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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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138 – Giovanna Sparacello<br />

compare nell’elenco degli uomini e delle maschere<br />

(Brighella). Giardi non registra il passaggio alla compagnia<br />

Medebach (cfr. p. 191).<br />

3. Direttore del Teatro di Santa Croce (Teatre de la<br />

Santa Creu) di Barcellona per le stagioni 1778–79 e<br />

1779–80, Botti era in precedenza comparso sulle scene<br />

di quel teatro con la compagnia condotta da Andrea<br />

Rossi e Costanzo Pizzamiglio nel 1776–77 (Cfr.<br />

Giardi, p. 252). I suoi legami con il teatro di Barcellona<br />

furono duraturi; ancora nel 1801 dall’Italia egli<br />

faceva da agente per il Teatro di Santa Croce. Cfr. R.<br />

Alier I Aixalà, cit., pp. 301 sgg.<br />

4. Non si è riusciti a reperire notizie a proposito di<br />

questa commedia. Segnaliamo qualche traduzione di<br />

Botti per il teatro di Barcellona, ulteriore prova del<br />

duraturo legame con questa città. Il catalogo della<br />

Biblioteca Nazionale di Francia, sotto il nome di Domingo<br />

Botti, contempla una Comedia en prosa. Los<br />

Viajes des Emperador Segismundo ó el Escultor y el ciego,<br />

Barcelona, s. d., e Los Dos Amigos, ó sea el Negociante<br />

de Leon. Comedia en cinco actos, en prosa. Traducida<br />

por D. Domingo Botti, Barcelona, en la libería de<br />

Juan Francisco Piferrer, [entre 1791 et 1805], traduzione<br />

di Les deux amis, ou le Négociant de Lyon di Beaumarchais.<br />

Botti risulta inoltre l’autore di Il Trionfo di<br />

Venere, serenata a quattro voci da eseguirsi nel Teatro di<br />

Barcellona in occasione di celebrarsi gli sponsali fra Don<br />

Ferdinando principe delle Asturie e la principessa di Napoli<br />

Donna Maria Antonia, e fra il principe di Napoli<br />

Don Francesco e la infanta di Spagna Donna Maria<br />

Isabella, Barcelona, F. Generasi, [1802].<br />

Giovanna Sparacello<br />

BRAMBILLA, Comico Milanese. Innamorato<br />

di grido, che meritò d’essere applaudito<br />

per tutto quel tempo, che si fece veder sulle<br />

Scene, fi no che sorpreso dalla morte cessò di<br />

vivere intorno al 1750.<br />

BRAMBILLA ROSA 1 . Nata dalla Maria<br />

Grandi 2 , e sotto la custodia della Madre<br />

educa ta, divenne poi Moglie d’un Ballerino<br />

nomina to Antonio Brambilla 3 . Sortì la Rosa<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

dalla Natura un’avvenenza piacevole, ma,<br />

impinguendo un po’ di soverchio, ciò le tolse<br />

quel portamento grazioso, che avriala sulle<br />

Scene maggiormente fatta brillare. Tuttavia<br />

ingegnossi di fare, che l’abilità, e lo studio<br />

contribuissero a risarcirla nella perdita del<br />

resto; e quindi valorosamente esercitandosi<br />

nel carattere di prima Donna, si rese un<br />

oggetto degno d’ammirazione, ed in Ita lia,<br />

e in Portogallo, dove fu colla Compagnia<br />

del Paganini 4 nell’anno 1770. Tornata poi in<br />

Lombardia, andò vagando con altre Truppe;<br />

e specialmente con quella di Vincenzo Bazzigotti<br />

5 . Fermossi dopo la di lui morte in<br />

Parma 6 , alienata dalla professione; ma poi ripigliandone<br />

di nuovo l’esercizio insieme col<br />

Marito, divenuto Comico anch’esso 7 ; tornò<br />

a riprodursi su i Tea tri, e presentemente trovasi<br />

in Palermo 8 , tentan do che il proprio merito<br />

le serva di strada, on de poter giungere ad<br />

una Sorte migliore 9 .<br />

Note<br />

1. BIBLIOGRAFIA: Rasi I, pp. 503–504 (ripete la<br />

notizia di Bartoli); C. L. Curiel, Il Teatro S. Pietro<br />

di Trieste: 1690–1801, Milano, Archeotipografi ca,<br />

1937; Enc. Spett., II, col. 1621; M. I. Aliverti, Comiche<br />

compagnie in Toscana (1800–1815), in «Teatro<br />

Archivio», n. 8, settembre 1984, pp. 182–249; Giardi,<br />

passim.<br />

2. Secondo Enc. Spett., Rosa nacque nel 1754 da<br />

Maria Grandi e da Vincenzo Bazzigotti, compagno e<br />

socio in arte per lungo tempo di Maria. Si noti però<br />

che di questo legame amoroso nulla dice la voce dedicata<br />

a Bazzigotti nella stessa Enc. Spett., I, col. 95.<br />

Bartoli forse suggerisce questa relazione, ma non è<br />

esplicito, mentre la dichiara apertamente A. Bartoli,<br />

p. CLVII. Per Maria Grandi e Vincenzo Bazzigotti si<br />

vedano le relative voci di Bartoli. Si ricordi infi ne che<br />

Rosa ebbe anche un fratello, Tommaso Grandi, detto<br />

il Pettinaro, più di lei celebre.<br />

3. Ballerino e coreografo al Teatro Ducale di Parma<br />

(Enc. Spett., cit., la cui fonte è con tutta probabilità:<br />

P. E. Ferrari, Spettacoli drammatico–musicali e coreografi<br />

ci in Parma dall’anno 1628 all’anno 1883, Parma,<br />

1884, p. 340).

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