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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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appresentando l’aff ettato carattere di Don<br />

Gelsomino nella Commedia intitolata: Il Re<br />

dormendo. Morì in Venezia d’età non aff atto<br />

senile nella Primavera dell’anno 1773.<br />

Note<br />

1. Nacque nel 1703 (BIBLIOGRAFIA: Rasi, III,<br />

p. 540; Leonelli, II, pp. 362–363). Nel 1737 Imer<br />

provvide alla dipartita del Vitalba ingaggiando Simonetti<br />

per le parti serie. Per Anna Scannapieco, tale<br />

sostituzione è successiva: infatti, nel 1739 Vitalba risulta<br />

ancora attivo a Venezia; secondo l’ipotesi di Ginette<br />

Herry, basata sui Mémoires goldoniani, Vitalba<br />

passò al servizio del duca di Modena e fece ritorno<br />

a Venezia, senza però rientrare nella compagnia di<br />

Imer. Goldoni, proprio riguardo a questo avvicendamento,<br />

esprime un giudizio sui due attori: «Vitalba,<br />

premier Amoureux, avoit été remplacé par Simonetti,<br />

moins brillant que son prédécesseur, mais plus décent,<br />

plus instruit et plus docile» (Mémoires, I, XL,<br />

in Goldoni, I, p. 184). Ugualmente equilibrato è il<br />

giudizio espresso dal drammaturgo nella Prefazione<br />

all’edizione Pasquali XV in cui Simonetti è descritto<br />

come un «giovane di bella fi gura e di ottima aspettativa,<br />

[…] meno brillante nelle commedie [rispetto al<br />

Vitalba] ma più composto e più nobile nelle tragedie»<br />

(Prefazioni all’edizione Pasquali XV, in Goldoni, I,<br />

p. 738).<br />

2. Simonetti «sposò il 23 gennaio 1740 (more veneto)<br />

Anna Caterina Sacchi, nata a Ferrara il 29 aprile<br />

1710», secondo quanto è riportato in in E. von Loehner,<br />

Carlo Goldoni e le sue memorie. Frammenti, in<br />

«Archivio veneto», 1882, p. 55.<br />

3. Simonetti, oltre a semplice attore, assunse con<br />

Sacchi, almeno per l’anno 1758, la funzione di capocomico,<br />

come si evince da un carteggio tra Antonio<br />

Vitalba e Francesco Vendramin, in cui in data<br />

12 dicembre 1758 si menzionano «Antonio Sacchi<br />

e Giuseppe Simonetti ambi Capi della Compagnia<br />

di Comici del Teatro San Samuele» (Biblioteca Casa<br />

Goldoni di Venezia, Archivio Vendramin, 42 F 9<br />

1/36).<br />

4. Proprio come fuochista si presenta lo stesso Simonetti<br />

in una nota rintracciata nei manoscritti gozziani<br />

recentemente reperiti: «Carnevale 1763. terminando<br />

le fatiche de’ <strong>comici</strong> del Teatro di Sant’Angelo di<br />

Francesco Bartoli – 431<br />

Venezia il carnevale dell’anno 1763 con una macchina<br />

di fuochi artifi ciali in segno d’umilissimo ossequio.<br />

Giuseppe Simonetti comico e fuochista» (Biblioteca<br />

Nazionale Marciana di Venezia, Fondo Gozzi, 3.3,<br />

Prologhi e congedi teatrali, c. 61r). Anche nel Prologo<br />

alle due Farse l’attore, che compare in scena impersonando<br />

se stesso, parla delle proprie invenzioni: «Giuseppino<br />

a Atanagio / per l’ultima sera di carnevale<br />

poi, ho preparata una macchinetta di fochi d’invenzione<br />

aff atto nuova. Dovrebbero far bene» (Biblioteca<br />

Nazionale Marciana di Venezia, Fondo Gozzi, 9.4, c.<br />

15r). Per la storia della scoperta del fondo e per il<br />

suo regesto si vedano rispettivamente F. Soldini, Il<br />

Fondo Gozzi alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia,<br />

in «Problemi di critica goldoniana», XII, 2005,<br />

pp. 119–134 e Carlo Gozzi, 1720–1806, Stravaganze<br />

sceniche, letterarie battaglie, a c. di F. Soldini, Venezia,<br />

Marsilio, 2006.<br />

Giulietta Bazoli<br />

SIMONETTI BENEDETTI CHIARA.<br />

Brava Attrice, che fu fi gliuola di Giuseppe<br />

Simonetti, e che divenne Sposa l’anno 1769.<br />

di Luigi Benedetti, di cui si parlò al proprio<br />

luogo. Esercitossi da fanciulla nel Ballo, 1 e<br />

nella Truppa d’Antonio Sacco di lei Zio<br />

danzò ne’ primi anni suoi, e nel medesimo<br />

tempo recitava qualche parte di fanciulla.<br />

Il Nobile Signor Conte Carlo Gozzi conoscendo<br />

in lei molta disposizione per riuscire<br />

nell’arte comica una buona recitante 2 , scrisse<br />

a sua requisizione la parte della Donna<br />

Protagonista nelle due rappresentazioni intitolate<br />

una: La Caduta di Donna Elvira; e<br />

l’altra la Punizione nel precipizio 3 . Sostenne<br />

la Chiara quel nobile, e reale carattere con<br />

molta verità, e portandosi valorosamente, lo<br />

stesso Poeta scrissele altre parti, cioè quella di<br />

Donna Laura nel Pubblico secreto; e l’altra di<br />

Donna Violante nelle Due Notti aff annose 4 .<br />

Fu la prima, che recitò in Italia l’Eugenia di<br />

Monsieur Beaumarchais tradotta dall’Abate<br />

Perini 5 ; e di queste rappresentazioni se ne<br />

fecero molte repliche in grazia specialmente<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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