Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
196 – Giovanna Sparacello<br />
fi glio di Luigi, aggiunge un prologo d’occasione per<br />
«Arlecchino, Momo e Mezzettino vecchio» (v. R.<br />
Guardenti, Gli <strong>italiani</strong> a Parigi. La Comédie Italienne<br />
(1660–1697). Storia, pratica scenica, iconografi a,<br />
Roma, Bulzoni, 1990, vol. I, pp. 158–189).<br />
3. La sua autorità sulla compagnia, a partire dalla<br />
morte di Biancolelli nel 1688, ne fa anche il principale<br />
responsabile della chiusura del Th éâtre Italien il 14<br />
maggio 1697, a lungo attribuita a una sua caricatura<br />
di Madame de Maintenon, favorita del re, in La fausse<br />
prude di Eustache Lenoble; accusa dalla quale Costantini,<br />
nel 1729, al suo rientro alla Comédie–Italienne,<br />
si discolpa con Gueullette; creduto da Saint–Simon,<br />
ma non da Luigi Riccoboni, che fi n dal suo insediamento<br />
alla nuova Comédie–Italienne, nel 1716, chiede<br />
addirittura che non ne faccia parte nessun membro<br />
della famiglia Costantini, oggettivamente caduta in<br />
disgrazia presso la corte francese (per la ricostruzione<br />
dell’episodio, a partire dalla prima testimonianza<br />
di Gueullette, v. R. Guardenti, Gli <strong>italiani</strong> a Parigi…,<br />
cit., vol. I, p. 25). Si segnala comunque una<br />
circostanza fi nora passata inosservata: fra le cause dei<br />
dissapori fra Costantini e i suoi compagni all’epoca<br />
della chiusura del teatro, Gueullette cita una Maria<br />
Teresa D’Orsi, in arte Spinetta, che Costantini fa arrivare<br />
dalla compagnia del duca di Baviera facendola<br />
passare per sua sorella, ma che i <strong>comici</strong> francesi autori<br />
della denuncia al re sostengono sua amante; la verità è<br />
che è invece sua cognata, sorella minore della moglie<br />
Annetta D’Orsi (secondo altri proveniente invece dalla<br />
compagnia dei Gonzaga), e per questo dunque, a<br />
maggior ragione, protetta dalla bugia di Costantini.<br />
4. Fra i ruoli diversi sostenuti al Th éâtre Italien, Costantini<br />
recita in francese il personaggio del Comte<br />
Constantin (26 dicembre 1683, poi ripreso il 19<br />
aprile 1687), nel Banqueroutier di Fatouville, in cui<br />
canta una Canzone dell’usignolo destinata a diventare<br />
talmente celebre, da essere l’emblema della sua rentrée<br />
alla Comédie–Italienne, quasi mezzo secolo dopo, nel<br />
1729 (e da far parte del repertorio della nipote Anna<br />
Elisabetta, quando riprenderà en travesti il tipo di Mezetin);<br />
ma è soprattutto negli ultimi anni del primo<br />
Th éâtre Italien, fra il 1689 e il 1697, che moltiplica<br />
virtuosisticamente i suoi ruoli: ad esempio è tambour<br />
e Coupidon débauché in Les adieux des offi ciers ou Vénus<br />
justifi ée; è, en travesti, fi glia di Arlecchino in Le<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
mal assortis; è lui il maistre André de Le tombeau de<br />
maistre André; e nel 1695, in La foire de Saint–Germain,<br />
è contemporaneamente, un garçon patissier, la<br />
bouche de la verité, Nigaudiner, un écuyer de Tarquin,<br />
Temps, un petit maistre e un espagnol; e ancora, a fi ne<br />
carriera, nel breve ciclo di recite del suo rientro nel<br />
1729, alterna ruoli di furbo o di étourdi. La Fontaine,<br />
in alcuni suoi versi apposti a un ritratto dell’attore fatto<br />
da De Troy, ne parla come di un «rare et nouveau<br />
Prothée», minimizzato però dal poeta François Gaçon<br />
che la ritiene una delle sue favole (la polemica in versi,<br />
costitutiva del mito dell’attore, è riportata per la prima<br />
volta in Rasi, cit., ad vocem).<br />
5. V. qui ad vocem, dove Bartoli riproduce per intero<br />
la biografi a di Fiorilli curata da Costantini.<br />
6. In realtà la prima edizione è precedente: A. Costantini,<br />
La vie de Scaramouche, par le sieur Angelo<br />
Costantini, comédien ordinaire du roy dans la troupe<br />
italienne, sous le nom de Mezetin, Paris, à l’Hôtel de<br />
Bourgogne et chez Claude Barbin, 1695; seguita<br />
nello stesso anno da una seconda e una terza (Lyon,<br />
chez Th omas Amaulry, 1695; Cologne, [s.t.], 1695)<br />
e già l’anno dopo da una quarta (Paris, chez Claude<br />
Barbin, au Palais, sur le Perron de la Sainte Chapelle,<br />
1696). Quella vista da Bartoli, e dunque forse anche<br />
la stessa tradotta da Antonio Goldoni per essere qui<br />
inclusa (v. alla voce Scaramuccia), è quella di Brusselles,<br />
chez George de Backer imprimeur & Marchand<br />
libraire aux trois Mores, 1708, che però a sua volta<br />
è la ristampa di un’edizione del 1699. È comunque<br />
da notare che non è nemmeno la prima traduzione;<br />
nell’ordine, dapprima in tedesco si ha l’edizione<br />
Frankfurt–Lipsia, 1723; quindi, in italiano, Nascita,<br />
vita, e morte del famoso Scaramuzza comico napolitano.<br />
Scritta in francese dal Signor Angelo Costantini tradotta<br />
in italiano dal Diligente Bramoso fra gli uomini, In<br />
Venezia, Appresso Gio. Antonelli, a Sant’Aponale,<br />
1726. Il testo francese è poi ripreso nell’Ottocento in<br />
Trésor des arlequinades, bons mots et scènes plaisantes de<br />
Dominique et de ses camarades, suivis des Aventures de<br />
Scaramouche et d’une notice intéressante sur le carnaval<br />
et le carême. Arlequiniana. Scaramouchiana. Carnavaliana.<br />
Carêmiana (publié par Ana–Gramme Blismon<br />
[Simon Blocquel], Paris, Delarue, [1856]) e in una<br />
più fi lologica edizione a c. di Louis Moland (Paris,<br />
Bonnassies, 1876); una traduzione inglese di Cyril