Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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400 – Giovanna Sparacello<br />
in Venezia per supplire alle veci di Antonio<br />
Argante passato all’altra Vita, recitò la parte<br />
dell’Innamorato, e non fu spoglio di qualche<br />
merito. Fu impiegato in Venezia non solo<br />
nel Teatro di San Samuele, ma in quello ancora<br />
di San Luca. Cantò in alcuni Intermezzi<br />
musicali, e si rese utile a’ Compagni colla sua<br />
abilità. Stette unito un tempo coll’Elisabetta<br />
d’Affl isio detta la Passalacqua 2 , ed era seco<br />
a Palermo quand’ella cadde dall’alto nel far<br />
il volo. Tornò con essa in Lombardia, partì<br />
solo per Roma, e morì in quella Città nel<br />
1773.<br />
Note<br />
1. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III, pp. 443–444 (riprende<br />
senza integrazioni la notizia di Bartoli).<br />
2. Si tratta forse dello stesso attore che Croce chiama<br />
Federico Rubino, inscritto insieme alla Passalacqua<br />
nella compagnia che Domenico Giannelli propose al<br />
re Carlo di Borbone nel 1747. Croce aff erma che il<br />
comico, un Amoroso, aveva lavorato nei teatri di San<br />
Samuele e di San Luca a Venezia. Cfr. B. Croce, I<br />
teatri di Napoli, Milano, Adelphi, 1992, p. 198 (1°<br />
ed. Napoli, Luigi Pierro, 1891). Un Federico Rubini<br />
aveva recitato anche nella compagnia italiana della<br />
Comédie–Italienne negli anni Sessanta del secolo.<br />
Rasi ipotizza che si tratti dell’attore evocato da Bartoli<br />
col nome di Ferdinando (Rasi, III, p. 444). Federico<br />
esordì il 6 dicembre 1760 come Dottore ne Il<br />
pedante. Fu fra gli attori della commedia goldoniana<br />
L’Amore paterno (4 febbraio 1763) nel ruolo di Florindo.<br />
Secondo Rasi il fi asco della commedia avrebbe<br />
persuaso il duca di Duras a licenziarlo. Gli attori della<br />
compagnia, attraverso Monsieur de la Ferté direttore<br />
del teatro, indirizzarono una supplica al duca affi nché<br />
risparmiasse l’attore o almeno prorogasse la sua<br />
partenza (lettera del 2 aprile 1763 custodita nei registri<br />
della Comédie–Italienne). Il duca rifi utò rimproverando<br />
agli attori di non aver licenziato Rubini<br />
l’anno precedente. Il nome del comico fi gura tuttavia<br />
nei registri del teatro per la stagione 1764–65, dove<br />
si legge la seguente dichiarazione del Duca di Duras:<br />
«les Comédiens congedieront le Sr Rubini et lui payeront<br />
six cent livres pour son voyage pour retourner<br />
en Italie». In contraddizione con quanto aff ermato<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
da Rasi, Desboulmiers e D’Origny non registrano il<br />
fi asco dell’attore. Sul debutto D’Origny annota: «La<br />
vivacité de son débit & l’intelligence de son jeu le<br />
fi rent recevoir à pension pour les rôles rompus». Egli<br />
non parla di fi asco nemmeno per l’Amore paterno, «sagement<br />
conduite & bien dialoguée», cit. D’Origny,<br />
I, p. 303. Le stesse osservazioni sul debutto dell’attore<br />
erano state fatte da Desboulmiers (II, p. 386; vol. 7,<br />
p. 416) che aggiungeva che Rubini aveva lasciato il<br />
teatro nel 1766 e che era morto nello stesso anno. La<br />
presenza di Rubini è attestata inoltre nei Mémoires di<br />
Goldoni («M. Rubini remplissoit par interim l’emploi<br />
du Docteur de la Comédie Italienne», in Mémoires,<br />
III, III, in Goldoni, I, p. 448) e nella sua corrispondenza:<br />
in due lettere indirizzate all’Albergati il 24 gennaio<br />
1763 e il 6 febbraio 1764 si accenna alla moglie<br />
di Federico, Anna, rimasta a Bologna e poverissima<br />
(Goldoni, XIV, pp. 272, 311).<br />
Giovanna Sparacello<br />
RUBINI FRANCESCO. Mantovano. Ottimo,<br />
e grazioso Commediante nella parte da<br />
Pantalone, il quale venne sostituito a Giovanni<br />
Battista Garelli, che gli pose di propria<br />
mano la maschera al viso nel Teatro di<br />
San Luca l’anno 1735 1 . come si narrò sotto<br />
il di lui articolo. Il Rubini raccomandato al<br />
popolo dal suo antecessore si produsse in<br />
appresso a far valere la sua abilità, e vi furono<br />
molti, che lo credettero lo stesso Garelli<br />
anche per una totale somiglianza della voce,<br />
e nacquero delle scommesse, che furono poi<br />
perdute da quelli che sostenevano esser egli<br />
il Garelli predetto. L’anno seguente si fece<br />
molto onore il Rubini, sostenendo la faticosa<br />
parte di Pantalone Re dei Cuchi nella giocosa<br />
Tragicommedia intitolata: La Clemenza nella<br />
Vendetta, 2 tante volte da noi mentovata. Egli<br />
vi cantò alcune ariette Musicali, v’eseguì diversi<br />
combattimenti, e si mostrò un Comico<br />
spiritoso, e non indegno del pubblico favore.<br />
Proseguì molti anni a recitare sempre con<br />
applauso in quel Teatro, e quando il Dottor<br />
Goldoni incominciò a scrivere per esso le