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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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350 – Giovanna Sparacello<br />

8. È sicuramente indice di successo il fatto che nel<br />

1787 la compagnia Francesco Paganini reciti nei teatri<br />

alla Scala e alla Canobbiana di Milano (M. Cambiaghi,<br />

La scena drammatica del Teatro alla Canobbiana<br />

in Milano (1779–1892), Roma, Bulzoni, 1996,<br />

p. 50).<br />

9. A integrazione della voce di Bartoli, possiamo<br />

dare alcune notizie sul periodo successivo. Nel 1790 è<br />

scritturato con Francesco Paganini come Primo Amoroso<br />

un poco più che ventenne Antonio Morrocchesi<br />

(A. Manzi, cit., p. 452). In relazione a questo periodo<br />

scrive Manzi, cit., p. 452: «La compagnia di Francesco<br />

Paganini, era, in quel tempo una delle migliori<br />

d’Italia e per il complesso degli artisti e per il repertorio<br />

scelto con abbastanza cura. […] Il repertorio […]<br />

faceva posto alle commedie goldoniane, a qualche<br />

tragedia, ai drammi lacrimosi che frammezzavano gli<br />

«Spettacoli» e i modesti rimasugli della Commedia<br />

dell’Arte. Era vario e scelto…». Per gli organici (anche<br />

molto ampi: nel 1789–1790 la formazione era di 23<br />

elementi) e le piazze toccate dalla sua compagnia dal<br />

1777–1778 al 1794–1795 si veda la trascrizione che<br />

Giardi, pp. 215–221 ha compiuto dall’Indice de teatrali<br />

spettacoli. Come si desume dagli organici, Francesco<br />

muore nel 1794 (la moglie continuerà a condurre<br />

la compagnia, un anno da sola e poi con Pietro<br />

Pianca). Rasi, sulla scorta delle <strong>Notizie</strong> <strong>istoriche</strong> dei più<br />

distinti <strong>comici</strong> e comiche di Antonio Colomberti, lo<br />

ritiene ancora vivo nel 1810 (Oltre a Rasi, cit., v. A.<br />

Colomberti, Dizionario biografi co degli attori <strong>italiani</strong>,<br />

a c. di A. Bentoglio, vol. II, p. 438.<br />

Livia Cavaglieri<br />

PAGANINI ONOFRIO 1 Milanese 2 . Dopo<br />

d’aver fatti i suoi interi studj nelle Lettere<br />

umane, passò ad esercitarsi fra le Comiche<br />

Compagnie in qualità d’Innamorato, e stette<br />

non poco tempo in quella diretta da Antonio<br />

Marchesini 3 . L’anno 1748. recitando<br />

in Torino 4 , coll’occasione di dovere rappresentarla,<br />

dedicò all’Illustrissima Madama di<br />

San Gili nata Carpanè 5 una Tragicommedia<br />

tradotta dall’originale francese di Monsieur<br />

Boursault 6 dal celebre Signor Conte Gaspare<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

Gozzi, intitolata: Le Favole di Esopo alla Corte<br />

7 , e fu da quella nobile Signora molto gradita<br />

l’off erta del Paganini. Cominciò poi a<br />

condurre Compagnia da se 8 , e servì Sua Eccellenza<br />

Grimani 9 nel suo Teatro di San Giovanni<br />

Grisostomo 10 di Venezia. Nell’anno<br />

1753. chiamato Antonio Sacco in Portogallo<br />

11 , il Paganini riparò con tutto lo spirito al<br />

disordine della mancanza del Sacco, e provvide<br />

quel Teatro di Compagnia 12 . Nel 1754.<br />

poco incontro però fecero quei Comici, e<br />

furono abbandonati dagli spettatori. L’anno<br />

seguente condusse egli la Compagnia di migliori<br />

personaggi fornita, tra’ quali contavasi<br />

la Rosa Brunelli 13 , ed il suo Marito Giuseppe<br />

Zanarini 14 ; e così attenne la promessa fatta<br />

nell’Addio recitato dalla Francesca Torri 15<br />

l’ultimo giorno dell’antecedente Carnevale 16 ,<br />

dopo essersi lagnata della risoluzione intempestiva<br />

d’Antonio Sacco, che aveva mancato<br />

al suo impegno di servir quel Teatro, e tutto<br />

ciò fu spiegato nelle seguenti Stroff e, parte<br />

di quelle che contenevano quell’Addio.<br />

Chi di Sorte il cieco dono<br />

Amò più del suo decoro<br />

Loro infuse l’abbandono<br />

Per saziar sua fame d’oro,<br />

E noi pochi, e senza lena,<br />

Travagliammo con gran pena.<br />

Senza forze e senza Attori,<br />

O almen pochi ed ignoranti,<br />

Privi aff atto degli Autori<br />

Che i lor parti dieno, e tanti,<br />

Come mai darvi piacere<br />

Nel diffi cile mestiere?<br />

Come mai…. Ma verrà un giorno<br />

Ch’io tornando a queste scene<br />

Avrò nuove genti intorno<br />

Di bel spirito ripiene,<br />

Che le cose altrui ben chiare<br />

Sapran meglio recitare. ec.<br />

Tornato poi il Sacco a Venezia 17 , il Paganini<br />

cominciò a condurre la sua Compagnia nella<br />

Toscana, Genovesato, e Lombardia, nè mai

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