Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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300 – Giovanna Sparacello<br />
di Giovanni Battista. Manzoni 6 passò nella<br />
Truppa di Onofrio Paganini 7 ; ma dopo un<br />
anno tornò ben tosto in quella del Rossi,<br />
dove con assoluta disposizione recitò sempre<br />
la parte principale in quasi tutte le rappresentazioni<br />
8 . Chi lo vide 9 sostenere nella<br />
Favola del Corvo 10 , il personaggio di quel<br />
Principe, che si trasforma in una Statua 11 ,<br />
asserì con costanza non potersi quella Teatrale<br />
illusione meglio al vivo dimostrare di<br />
quello, ch’egli faceva. In somma fu Carlo<br />
Magni un valoroso Comico, sebbene fu tacciato<br />
di qualche freddezza nel recitare; ma<br />
questa aveva origine dalla cronica infermità,<br />
che nel collo affl iggevalo, chiamata da’ Fisici<br />
Aneurisma. Cresciuta questa, e dilatata a<br />
troppo incomodo segno, ridusse il Magni<br />
ad alienarsi dalla Comica Compagnia, e ritirarsi<br />
in Milano sua Patria. Egli dunque vi<br />
si portò nell’Estate del 1765. e sopravvisse<br />
a’ suoi malori fi no al principio dell’anno<br />
1768. nel qual tempo passò Cristianamente<br />
all’altra vita. Scrisse qualche cosa in Poesia,<br />
ed è suo il Brindisi da lui recitato in<br />
Brescia nel Convitato di Pietra 12 , e che qui<br />
trascriviamo per un semplice saggio del di<br />
lui stile.<br />
Chetati, una Cittade chiara per tanti Eroi<br />
{pag. 5}<br />
Note<br />
1. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III, p. 54 (ripetizione<br />
della notizia di Bartoli, priva però della trascrizione<br />
dei versi dedicati a Brescia, da Rasi giudicati «bruttini<br />
anzi che no»); Leonelli, II, p. 36 (rielabora le notizie<br />
di Bartoli e Rasi, introducendo sviste ed errori). Si<br />
noti che Enc. Spett. non gli dedica alcuna voce.<br />
2. Su questo capocomico vicentino, morto nel 1756,<br />
v. la relativa voce di Bartoli.<br />
3. Rossi (sul quale, cfr. la biografi a scritta dal Bartoli)<br />
subentra nella conduzione della compagnia nel 1756,<br />
in seguito alla morte di Berti. La compagnia fu per<br />
molti carnevali di seguito (almeno dal 1756 fi no al<br />
1768) all’Obizzi di Padova. Un elenco (probabilmente<br />
compilato a partire dalle <strong>Notizie</strong> <strong>istoriche</strong>) di attori<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
e attrici che militarono in compagnia Rossi in periodi<br />
diversi si trova in: A. Bartoli, pp. CLI–CLII. Bartoli<br />
fu al 1767 circa al 1772 nella compagnia di Rossi (per<br />
tornarvi successivamente), quindi non ebbe modo di<br />
recitare direttamente con Magni, che nell’estate 1765<br />
lasciò la professione comica (cfr. infra).<br />
4. Ripubblicato come titolo di apertura della raccolta<br />
di tragedie, uscita postuma a Venezia in otto<br />
volumi presso Zatta, Il Baldassarre fu pubblicato per<br />
la prima volta a Mantova nel 1754. Diffi cile stabilire<br />
la data della prima rappresentazione, cui ebbe parte<br />
Magni.<br />
5. Per il monaco olivetano Francesco Ringhieri<br />
(Imola, 1721–1787), autore di tragedie e di azioni<br />
di argomento sacro, cfr. Enc. Spett., VIII, coll. 1000–<br />
1001.<br />
6. Su Giovanni Battista Manzoni, Arlecchino nella<br />
compagnia di Rossi (e dunque assai probabilmente<br />
anche in quella di Paganini), v. la relativa voce di Bartoli.<br />
È citato anche nella compagnia del Teatro San<br />
Luca (A. Bartoli, p. CLIII).<br />
7. Secondo quanto aff erma Bartoli nella voce dedicata<br />
a Onofrio Paganini, in questa compagnia Magni fu<br />
Secondo Innamorato.<br />
8. Per il repertorio completo e commentato, presentato<br />
dalla compagnia al Teatro S. Pietro di Trieste<br />
l’estate 1776 (quindi posteriore rispetto alla presenza<br />
di Magni), si veda C. L. Curiel, Il Teatro S. Pietro<br />
di Trieste: 1690–1801, Milano, Archeotipografi ca,<br />
1937, pp. 409–418.<br />
9. Bartoli lo vide personalmente (nell’autunno<br />
1763), come ricorda nella voce a se stesso dedicata:<br />
«[…] e scrissi dopo alcuni anni in metro sciolto una<br />
Tragicommedia detta la Favola del Corvo; che vidi<br />
rappresentare con altro originale dalla truppa d’Onofrio<br />
Paganini […]».<br />
10. La prima rappresentazione del Corvo in Venezia<br />
(Teatro San Samuele), dopo un collaudo estivo a Milano,<br />
avvenne il 24 ottobre 1761, a opera della compagnia<br />
di Sacchi.<br />
11. La trasformazione del principe Jennaro in marmo<br />
è al termine del IV atto.<br />
12. Diffi cile qui stabilire di quale delle molte versioni<br />
del Convitato di pietra si trattasse.<br />
Livia Cavaglieri