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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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Nobili (1613). Fidenzi avrebbe avuto allora solo diciassette<br />

anni. Inoltre, in A. Baschet, Les comédiens<br />

italiens à la cour de France sous Charles IX, Henri III,<br />

Henri IV et Louis XIII, Paris, Plon, 1882, p. 165, si<br />

legge che la compagnia doveva recarsi a Parigi nel<br />

1607 ma poté partire solo nel 1608 a causa di un ritardo<br />

nella consegna degli abiti di Cintio. Anche in<br />

questo caso Fidenzi sarebbe stato troppo giovane per<br />

recitare nella compagnia.<br />

3. Comici dell’arte. Corrispondenze, cit., testimonia la<br />

presenza di Fidenzi nelle compagnie dirette da Giovan<br />

Battista Andreini, Nicolò Barbieri, Pier Maria<br />

Cecchini, Tommaso Martinelli e Flaminio Scala.<br />

4. Il Bartoli sembra ispirarsi al passo delle Fatiche<br />

Comiche in cui Domenico Bruni aff erma che Cinzio<br />

Fidenzi «grazioso ma insieme anche studioso, adorna<br />

le scene, diletta a chi l’ascolta, non forma parola,<br />

non esprime concetto che non sia accompagnato da<br />

quel moto che gl’è proprio», Prologo da ragazzo, cit.<br />

da Marotti–Romei, p. 348.<br />

5. La frase tradisce l’utilizzo della Supplica ricorretta<br />

di Nicolò Barbieri quale fonte del Bartoli: «Il Signor<br />

Cinzio Fidenzi, onor delle scene ed amico delle Muse,<br />

come ne fanno fede quei pochi saggi che sono alle<br />

stampe», cit. Marotti–Romei, cit., pp. 594–595.<br />

Barbieri e Fidenzi lavorarono insieme nella compagnia<br />

dei Confi denti dal 1627 al 1630, nel 1631 e ancora<br />

nel 1638.<br />

6. I. A. Fidenzi, Eff etto di divozione, Venetia, Evangelista<br />

Deuchino, 1628.<br />

7. I. A. Fidenzi, Poetici Capricci. Dedicati all’altezza<br />

des sereniss. principe Alessandro Farnese, Piacenza, Giovanni<br />

Bazachi, 1652.<br />

8. Un altro termine mutuato dalle Fatiche comiche<br />

del Bruni dove si legge «meritatamente da più d’un<br />

Principe accarezzato», cit. Marotti–Romei, p. 348.<br />

9. Ancora la Supplica di Barbieri, cit., p. 595, è alla<br />

base di questa informazione: «è stato da Cavalieri<br />

nelle publiche raunanze ed Accademie de’ virtuosi<br />

onorato».<br />

10. Dell’edizione veneziana per G. Albizzi, 1734–<br />

1747, possediamo oggi la ristampa anastatica (Bologna,<br />

Forni, 1979). In questa edizione citazione di<br />

Bartoli è al tomo II, pp. 316–317.<br />

Giovanna Sparacello<br />

Francesco Bartoli – 221<br />

FINESCHI GIUSEPPA Milanese 1 . Allevata<br />

da principio ne’ Teatri Accademici di Firenze,<br />

riuscì un’Attrice assai graziosa, e di meriti fornita.<br />

Fu chiamata col Marito a Parma l’anno<br />

1774. allorché dal Direttore Salvoni 2 volevasi<br />

stabilire una permanente Truppa di Recitanti<br />

pel Regio Ducal Teatro di quella Città 3 . La<br />

nuova impresa non ebbe che una breve durata,<br />

e la Fineschi tornò a Firenze. Nel Teatrino della<br />

Piazza Vecchia a Santa Maria Novella esercitossi<br />

per alcuni anni con intero gradimento de’ suoi<br />

uditori, come pure nel Teatro del Cocomero 4 ,<br />

facendo chiara mostra del suo sapere in molte<br />

Commedie, e varie Tragedie, procacciandosi<br />

grand’onore, principalmente in quella tradotta<br />

dal francese dall’Abate Antonio Bonucci, intitolata<br />

Giulietta, e Romeo 5 . Ha la Fineschi una<br />

graziosa fi gura, una retta pronunzia, una voce<br />

fl essibile, ed aff ettuosa, che penetra, e invade<br />

l’animo degli attenti spettatori. Oggi è unita<br />

alla Truppa di Giovanni Roffi 6 , e in Milano, in<br />

Torino, in Genova, ed altrove è stata assai ben<br />

accolta, ed onorata d’infi niti applausi 7 . Vaglia<br />

il vero, e sia pur noto, che la dolcezza della<br />

sua fi sonomia, e degli espressivi, e signifi canti<br />

suoi sguardi, or dimostranti allegrezza, ora dolore,<br />

ora un aff etto intenso, ed amoroso, sono<br />

in lei que’ doni a pochissime Comiche dalla<br />

Natura, e più dall’Arte concessi. La sua non<br />

ordinaria abilità nel Canto fi nisce di coronare<br />

i suoi meriti, ond’è che ella, e per lo studio<br />

indefesso e per la natural grazia, e per una allettatrice<br />

avvenenza può in oggi essere elevata<br />

ad un grado distinto in mezzo al numero limitato<br />

delle valorose giovani Attrici. Servirà per<br />

compimento del nostro elogio l’encomio ad<br />

essa degnamente impartito da incerta penna<br />

nel seguente giudizioso Sonetto.<br />

Nell’erto giogo ove ha Virtù la sede<br />

{pag. 215}<br />

Note<br />

1. BIBLIOGRAFIA: Rasi II, p. 886; Enc. Spett., V,<br />

col. 343; E. Bocchia, La drammatica a Parma, Parma,<br />

1913; Giardi, pp. 264–266.<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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