Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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324 – Giovanna Sparacello<br />
6. Fu tra l’altro Flamminio ne Il cavaliere e la dama; il<br />
conte Anselmi nella Famiglia dell’antiquario; Orazio<br />
nel Teatro comico; Don Marzio nella Bottega del caff è;<br />
il dottor Buonatesta nella Finta ammalata; il cavaliere<br />
di Ripafratta nella Locandiera. Secondo quanto scritto<br />
nei Mémoires (I, LII), Medebach era stato presentato<br />
a Goldoni a Livorno da D’Arbes, il celebre Pantalone:<br />
«J’étois très–content de mon état et de mes conventions<br />
avec Medebac; mes pièces étoient reçues avant la<br />
lecture; elles étoient payées sans attendre l’événement.<br />
Une seule représentation me valoit pour cinquante: si<br />
je mettois plus d’attention, plus de zèle dans les ouvrages,<br />
afi n de les faire réussir, c’étoit l’honneur qui<br />
m’excitoit au travail, et la gloire me récompensoit. Ce<br />
fut dans le mois de septembre 1746 [recte 1747] que<br />
je me liai avec Medebac, et je devois aller le rejoindre<br />
à Mantoue, dans le mois d’Avril de l’année suivant».<br />
Il sodalizio tra Goldoni e Medebach fu decisivo per il<br />
successo della celebre riforma. Ginette Herry propone<br />
di retrodatare l’incontro fra Goldoni e Medebach<br />
rispetto a quanto si evince dai Mémoires, collocandolo<br />
agli inizi degli anni Quaranta sulla base di documenti<br />
quali la lettera di Goldoni a Cesare D’Arbes del 13<br />
agosto 1745, e la Prefazione Pasquali XVII. G. Herry,<br />
Carlo Goldoni. Biografi a ragionata, vol. 1: 1707–1744,<br />
Venezia, Marsilio, 2007.<br />
7. Cfr. Mémoires II, XVII, in Goldoni, I, p. 318: «Le<br />
Libraire Bettinelli avoit publié les deux premiers volumes<br />
de mon Th éâtre: j’allai donc lui apporter le manuscrit<br />
du troisième; mais quel fut mon étonnement,<br />
lorsque cet homme fl egmatique me dit tout bonnement,<br />
et d’un sang–froid glacial, qu’il ne pouvoit plus<br />
recevoir de moi mes originaux, qu’il les tenoit de la<br />
main de Medebac, et que c’étoit pour le compte de ce<br />
Comédien qu’il alloit continuer l’Édition […]. J’avois<br />
à combattre contre le Directeur qui me disputoit la<br />
propriété de mes Pièces, et contre le Libraire qui étoit<br />
en possession de la faculté de les publier»; rinunciando<br />
a intentare una causa contro l’uno e l’altro, Goldoni<br />
si accordò con l’editore fi orentino Paperini, presso<br />
cui allestì una nuova edizione ricca «des changemens<br />
et des corrections», non potendo tuttavia impedire<br />
il proseguimento, fuori dalla propria responsabilità<br />
autoriale, dell’edizione Bettinelli. Nel manifesto della<br />
Paperini (1753) Goldoni attaccò duramente Medebach,<br />
accusandolo senza mezzi termini d’essersi<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
arricchito alle sue spalle: «Il Medebach per quattro<br />
anni (non calcolandosi il primo) ha dato a me, per<br />
Commedie otto, Ducati quattrocento e cinquanta, e<br />
in oggi ei ne ricava dall’Editore per Commedie otto,<br />
in due Tomi, Ducati cinquecento, onde profi tta adesso<br />
più di quello ha pagato a me le Commedie, dopo<br />
che queste per quattro anni lo hanno arricchito, lo<br />
hanno fatto, si può dire, cambiare di stato, ed io oltre<br />
alle Commedie suddette ho dovuto prestargli assidua<br />
personale assistenza, e in Venezia, e fuori, con tante<br />
spese nei viaggi, con tanto scapito della mia Casa e<br />
delle mie convenienze. Potea il Medebach idearsi un<br />
Contratto più fortunato di questo? E in oggi può egli<br />
trattare più barbaramente con me?» (Goldoni, XIV,<br />
p. 457).<br />
8. Sulla celeberrima contesa (va per altro detto che<br />
Goldoni, in segno di disprezzo, non menzionò mai il<br />
rivale nei suoi Mémoires) v. riassuntivamente: C. Alberti,<br />
Un’idea di teatro contro la riforma goldoniana,<br />
nel vol. coll. Pietro Chiari e il teatro europeo del Settecento.<br />
A c. di C. Alberti, Vicenza, Neri Pozza, 1986,<br />
pp. 151–167; L. Riccò, «Parrebbe un romanzo». Polemiche<br />
editoriali e linguaggio teatrale al tempo di Goldoni,<br />
Chiari, Gozzi, Roma, Bulzoni, 2000, pp. 35–103<br />
9. Nella primavera del 1762.<br />
10. Il matrimonio con la giovane Rosina Scalabrini<br />
(che all’epoca non aveva più di venticinque anni) fu<br />
celebrato a Venezia nel marzo del 1767, grazie anche<br />
all’accorta mediazione di un amico bolognese del<br />
Medebach, il farmacista Ubaldo Zanetti: v. C. Musatti,<br />
Girolamo Medebach e il suo matrimonio con la<br />
Scalabrini, in «Ateneo Veneto», XXX/II, novembre–<br />
dicembre 1907.<br />
11. La Semiramide che ebbe per protagonista Maddalena<br />
Battaglia (su cui v. in queste <strong>Notizie</strong>) conobbe<br />
nel 1773 ventidue repliche.<br />
12. Si tratta del Teatro San Giovanni Grisostomo,<br />
che Medebach occupò dal 1772 al 1775, cfr. Giardi,<br />
p. 190.<br />
13. La compagnia Battaglia nacque nel 1775. Il Teatro<br />
San Cassian (ovvero Teatro Tron) fu fondato nel<br />
1629 e divenne il primo teatro pubblico, non solo in<br />
Italia ma dell’intera Europa, riservato all’opera; decaduto<br />
nel secondo Settecento (epoca in cui il repertorio<br />
divenne prevalentemente di prosa), fu demolito<br />
nel 1812.