Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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358 – Giovanna Sparacello<br />
nella sua Professione di Comico assai valente.<br />
Morì intorno all’anno 1720 6 .<br />
Note<br />
1. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III, pp. 219–224; Enc.<br />
spett., V, col. 459 (citato alla voce Florindo); U. Prota–Giurleo,<br />
I teatri di Napoli nel ‘600. La commedia<br />
e le maschere, Napoli, Fausto Fiorentino editore,<br />
1962, pp. 259–277; B. Croce, I teatri di Napoli, a<br />
c. di G. Galasso, Milano, Adelphi, 1992, p. 123; A.<br />
Colomberti, Cenni artistici dei <strong>comici</strong> <strong>italiani</strong> dal<br />
1550 al 1780, compilati dall’artista comico Francesco<br />
Bartoli e dall’attore Antonio Colomberti continuati fi no<br />
all’anno 1880, ora col titolo Dizionario biografi co degli<br />
attori <strong>italiani</strong>, a c. di A. Bentoglio, Roma, Bulzoni,<br />
2009, II, p. 442.<br />
2. L’attore fece parte delle compagnie del duca di<br />
Modena e del duca di Mantova. In archivo Herla,<br />
Florindo, si trovano schede relative a due lettere del<br />
24/07/1676 e del 01/08/1676, scritte da Vialardi a<br />
ignoto della corte di Mantova. Da esse apprendiamo<br />
che l’attore si trovava a Lodi con la compagnia<br />
del duca di Mantova e che attendeva istruzioni per<br />
recarsi a Pavia. Altre e più consistenti informazioni<br />
sulla carriera istrionica di Parrino ci vengono da<br />
Rasi, cit., che dà notizia di alcune lettere rinvenute<br />
nell’archivio di Modena: membro della compagnia<br />
del duca di Modena, il comico fu prestato al duca di<br />
Mantova. In una lettera del 7 giugno 1677 Parrino<br />
racconta al duca di Modena di essere stato aggredito<br />
a Genova. Egli ne attribuisce la responsabilità al duca<br />
di Mantova, off eso per il ritorno dell’attore presso il<br />
duca di Modena. La persecuzione del duca di Mantova<br />
ai danni di Florindo costò al comico la prigione.<br />
Nel giugno del 1680 Parrino ritornò a Napoli,<br />
dove si stabilì defi nitivamente dopo il carnevale del<br />
1681, raccomandato dal duca di Modena a Francesco<br />
Magnacavallo suo agente a Napoli e a suo fratello<br />
Ortensio. Parrino continuò a corrispondere col duca<br />
di Modena: dal carteggio apprendiamo che a Napoli<br />
egli non esercitò più la professione di attore (lettera<br />
del 28 dicembre 1686: «io, che a piedi dell’Altezza<br />
Vostra sacrifi cai gli ultimi sudori de’ Teatri, spogliandomi<br />
aff atto del laborioso coturno; mi fo lecito hora<br />
comparirle colla dovuta devozione avanti ricoverto<br />
solo della livrea d’un ossequiosissima osservanza per<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
presentarle a V. A. i voti […]», Rasi, cit., p. 223. A<br />
Napoli Parrino si dedicò al mestiere di libraio, editore,<br />
pubblicista e gazzettiere; per questo aspetto della<br />
carriera di Parrino v. Prota–Giurleo, cit.<br />
3. Da Fingir y amar di Augustín Moreto. Non si conosce<br />
il nome del traduttore. Cfr. N. L. D’Antuono,<br />
La comedia española en la Italia del siglio XVII: la commedia<br />
dell’arte, in La comedia española y el teatro europeo<br />
del siglo XVII, a c. di H. W. Sullivan, R. A. Galoppe,<br />
M. L. Stoutz, Londra, Tamesis, 1999, p. 31.<br />
4. Compendio istorico, o sien memorie delle notizie più<br />
vere, e cose più notabili, e degne da sapersi, accadute nella<br />
feliciss. entrata delle sempre gloriose truppe cesaree del<br />
Regno ed in questa città di Napoli […], con un indice<br />
copiosissimo nell’ultimo/ composto e dato in luce da<br />
Dom. Ant. Parrino, in Napoli, Parrino, 1708.<br />
5. Il libro ha un’edizione moderna: A. Parrino,<br />
Nuova guida de’ forestieri, Napoli, Massa, 1997.<br />
6. Prota–Giurleo, cit., sulla base di un documento<br />
della parrocchia della Carità, data la morte di Parrino<br />
al 26 dicembre 1716. Erroneamente, Croce lo dice<br />
ancora vivo nel 1737, Colomberti fi no al 1730 circa.<br />
Giovanna Sparacello<br />
PASETTI LODOVICO Veneziano. Fu<br />
trattenuto nell’impiego di fattore da un<br />
Gentiluomo, e passar volle a fare il Comico<br />
recitando nella Maschera da Pantalone. Egli<br />
aveva non poca grazia, e fu adoperata la sua<br />
abilità da diverse Compagnie. Ebbe in oltre<br />
molta disposizione per la Musica, e cantò più<br />
volte negl’Intermezzi. Fu in Germania, dove<br />
fece qualche sorte; ma divenuto poi vecchio,<br />
morì attorniato dall’indigenza in Venezia<br />
l’anno 1781.<br />
PASQUATI GIULIO Padovano 1 . Fu costui<br />
un bravissimo Commediante, che recitò da<br />
Pantalone nella famosa Compagnia de’ Comici<br />
Gelosi 2 , seguendola non solo in Italia,<br />
ma in Francia ancora. È lodato dal Garzoni<br />
nella Piazza Universale sotto il nome di<br />
Magnifi co 3 ; e Francesco Andreini fa onorata