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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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Nò, che non sa qual su gli umani aff etti<br />

{pag. 288}<br />

ZANUZZI FRANCESCO 1 . È questi fratello<br />

dell’Elisabetta Catroli 2 , e recitò nelle<br />

Compagnie di Venezia da Innamorato. Siccome<br />

egli cercava d’imitare recitando il bravo<br />

Comico Antonio Vitalba 3 , venne il Zanuzzi<br />

appellato il Vitalbino. Fu chiamato in Francia<br />

nella Compagnia de’ Comici Italiani 4 , e con<br />

essi recitò con impegno molti anni 5 . Videsi<br />

parecchie volte in Italia incaricato d’aff ari<br />

per quella Truppa 6 , e specialmente per provedere<br />

alcuni nuovi Personaggi 7 . Il Zanuzzi<br />

si mostrò un Comico pronto nelle Commedie<br />

all’improvviso; accumulò in Francia<br />

delle ricchezze 8 , sovvenne continuamente la<br />

sorella, e nell’abolizione dell’Italiano Teatro<br />

di Parigi 9 , è di nuovo venuto a stabilirsi in<br />

Italia 10 , vivendo agiatamente cogli avanzi<br />

già fatti, ed avendo comperato un Palazzo,<br />

e de’ poderi sul Trivigiano, dove ha stabilita<br />

presentemente lungi dal pensier del Teatro la<br />

propria dimora.<br />

Note<br />

1. Zanuzzi Francesco Antonio, padovano, nato verso<br />

il 1728. Non vi è certezza sulla data della morte<br />

dello Zanuzzi. Luigi Ferrante la fa risalire al 1800 e il<br />

Rasi, a riprova della longevità dell’attore, dà notizia<br />

di una lettera inviata dallo Zanuzzi il 18 dicembre<br />

1790, proveniente da Bassano (dove è ancora conservata<br />

nel museo municipale) e indirizzata a Giacomo<br />

Vittorelli. Nella lettera lo Zanuzzi ringrazia il destinatario<br />

per avergli restituito la somma di 200 lire.<br />

BIBLIOGRAFIA: Campardon, II, pp. 214–217;<br />

D’Origny, II, p. 292; C. Goldoni, Mémoires, in<br />

Goldoni, I, pp. 444, 448; Gozzi, Memorie inutili,<br />

pp. 507; Rasi, III, pp. 749–750; L. Ferrante, I<br />

<strong>comici</strong> goldoniani (1721–1960), Bologna, Cappelli,<br />

1961, p. 74.<br />

2. Attrice goldoniana (nel ruolo di Servetta) al Teatro<br />

San Luca di Venezia, amica e corrispondente insieme<br />

a Bartolomeo Andrea Camerani di Giacomo Casanova.<br />

Sulla Catroli v. ad vocem nelle presenti <strong>Notizie</strong>.<br />

Francesco Bartoli – 471<br />

3. In merito ad Antonio Vitalba, v. ad vocem nelle<br />

presenti <strong>Notizie</strong>.<br />

4. Il 25 luglio 1759 Francesco Zanuzzi esordisce al<br />

teatro della Comédie–Italienne nel ruolo di Amoroso<br />

ne Le Chevalier d’industrie in tre atti; il successo è tale<br />

che in brevissimo tempo Zanuzzi viene assunto come<br />

pensionario con lo stipendio di tremila lire annue nel<br />

ruolo di Primo Amoroso. Ottiene i tre quarti di parte<br />

il 26 febbraio dell’anno successivo (1760) e passa infi -<br />

ne a parte intera il 14 gennaio del 1766.<br />

5. Oltre alle numerose parti di Primo Amoroso nelle<br />

produzioni parigine di Carlo Goldoni, per altro suo<br />

amico di lunga data, Francesco Zanuzzi si distinse anche<br />

come autore. L’enfant d’Arlequin perdu et retrouvé,<br />

manoscritto di Goldoni, fu esportato in Francia da<br />

Zanuzzi che lo arrichisce con arie italiane e francesi<br />

e con un coro fi nale, da lui stesso arrangiati per le<br />

rappresentazioni del 1761 alla Comédie–Italienne e<br />

del 13 ottobre 1762 a Fontainebleau. Segue una collaborazione<br />

con Antonio Collalto all’adattamento<br />

dell’intermezzo goldoniano Il gondoliere veneziano.<br />

Nel 1762 rappresentò alla Comédie–Italienne Arlequin<br />

cabaretier par hasard, in tre atti, la cui titolazione<br />

resta ambigua: si ha infatti un Arlequin chevalier par<br />

hasard in tre atti rappresentato il 15 gennaio 1762<br />

dello Zanuzzi e la stessa commedia con titolo Arlequin<br />

gentilhomme par hasard rappresentata il 19 gennaio<br />

ed attribuita ad Antonio Collalto; è certo che<br />

si tratti di un altro lavoro a più mani. I due <strong>comici</strong><br />

presentano lo stesso iter artistico: di stampo goldoniano,<br />

espatriati in Francia, assunti lo stesso anno dalla<br />

Comédie–Italienne, lo Zanuzzi e il Collalto seguono<br />

la medesima evoluzione di carriera, all’interno della<br />

compagnia del teatro parigino.<br />

6. Francesco Zanuzzi fu incaricato di gestire e trattare<br />

la proposta, per altro sua, di far venire Carlo Goldoni<br />

in Francia per risollevare le sorti della Comédie–<br />

Italienne di Parigi nel 1762. La sera dell’arrivo del<br />

Goldoni nella capitale francese, Zanuzzi organizzò<br />

insieme all’amica e compagna d’arte Elena Savi e agli<br />

altri <strong>comici</strong> una festosa cena di benvenuto in onore<br />

del tanto atteso autore veneziano.<br />

7. Zanuzzi fu sovente mandato in Italia alla ricerca<br />

di nuovi talenti per la Comédie–Italienne; fu proprio<br />

durante una di queste spedizioni, nel 1775, che ingaggiò<br />

Carlo Coralli. Zannuzzi si recò in Italia anche<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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