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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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368 – Giovanna Sparacello<br />

Bulzoni, 2009, II, p. 478. Rinvio al commento della<br />

biografi a di Costanzo Pizzamiglio per le informazioni<br />

concernenti le compagnie in cui l’attrice recitò e il<br />

suo repertorio.<br />

2. Detto di persona eccessivamente devota, bigotta.<br />

3. Si tratta del romanzo di Antonio Piazza Il teatro<br />

ovvero fatti di una veneziana che lo fanno conoscere, Venezia,<br />

Giambattista Costantini, 1777–1778. Il riferimento<br />

a Giulia Pizzamiglio è a p. 105 e non a p. 15;<br />

si tratta probabilmente di un errore di stampa. Piazza<br />

propone un ritratto dell’attrice impegnata come seconda<br />

donna nella compagnia di Pietro Rossi: «Era<br />

la seconda [donna] nata per il convento, non per il<br />

teatro. Con una faccia da divota, col collo torto, parlando<br />

sempre con bassa voce, sempre moralizzando<br />

sulle più picciole cose, parea impossibile che non si<br />

stimasse l’odio di quel cielo che avea sempre in bocca,<br />

esercitando un’arte contraria alla rigidezza delle sue<br />

massime. Non mancava d’abilità per alcune parti da<br />

semplice, ma aveva una fi guraccia grossolana e malfatta<br />

che disdiceva per quei caratteri. Anch’ella, con<br />

tutta la sua mansuetudine, si stimava buona da tutto<br />

e addossavasi di que’ pesi che non erano per la sua<br />

schiena. Parrà una favola ciò che è una storica verità.<br />

Abito non aveva, neppure a teatro, in cui qualche santa<br />

cosa non vi fosse cucita», cit. dall’edizione moderna<br />

A. Piazza, L’attrice, a c. di R. Turchi, Napoli, Guida,<br />

1984, pp. 80–81.<br />

4. La Villeggiatura di Mestre, farsa per musica da rappresentarsi<br />

dai Comici del Teatro Tron in S. Cassiano nel<br />

carnovale del 1770. Consegrato al merito singolare di S.<br />

E. il signor Cattarin Corner nobile veneto. Musica di S.<br />

Perillo, Venezia, G. B. Casali, [1769].<br />

5. Secondo quanto aff erma lo stesso Bartoli nella biografi<br />

a di Costanzo Pizzamiglio (poi ripreso da Rasi,<br />

cit., 301) tale passaggio avvenne nel 1770.<br />

Giovanna Sparacello<br />

PLAZZANI NICOLA Romano. Era questo<br />

un grazioso Pulcinella, che da Roma si<br />

trasferì in Venezia l’anno 1738. unitamente<br />

a Girolamo Medebach, come compagno<br />

di viaggio. Recitò nel Teatro di San Moisè,<br />

e la novità del suo Personaggio in quella<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

Dominante formò il piacere degli spettatori,<br />

e fu per qualche tempo liberalmente<br />

applaudito.<br />

PORTA ANSELMO Mantovano. Gran<br />

talenti sortì il Porta per la Professione del<br />

Comico, e dopo d’averli esercitati accademicamente<br />

nella sua Patria, passò colla Compagnia<br />

di Niccola Petrioli 1 a farli maggiormente<br />

risplendere. L’anno 1758. portossi<br />

con quella Truppa in Genova, ed i meriti<br />

suoi poterono invaghire una Signora di nobili<br />

natali. Egli aderì ad un’amicizia, che non<br />

poteva che produrgli de’ cattivissimi eff etti.<br />

E favori, e doni vennero ad esso generosamente<br />

compartiti da quella mano, che seco<br />

voleva generosa mostrarsi. L’accesso avuto<br />

dal Porta nel suo nobile albergo, e la famigliarità<br />

con la quale frequentava il di lei Palchetto<br />

in Teatro destarono de’ sospetti ne’<br />

Parenti della predetta Signora. Venne il tempo,<br />

che il Porta doveva partire da Genova, e<br />

risolse la di lui favoritrice d’accompagnarlo<br />

fi no a Pisa, dove aveva da portarsi a recitare<br />

nella seguente stagione. Partirono insieme,<br />

e la partenza fu creduta per la Signora una<br />

fuga. Inseguita da’ suoi, fu in Sarzana raggiunta,<br />

il Porta fu posto in carcere, ed essa<br />

si ricondusse a Genova. Chi assolutamente<br />

comandava ad essa Signora era da quella<br />

Città lontano, e però i prieghi di lei furono<br />

bastevoli a proccurare la libertà al rattenuto.<br />

N’andò libero il Porta, ma non sicuro, e privo<br />

de’ migliori arredi, doni liberali della sua<br />

Protettrice. Terminò l’anno con la Truppa<br />

Petrioli, e passò l’altro con quella d’Antonio<br />

Sacco. Il ritorno in Genova del Personaggio,<br />

da’ cui legittimi voleri dipendeva la protettrice<br />

del Porta, fu per esso il motivo d’un<br />

caso funesto. Era egli in Milano coll’accennata<br />

Truppa del Sacco, e nell’uscire una sera<br />

dal Teatro gli fu proditoriamente scaricata<br />

una pistola. Fu colpito in un fi anco, e non<br />

rimase estinto. Gli ajuti dell’arte, e le raccomandazioni<br />

della nobilissima Signora

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