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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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Moltiplici furono le repliche, che d’esse si fecero<br />

nel Teatro dell’Arena, ed infi niti furono<br />

gli encomj che da’ dotti Autori, e dal colto<br />

Uditorio vennero impartiti all’Attrice Regina.<br />

L’anno seguente fu richiamata nella Truppa<br />

d’Antonio Sacco, e vi si fermò tre anni 6 ;<br />

poscia fu alternativamente col mentovato<br />

Rossi, e con Pietro Rosa; e quando il Rossi<br />

alienossi dall’Arte, restò col di lui Genero<br />

Luigi Perelli 7 . Dopo il Carnevale del 1781.<br />

si ritirò a Bologna col marito, e la fi glia 8 con<br />

intenzione di non calcar più i Teatri. Oggi<br />

però s’è inteso, che nell’entrante 1782. s’unirà<br />

con la Compagnia di Francesco Paganini,<br />

seguitando ancora a farsi veder sulle Scene,<br />

lo che certamente servirà alla Professione di<br />

molto decoro, e per questa eccellente Comica<br />

d’onore a se stessa, e d’utilità alla propria<br />

morigerata famiglia 9 .<br />

Note<br />

1. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III, pp. 661–662; Leonelli,<br />

I, p. 246; Enc. Spett., VII, col. 745. Certamente<br />

la Marchesini fece parte della compagnia Rossi negli<br />

anni 1777 e 1778, durante i quali si esibì al Teatro<br />

San Pietro di Trieste insieme, tra gli altri, a Elisabetta<br />

Fiorilli, Angela Perelli, Maddalena Rossi, Giovan Battista<br />

Gozzi (Pantalone), Carlo Giussani (Brighella) e<br />

Giovanni Fiorilli (Tartaglia). Anche Bartoli, nel lungo<br />

componimento intitolato Il Corso di Firenze, off re una<br />

testimonianza del passaggio della compagnia Rossi a<br />

Firenze, nel teatro di via Santa Maria, durante il carnevale<br />

1778; tra gli elogi profusi si trova anche quello<br />

rivolto alla Marchesini: «Il Brighella mi piace, in fede<br />

mia / Che un pari ad esso qui non è mai stato. / Son<br />

bravi l’Andolfati, e l’Ugolini, / La Fiorilli, e non men<br />

la Marchesini» (v. in queste <strong>Notizie</strong>. Il passo è riportato<br />

anche in C. Curiel, Il Teatro S. Pietro di Trieste:<br />

1690–1801, Milano, Archetipografi a, 1937, p. 84).<br />

2. Fu la moglie di due attori, di un non defi nito<br />

Cicuzzi di Brindisi, fratello del comico Gregorio Cicuzzi,<br />

e del bolognese Mariano Mantovani, morto a<br />

Vercelli nel 1765.<br />

3. Scenografo, fi glio del capocomico Antonio<br />

Marchesini.<br />

4. L’Ipermestra, tragedia di Girolamo Pompei<br />

Francesco Bartoli – 311<br />

gentiluomo veronese, Verona, presso Dionisio Ramanzini,<br />

1767. L’opera è dedicata alla Marchesa Marianna<br />

Malaspina e alla Contessa Teresa Pellegrini,<br />

entrambe attrici nella tragedia rappresentata privatamente<br />

nella Sala dell’Accademia Filarmonica di Verona<br />

(G. Pompei, Introduzione, in L’Ipermestra, cit.,<br />

p. VI: «Di fatto rappresentata ella [la mia tragedia]<br />

fu nella primavera dell’anno trascorso, e tal favore<br />

incontrò nell’animo di questi scelti uditori [Dame e<br />

Cavalieri miei concittadini], ch’io stesso non le avrei<br />

saputo accoglienze bramar più onorevoli. In quanto<br />

però a sì buona ventura, credo che molto anche v’abbiano<br />

i prodi Attori contribuito [tra cui Marianna<br />

Malaspina e Teresa Pellegrini]».<br />

5. G. Bevilacqua, L’Arsene tragedia, Verona, presso<br />

Marco Moroni, 1766. L’opera è dedicata a Pietro Leopoldo<br />

Arciduca d’Austria e Gran Duca di Toscana.<br />

6. La permanenza dell’attrice nella compagnia Sacchi<br />

durò tre anni, fi no al 1771, quando il capocomico<br />

decise di procurarsi un’altra prima donna (l’episodio<br />

è narrato anche da Gozzi: «perché i Comici <strong>italiani</strong><br />

hanno la falsa etichetta ne’ personaggi serj de’ titoli di<br />

primo, secondo, terzo ec. la prima Attrice della Compagnia<br />

era allora la Regina Cicucci valentissima comica,<br />

ma che per non essere gran cosa grata al Pubblico<br />

di Venezia, con tutto il di lei valore, il Sacchi l’aveva<br />

licenziata per provvedersi d’un’altra prima Attrice»<br />

(Gozzi, Memorie inutili, t. II, II, VII, p. 451). Dopo<br />

aver tentato invano di convincere Caterina Manzoni,<br />

il capocomico si imbattè in Teodora Ricci, che preferì<br />

alla brava ma costosa Maria Maddalena Battaglia. La<br />

cacciata di Regina si colloca negli anni del delicato<br />

passaggio della compagnia Sacchi dal Teatro Sant’Angelo<br />

al più vasto Teatro San Luca (1770–1771), anni<br />

in cui la composizione della compagnia si modifi ca e<br />

con essa anche le qualità morali che Gozzi tanto apprezzava<br />

all’inizio della amichevole assistenza («De’<strong>comici</strong><br />

forestieri accettati per rinforzo, giovavano alle<br />

rappresentazioni, ma guastavano de’cervelli della<br />

prima tanto pacifi cata brigata», cit. Gozzi, Memorie<br />

inutili, II, VI, p. 446).<br />

7. Certa è la sua presenza in tale compagnia a Padova<br />

durante il carnevale 1781–1782 (Padova, Archivio<br />

del Teatro Verdi, VII, Carteggio coi <strong>comici</strong>).<br />

8. Si tratta di Angela Cicuzzi, per cui v. ad vocem in<br />

queste <strong>Notizie</strong>.<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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