta divenne<br />
violinista, ottenendo la patente di Virtuoso di camera<br />
del Reale Infante.<br />
Giovanna Sparacello<br />
FLAMMINIA 1 . Nome Teatrale d’un’Attrice,<br />
che faceva da prima Donna nella Compagnia<br />
de’ Comici Accesi diretta da Pier Maria Cecchini<br />
intorno al 1609. Il suo vero nome era<br />
quello di Orsola, ma del suo cognome non ci<br />
è pervenuta alcuna notizia 2 . Sappiamo bensì<br />
che ella girava l’Italia con fama d’Eccellente<br />
Donna, e che producendosi in Teatro, facevasi<br />
molto onore. Recitando in Milano l’anno<br />
suddetto 3 , Giovanni Bernardino Sessa,<br />
che pubblicò le Rime di Scipione de’ Signori<br />
della Cella 4 , in fi ne di esse aggiungendo alcune<br />
proprie composizioni v’inserì pur anche<br />
un Sonetto in lode di questa Comica,<br />
alludendo a’ suoi nomi di Flamminia, e di<br />
Orsola; ed è il seguente.<br />
Questa Fiammella, anzi bell’Orsa apparsa<br />
Fra la greggia del Ciel, fra l’aureo stuolo,<br />
Non è la guida de’ Nocchier nel Polo,<br />
Sebben d’oro immortal la chioma ha sparsa 5 .<br />
In due stelle amorose ella è comparsa<br />
Ed or lampeggia, ed or sen fugge a volo<br />
Per l’Italico Cielo, ardendo solo,<br />
Che sola esser si vanta alma non arsa.<br />
Festila errante, Amor, non fi ssa luce,<br />
Perché fi ssa ogni luce in lei vedresti;<br />
E seguir lei Tiranna anzi, che Duce.<br />
Nel suo lume aff ogar l’alme faresti<br />
In vece di guidarle ove l’adduce,<br />
Perché tutte le grazie in lei piovesti.<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
Essendo Flamminia a recitare in Venezia 6 , e<br />
in una rappresentazione togliendo la spada al<br />
suo amante, tenendola in mano, e nel tempo<br />
istesso sorridendo; ciò fece con tanta bella<br />
grazia, e con sì leggiadro modo, che trovandosi<br />
in Teatro il Celebre Poeta Girolamo<br />
Graziani 7 allor Giovinetto di circa 15. anni,<br />
che poi in Modena fu Secretario di quel Serenissimo,<br />
risvegliò la sua Musa, e fecele il<br />
seguente Sonetto, che tolto abbiamo alle sue<br />
Rime, impresse in Parma per Anteo Viotti<br />
nel 1621 8 . contando l’Autore il sedicesimo<br />
anno dell’età sua.<br />
Dimmi, amica ne vieni oppur fallace<br />
Quel tuo bel viso è mentitor bugiardo?<br />
A che ferro portar, se porti pace?<br />
E se nemica, ond’hai sì lieto il guardo?<br />
Ah che da doppio ferro, e doppia face<br />
Or son trafi tto, ora mi abbrucio, ed ardo,<br />
Mentre or mostri ne’ lumi amor vivace<br />
Or vibri colla man lucente il dardo.<br />
O novella d’amor virtù possente,<br />
Poiché egualmente giaccio arso, ed anciso<br />
Dal caro sguardo, e dalla man pungente!<br />
Ove ricovrerò, se ‘l tuo bel viso<br />
Congiura alla mia morte, e se si sente<br />
Pena e tormento, ov’ha l’albergo il riso?<br />
Recitò Flamminia poco dopo la parte dogliosa<br />
d’una Tragedia, e lo stesso Giovane Poeta<br />
onorolla di quest’altro Sonetto, tolto pure da<br />
noi alle medesime sue Rime.<br />
Svellere i Monti, ed arrestare il passo<br />
Del Re de’ fi umi alla volubil onda,<br />
Qualor girando i fl utti or alto, or basso,<br />
Tronchi schianta, argini apre, e legni<br />
[aff onda.<br />
Fermar Cocito, e di Sisifo il sasso,<br />
Si diede al suo d’Orfeo Sorte seconda,<br />
Poco è, che ver fu ‘l pianto affl itto, e lasso,<br />
Onde placò Dite crucciosa, e immonda.<br />
Ma che tu a un sol de’ tuoi dogliosi accenti,<br />
Flamminia bella, di pietade intinto,<br />
Squaci il petto, apri il Cor, pieghi le menti: