Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
il Personaggio del Signor Giovanni Maria<br />
della Bragola 4 . In alcune Commedie recitò da<br />
Vecchia, e furono scritte per lui dal Goldoni<br />
le parti di Curcuma,( * ) 5 di Donna Rosimena;<br />
di Donna Rosega, ed altre 6 . L’anno 1755.<br />
quando per la stagione d’Autunno era in obbligo<br />
d’essere a Venezia, fuggì dalla Compagnia<br />
ad onta di una scrittura che valer dovea<br />
per quattro anni, e de’ quali n’erano solamente<br />
passati due. Questa azione fu biasimata,<br />
ed il Goldoni la mise in vista nell’introduzione,<br />
che vedesi preliminarmente stampata<br />
alle Commedie inserita nel Tomo quinto del<br />
suo nuovo Teatro Comico 7 . Passato il Landi<br />
in altra Compagnia di Terra ferma, più non<br />
fece ritorno in quella di Venezia da lui abbandonata<br />
8 . Mortagli poi la Consorte, volle<br />
passare alle seconde nozze coll’Assunta, di cui<br />
si è parlato, e seco fu a Napoli in una di quelle<br />
Compagnie, e poi tornò in Lombardia nel<br />
1768. e si stabilì per quell’anno colla Truppa<br />
di Pietro Rossi. Andò poi vagando con altri<br />
Comici di poco grido; e in Reggio l’anno seguente<br />
uccise in Teatro per impeto di collera<br />
un certo Spisani apparatore, che avealo arditamente<br />
insultato, e minacciato. La Giustizia lo<br />
trattenne nelle sue forze, ed era per soggiacere<br />
al suo gastigo, quando la di lui Moglie portatasi<br />
dalla Principessa, ed espostole il fatto, il<br />
quale provava d’essere il Landi stato cimentato<br />
dall’ucciso, e che per sola necessaria difesa<br />
colla spada lo avea ferito, n’ottenne essa,<br />
e con lagrime, e prieghi mediante il potere<br />
di quell’eccelsa Signora, la di lui interissima<br />
libertà 9 . Sopravvisse il Landi a tale disgrazia<br />
con poco buon successo negl’interessi suoi, e<br />
fi nalmente di malattia terminò in Grosseto i<br />
suoi giorni l’anno 1774.<br />
( * ) Erra l’Autore del Romanzo intitolato il Teatro,<br />
quando alla pag. 13. del Tomo secondo asserisce, che la<br />
parte di Curcuma nella Sposa Persiana fu scritta per il<br />
Comico Giuseppe Lapy. Ognuno sa che fu fatta per il<br />
Landi; ma vedasi a maggior chiarezza di ciò l’introduzione,<br />
che più oltre accenniamo.<br />
Francesco Bartoli – 285<br />
Note<br />
1. Le vicende biografi che di Landi sono poche e incerte.<br />
Luzio o Lucio Landi, di natali fi orentini, giunse<br />
a Venezia probabilmente con la Compagnia di Medebach<br />
in cui viene scritturato come Secondo Amoroso.<br />
Bartoli si dimostra piuttosto inesatto nel ricordare la<br />
biografi a del Landi, spesso confondendolo con Pietro<br />
Gandini e Francesco Falchi. BIBLIOGRAFIA:<br />
Rasi, III, pp. 5–6; A. Gentile, Carlo Goldoni e gli<br />
attori, Trieste, Libreria Cappelli, 1951, pp. 39–40; A.<br />
Scannapieco, Commento, in C. Goldoni, La dalmatina,<br />
a c. di A. Scannapieco, Venezia, Marsilio, 2005,<br />
pp. 265–266.<br />
2. Specializzato nel ruolo del Secondo Innamorato,<br />
il Landi viene ricordato da Pietro Chiari come ben<br />
poco incline ai modi da Amoroso ma più propenso a<br />
menar le mani: «sortiti avea de’gran doni della natura,<br />
per essere un comico inarrivabile se corrisposto avesse<br />
all’abilità sua con la sua diligenza. Non voglio dire<br />
perciò che non facesse il debito suo; ma lo potea fare<br />
assia meglio; e chi non studia di perfezionarsi nell’arte<br />
sua quando può, non deve lagnarsi che si sé stesso, se<br />
non gli venga sempre fatta giustizia» (P. Chiari, La<br />
commediante in fortuna, ossia Memorie di Madama N.<br />
N. scritte da lei medesima, tomo I, Venezia, Pasinelli,<br />
1755, pp. 122–123). Quando Francesco Falchi passa<br />
al Teatro Sant’Angelo viene elevato a Primo Innamorato<br />
anche se Goldoni gli riconosce che era «fatto apposta<br />
per le scene di caricatura» (I.11.53) (Goldoni,<br />
V). Interpreta il ruolo di Lelio nel Teatro Comico, ne<br />
Il bugiardo, nel Poeta Fanatico, e nella Castalda, ne Il<br />
tutore, nella Serva amorosa, ne I Puntigli domestici, ne<br />
Le Donne curiose, ne Le femmine puntigliose, ne Il contrattempo,<br />
ne Il giocatore, ne I Pettegolezzi delle Donne,<br />
ne I due Pantaloni e ne La donna vendicativa; diventa<br />
il Marchese di Ripafratta nella Locandiera e Ottavio<br />
nel Cavaliere di buon gusto (Goldoni, I–V; per Il<br />
poeta fanatico, Il giocatore, La locandiera, I pettegolezzi<br />
delle donne, La serva amorosa, I due Pantaloni, La<br />
Castalda v. anche l’edizione nazionale di Marsilio). Il<br />
suo Lelio oscillava tra la caricatura dei modi aff ettati<br />
dell’Innamorato, alla spavalderia del bravo, passando<br />
per i modi del calunniatore, che viene sempre punito<br />
in chiusura di commedia, e del fi glio maturo e virtuoso<br />
(cfr. A. Scannapieco, Commento, a C. Goldoni,<br />
Il Padre di Famiglia, Venezia, Marsilio, 2002, p. 289).<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano