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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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204 – Giovanna Sparacello<br />

Note<br />

1. Secondo gli studi di Stefanella Ughi, Camilla<br />

Rocca Nobili, nota come Delia, iniziò la sua attività<br />

intorno al 1585. Fu presente nella compagnia dei<br />

Gelosi e in quella dei Comici Confi denti. Lo stesso<br />

Bartoli fa il nome di Camilla Rocca Nobili in una<br />

nota aggiuntiva alle <strong>Notizie</strong> Istoriche, che riportiamo<br />

di seguito: «Delia fu il nome Teatrale della celebre<br />

Comica Confi dente Camilla Rocca Nobili, come<br />

abbiamo rilevato nelle Rime nuove del Cavalier Marino,<br />

stampate in Venezia presso il Ciotti l’anno 1627.<br />

ed unite alla terza Edizione della sua Galleria. Quel<br />

celebre Poeta concorse egli pure a piangere la di lei<br />

morte con il Conte Ridolfo Campeggi; e ciò fece con<br />

il Sonetto, che qui da noi si trascrive.<br />

In morte della Signora Camilla Rocca Nobili Comica<br />

Confi dente detta Delia.<br />

“Delia fu questa, a la Triforme Dea”.<br />

{pag. 292}<br />

BIBLIOGRAFIA: Quadrio, V, pp. 243–244 (col<br />

nome di Celia); Rasi, III, pp. 386–389; S. Ughi, Di<br />

Ludovico de’ Bianchi e dei Comici Gelosi, in «Biblioteca<br />

teatrale», 10/11, 1974, pp. 184–188.<br />

2. Possiamo retrodatare la morte dell’attrice al 1613:<br />

in quell’anno vennero infatti pubblicate Le funebri<br />

rime di diversi eccell. autori, in morte della Signora<br />

Camilla Rocha Nobili comica Confi dente detta Delia.<br />

Raccolte da Francesco Antonazzoni, comico Confi dente<br />

detto Ortensio. Dedicate all’illustriss. & eccellentiss. sig.<br />

il sig. Annibale Torchi marchese d’Arieno. In Venezia,<br />

appresso Ambrogio Dei, 1613. Rasi trae da queste<br />

rime alcune notizie sull’attrice.<br />

3. Ridolfo Campeggi (1565–1624), conte bolognese,<br />

fu giureconsulto e poeta membro dell’Accademia<br />

de’ Gelati. Fra le sue opere si ricordano il poema<br />

eroico sacro Delle lacrime della Vergine, dedicato alla<br />

regina di Francia Maria de’ Medici, gli idilli L’amante<br />

schernito, La morte di Florigella, La lettera, La morte di<br />

Procri, il poema incompiuto La distruzione di Gerusalemme,<br />

la tragedia per musica Andromeda, e le Rime.<br />

Scrisse inoltre il Filarmindo, favola pastorale a imitazione<br />

dell’Aminta e del Pastor fi do. Cfr. G. Casati,<br />

Dizionario degli scrittori d’Italia, Milano, Ghirlanda,<br />

1929, II, p. 55.<br />

Giovanna Sparacello<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

DELICATI LUIGI da Ravenna. Per amore<br />

fuggì dalla patria, e lasciò sconsolata la di lui<br />

famiglia di grado Cittadinesco, e di buona<br />

fama. Proveduto di suffi ciente studio diedesi<br />

a calcar le Scene, recitando da Innamorato in<br />

diverse vaganti Compagnie, ed esercitandosi<br />

talvolta nella Maschera da Brighella. Fu anche<br />

per alcuni anni con la Truppa di Domenico<br />

Bassi, dove recitò nelle Commedie, e cantò<br />

nelle Farse secondo il costume di quel Capo<br />

Comico. L’anno 1776. passò con la Faustina<br />

Tesi, e seco non rimase che la sola stagione<br />

di Primavera, essendo stato dalla suddetta licenziato<br />

a motivo di domestiche contese. Il<br />

Delicati punto per tale intempestiva licenza,<br />

stampò le sue ragioni in un Libricciuolo in<br />

ottavo, che fece imprimere in Cremona sotto<br />

la falsa data della stamperia Reale di Parma.<br />

Il Delicati è un Comico che non è spoglio<br />

di talenti; ma il suo stile di condursi poco<br />

sommesso, e risoluto fa sì ch’egli resti sepolto<br />

in Compagnie di nessun grido. Ebbe più<br />

Mogli Variis modis, & Temporibus, e s’esercita<br />

anch’oggi con dello spirito in una delle<br />

indicate Compagnie.<br />

DIANA. Celebre, e brava Commediante 1 ,<br />

che s’acquistò molta fama col valor suo in Italia,<br />

e oltre i Monti. La sua valentia nel recitare<br />

era sì grande, che propriamente incantava gli<br />

spettatori. Nelle cose all’improvviso era vivacissima,<br />

ed insieme con Silvio, che dal di lei<br />

nome fu cognominato della Diana 2 , recitava<br />

delle Scene di grande impegno, dove i frizzi<br />

gustosi, i motti pungenti, gli sdegni, e l’amorose<br />

tenere espressioni vi campeggiavano a<br />

meraviglia. Sapeva altresì cantar dolcemente,<br />

e suonava varj istrumenti con maestria. Fu<br />

Protetta da Personaggi di rango, e fra questi<br />

contansi alcune teste Coronate, che la resero<br />

un oggetto d’invidia all’altre Comiche, profondendo<br />

a favore di lei l’immensità de’ loro<br />

Tesori. Tante ricchezze però si videro scemate<br />

dal suo compagno Silvio, che accortamente<br />

se ne rendeva il possessore, estraendole dagli

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