Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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194 – Giovanna Sparacello<br />
Faggiani, parte seria. Francesco Rubini recitò come<br />
Pantalone re dei Cuchi mentre Giovanni Verder era<br />
Florindo.<br />
4 Nella prefazione al tomo XIV dell’edizione Pasquali<br />
(Goldoni, I, p. 732), Goldoni accenna all’abilità canora<br />
della Costa, che venne reclutata dalla compagnia<br />
del San Samuele come cantante per gli intermezzi nel<br />
1736: «Fortifi carono altresì gl’Intermezzi. Presero la<br />
Rosina Costa, giovane, non bella, ma spiritosa, che<br />
sapeva un poco di musica, ed aveva una voce angelica<br />
e un’abilità sorprendente».<br />
Giovanna Sparacello<br />
COSTANTINI ANGELA. Fu sorella di<br />
Tomaso Monti, di Carlo, e di Pietro, de’<br />
quali tutti si parlerà al proprio luogo 1 . Recitò<br />
da Donna seria con molta abilità, e fu<br />
la seconda Moglie di Gabriello Costantini 2 .<br />
Dopo la morte di lui restò con molti fi gli,<br />
i quali furono da lei allevati con immensa<br />
fatica. Stette alcuni anni nella Compagnia<br />
di Nicola Petrioli 3 . Passò alle seconde nozze<br />
con Giuseppe Greffi Comico anch’esso, che<br />
morendo in fresca età, lasciolla vedova di bel<br />
nuovo. Oggi avanzata negli anni va recitando<br />
talvolta, ma per lo più vive alienata dall’arte,<br />
e con que’ pietosi sussidj che le vengono prestati<br />
da’ suoi parenti, e da qualche caritatevole<br />
Capo Comico.<br />
Note<br />
1. Angela Monti è anch’essa fi glia d’arte (secondo<br />
lo stesso Bartoli, e non sorella, come qui sostenuto)<br />
del bolognese Tommaso, dunque sorella di Carlo e<br />
di Pietro (v. qui alla voce Monti Tommaso, ma anche<br />
alle voci Monti Carlo; Monti Pietro; Monti Avelloni<br />
Teresa). BIBLIOGRAFIA: B. Croce, I teatri di Napoli,<br />
a c. di G. Galasso, Milano, Adelphi, 1992 (1° ed.<br />
Napoli, Luigi Pierro, 1891); Rasi, II, ad vocem; Enc.<br />
Spett., III, coll. 1563–1569 (voce Costantini, a c. di<br />
C. Morinello). V. inoltre la voce Costantini, Gabriele,<br />
in DBI, vol. 30, 1984, pp. 292–293 (G. Romei).<br />
2. V. qui ad vocem. Angela segue il marito sicuramente<br />
a Napoli e a Palermo, dove pure si trova suo padre<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
Tommaso, con la maschera del Dottore (v. Croce,<br />
cit., pp. 193–194 e 197–198; v. anche la voce Costantini,<br />
Gabriele, in DBI, cit.<br />
3. Capocomico abruzzese. Ad esempio è segnalata<br />
con lui come prima donna a Milano al Teatro Ducale<br />
nell’estate del 1740 (cfr. C. Morinello, voce Costantini,<br />
in Enc. Spett., cit.).<br />
Roberto Cuppone<br />
COSTANTINI ANGELO 1 Bravo Commediante,<br />
che recitò la parte di secondo Zanni<br />
sotto il nome di Mezzettino 2 . Fu Capo della<br />
Truppa Italiana a Parigi 3 , e Comico Ordinario<br />
di sua Maestà Cristianissima 4 . Era un<br />
Uomo di buon talento, e per l’arte sua molto<br />
intraprendente, ed esperto. Impiegò il suo<br />
ingegno non solo nelle cose appartenenti al<br />
Teatro; ma diessi anche con molta grazia a<br />
scrivere la vita in lingua Francese di Tiberio<br />
Fiorilli 5 , denominato lo Scaramuccia. Fu da<br />
lui pubblicata colle stampe di Brusselles in<br />
forma di dodici l’anno 1708. per Giorgio<br />
Backer Stampatore, e Librajo 6 . Dedicolla<br />
a sua Altezza Madama Reale, innanzi a cui<br />
aveva a sua gloria recitato più volte; e che<br />
riconosceva per sua magnanima benefattrice.<br />
Angelo Costantini fu un Comico assai ben<br />
veduto da’ Francesi, e sommamente patrocinato<br />
dal Re. Morì questo Comico valoroso<br />
carico di meriti, e di fortune nella Città di<br />
Parigi intorno all’anno 1725 7 .<br />
Note<br />
1. Figlio di Costantino (v. voce Costantini, Costantino,<br />
in DBI, vol. 30, 1984, pp. 286–287 (G. Romei))<br />
e Domenica (v. qui ad vocem), entrambi <strong>comici</strong>, e<br />
fratello maggiore di Giovanni Battista, nasce a Verona<br />
probabilmente nel 1654; inizia la sua carriera<br />
in Italia, nella compagnia del Duca di Parma, come<br />
Arlecchino, dove conosce Annetta, fi glia di Angiola<br />
D’Orso (o D’Orsi) e in arte Auretta come la madre (si<br />
hanno ancora notizie dei due nel 1678 a Venezia nella<br />
compagnia del Teatro Grimani); la sposa nel 1680<br />
ca. e da essa ha due fi gli, una femmina che muore