31.05.2013 Views

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

348 – Giovanna Sparacello<br />

da gelosia, e in un punto da sdegno, rimproverata<br />

la Donna d’ingratitudine, se ne partì,<br />

e per la via di Livorno a Napoli per Mare ritornò<br />

ben presto. È verisimile che Ortensia,<br />

recitando poi in Venezia, divenisse sposa del<br />

Laurenzis; ma noi non possiamo asserirlo,<br />

non avendo di questa Comica altra contezza,<br />

che quella al Lettore esposta, la quale tratta<br />

abbiamo dal Terzo Tomo delle Vite de’ Pittori<br />

Napolitani alla pag. 561 3 .<br />

Note<br />

1. BIBLIOGRAFIA: Rasi (III, p. 211). Egli suppone<br />

si tratti di Luisa Palombera de Vertamani, di cui<br />

pubblica la sola effi gie, in cui il nome dell’attrice è<br />

associato a quello di Ortensia.<br />

2. Un profi lo dell’attore è compreso in queste<br />

<strong>Notizie</strong>.<br />

3. La notizia è tratta dal seguente passo della biografi<br />

a di Domenico Brandi: «Ma l’amore fu cagione, che<br />

traviasse per alcun tempo dal diritto cammino; perciocché<br />

andando egli a sentir rappresentare le Commedie<br />

dalli Istrioni nel Teatro de’ Fiorentini, s’invaghì<br />

fortemente di una Donna, che dal nome usato nel<br />

recitare, era chiamata Ortenzia, e molto per questa<br />

ebbe a soff rire, perché essendo ella in istima, e la prima<br />

della Compagnia, e che assai bene rappresentava,<br />

bisognava farle regali adeguati al suo merito, per avere<br />

il favore di visitarla. Domenico adunque impazzito<br />

dell’amor di costei, acquistò con molto dispendio la<br />

sua grazia (com’è solito di tal gente) e partendo ella<br />

da Napoli, egli ancora partì, e la seguitò a Roma, ad<br />

Ancona, e infi no a Venezia: dove alla perfi ne vedendo<br />

che Ortenzia più che lui amava Giuseppe Antonio<br />

de Laurenziis, galant’Uomo, che rappresentava assai<br />

bene la parte d’Innamorato, il quale anche aveva seguitato<br />

Ortenzia, vinto dall’amor suo, Domenico<br />

preso da gelosia e in punto di sdegno, rimproverata<br />

la Donna d’ingratitudine, se ne partì, e per la via di<br />

Livorno a Napoli fece ritorno», cit. da Vite de’ Pittori,<br />

scultori ed architetti napoletani. Non mai date alla luce<br />

da Autore alcuno. Scritte da Bernardo de’ Dominici<br />

napoletano. In Napoli, Per Francesco, e Cristoforo<br />

Ricciardi, 1743, t. III, p. 561. La ristampa anastatica<br />

dei tre volumi delle Vite è stata edita a Bologna da<br />

Forni nel 1979; un’edizione commentata dei tomi I e<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

II, a c. di F. Sricchia Santoro e A. Zezza, è stata pubblicata<br />

a Napoli, Paparo edizioni, 2003. Cito inoltre<br />

l’edizione a c. di Raff aele Schettini (So.gra.me, 1980)<br />

con pagine scelte e annotate da F. De Filippis.<br />

Giovanna Sparacello<br />

PADERNA GIOVANNI Bolognese. Andava<br />

egli alla scuola di Matteo Borbone ad imparare<br />

la Pittura; ed era anche fanciullo quando<br />

partì dalla Patria, e passò a Firenze accompagnandosi<br />

per Paggio di certo Capitano d’un<br />

Vascello; il quale scoprendo nel giovinetto<br />

molta vivacità, posegli grande aff etto, ed in<br />

ispecie quando lo sentì con molta franchezza<br />

rappresentare la parte del Dottore in Commedia,<br />

ed improvvisare poetiche bizzarie.<br />

Partito poi dal Padrone, girò l’Italia unito a<br />

varie Truppe di Commedianti, facendo sempre<br />

la sua parte di secondo Vecchio con grazia,<br />

e naturalezza nel dialetto Bolognese. Per<br />

certa malattia pericolosa fu costretto ad abbandonare<br />

la faticosa professione del Comico,<br />

ed alla Patria tornando, ripigliò gli studj<br />

di Pittura sotto il Dentone, e Mitelli, dipingendo<br />

di quadratura con franchezza, e con<br />

gelosia del suddetto Mitelli. Chiamato per<br />

dipingere dal Serenissimo a Modena in tempo<br />

d’Estate, riscaldato dal viaggio si pose a<br />

bere con disordine vino agghiacciato, che in<br />

pochi giorni cagionolli la morte in età d’anni<br />

40. circa il 1660. Parla di lui il Conte Cesare<br />

Malvasia nella sua Felsina Pittrice, ed il Padre<br />

Orlandi nel suo Abbiccidario Pittorico, dal<br />

quale tratte abbiamo le presenti notizie.<br />

PAGANINI FRANCESCO 1 Figliuolo<br />

d’Onofrio, di cui parleremo 2 . Ebbe Francesco<br />

i suoi primi insegnamenti nella Professione<br />

dal Padre suo, e poi allontanatosi da<br />

lui, passò con Giovanni Simoni 3 a recitare da<br />

Innamorato. Divenuto abile recitante, ritornò<br />

nella Truppa del mentovato suo Padre, e<br />

seco passò in Portogallo, e qui divenne sposo

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!