Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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50 – Giovanna Sparacello<br />
Andreini, Le Bravure del Capitano Spavento, a c. di<br />
Roberto Tessari, Pisa, Giardini, 1987.<br />
17. Cfr. nel commento alla biografi a di Isabella in<br />
queste <strong>Notizie</strong>.<br />
18. Il fi glio Pietro Paolo era monaco vallombrosano.<br />
Il suo nome ricorre frequentemente nei carteggi del<br />
fratello Giovambattista ed è ricordato da Bartoli anche<br />
nella biografi a di Isabella. Su di lui cfr. Corrispondenze,<br />
cit., I, p. 95 n. 1.<br />
19. Così, quasi alla lettera, La ferza, p. 509.<br />
20. Riprende alla lettera lo squarcio autobiografi co<br />
del Ragionamento XIV delle Bravure (in Marotti–<br />
Romei, pp. 255–6).<br />
21. Ora in F. Scala, Il teatro delle favole rappresentative,<br />
a c. di F. Marotti, Milano, Il Polifi lo, 1976, vol. I,<br />
p. 11, con correzioni nella trascrizione che riguardano<br />
la punteggiatura, gli apostrofi , e, in due casi, la grafi a:<br />
prencipio/principio (v. 4), se’n vola /sen vola (v. 6).<br />
Franco Vazzoler<br />
ANDREINI GIOVANNI BATTISTA 1 . Assai<br />
di buona voglia intraprendiamo a descrivere<br />
le notizie di questo rinomatissimo Commediante<br />
celebre a’ giorni suoi; e per<br />
incominciare con ordine diremo, che da Francesco,<br />
e da Isabella Andreini 2 nacque egli in<br />
Firenze l’anno 1579 3 . Ebbe da’ suoi Genitori<br />
una coltissima educazione, e in breve tempo<br />
dimostrossi assai dedito agli studj, e alle Lettere.<br />
Fù da que’ due prudentissimi Consorti secondato<br />
il virtuoso suo genio, ed in Bologna<br />
lo mantennero sotto dotti Precettori ad apprendere<br />
con metodo le Scienze, e vi passò gli<br />
anni suoi più giovanili 4 . Invogliato anch’ esso<br />
di calcare le scene cominciossi ad esercitare<br />
nella Comica Professione con felice riuscita<br />
nella Truppa diretta da Flamminio Scala, e in<br />
compagnia di suo Padre, e della Madre sua 5 .<br />
Faceva egli la parte dell’Innamorato, parlando<br />
con spiritosi, e nobili concetti, frutti del suo<br />
colto, e ben educato talento. Pervenuto in<br />
Milano l’anno 1601. invaghissi d’una giovane<br />
Cittadina per nome Verginia 6 fornita di molta<br />
bellezza, e d’ottime qualità ornata, fecela sua<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
Sposa con sommo contento delle rispettive<br />
famiglie. Scorgendola di vivacissimo spirito, e<br />
pronto ingegno, la credé capace di potere con<br />
molto vantaggio farsi onor sul Teatro, e dando<br />
ad essa degli effi caci insegnamenti, riuscì a<br />
meraviglia una bravissima Comica, che fecesi<br />
poi sempre nominare Florinda. Desideroso,<br />
l’Andreini di rivedere Firenze sua Patria, vi si<br />
portò con la Moglie, e quando la di lui Madre<br />
Isabella morì in Lione 7 , egli faceva dimora<br />
sull’Arno 8 ; e qui avendo composta una Tragedia<br />
intitolata Florinda, perchè dalla moglie si<br />
recitasse consegnolla ad uno Stampatore per<br />
pubblicarla; ma nell’impressione di essa, a<br />
motivo di lontananza non potendosi da lui<br />
correggere il Quarto, e Quinto Atto, questi<br />
riuscirono così zeppi d’errori, che non essendo<br />
capace di tollerare con fl emma tanta trascuratezza<br />
dell’Impressore; preso da caldo sdegno,<br />
e da fi era rabbia acciecato, non curando<br />
la fatta spesa gettò cinquecento copie dell’Opera,<br />
che s’erano stampate, sulle fi amme, fi no<br />
all’intera lor distruzione 9 . Da quest’atto impetuoso<br />
chiaramente si conosce quanto all’Andreini<br />
stesse a core la sua fama, e la propria<br />
riputazione. Postosi egli intanto alla testa<br />
d’una truppa di Comici, che volle, che si chiamassero<br />
Fedeli; emuli in tutto di quella de’<br />
Gelosi tanto decantata, ed a quei giorni estinta,<br />
applicossi a comporre un Dialogo in versi<br />
sciolti spettante alle lodi dell’Arte Scenica intitolato:<br />
La Saggia Egiziana. Dedicollo all’Illustrissimo<br />
ed Eccellentissimo Principe il Signor<br />
Don Antonio de’ Medici, ed uscì alla<br />
luce in Fiorenza colle Stampe di Volomar Timan<br />
Germano l’anno 1604. in forma di quarto<br />
10 . Molto onore si procacciò l’Andreini con<br />
questo suo Componimento, e si fece coraggio<br />
a produrre alla luce altri parti del suo fertilissimo<br />
ingegno. L’anno 1606. trovandosi in<br />
Milano colla sua Compagnia 11 pose in Teatro<br />
la mentovata Tragedia della Florinda, che<br />
pubblicò colle Stampe, di Girolamo Bordoni,<br />
in forma di quarto, ed uscì fuori molto corretta,<br />
e decorata d’una corona di lodi impartitegli<br />
da’ Signori Accademici Spensierati di