Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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5. Con Simone da Bologna e Giulio Pasquati, suoi<br />
compagni nei Gelosi, Vittoria recitò nel 1574 dinnanzi<br />
a Enrico III la Tragedia. di Cornelio Frangipane,<br />
con musiche di Claudio Maruolo da Correggio.<br />
Dal Diario di Giuseppe Pavoni (G. Pavoni, Diario<br />
descritto da Giuseppe Pavoni delle feste celebrate nelle<br />
solennissime Nozze delli Serenissimi Sposi, il Sig. Don<br />
Ferdinando Medici, e la Sig. Donna Christina di Loreno<br />
Gran Duchi di Toscana, Bologna, Giovanni Rossi,<br />
1589, edito per le parti concernenti i Gelosi in F.<br />
Scala, Il Teatro delle Favole Rappresentative, a c. di<br />
F. Marotti, I, Milano, Il Porfi rio, 1976, pp. LXXIII–<br />
LXXV, Appendice II) risulta inoltre che nel 1589 a Firenze,<br />
in occasione delle nozze di Ferdinando e Cristina<br />
di Lorena, Vittoria Piissimi e Isabella Andreini<br />
recitarono a gara, in due sere successive la commedia<br />
Zingana di G. A. Giancarli e la Pazzia di Isabella.<br />
Giovanna Sparacello<br />
VULCANO BERNARDINO, nativo di Padova<br />
1 . Riuscì un eccellente Comico nel carattere<br />
di primo Innamorato, e brillò sui Teatri<br />
di Venezia 2 in modo singolare, rendendosi<br />
piacevole non meno con il pronto suo spirito,<br />
che con l’eleganza de’ suoi ragionamenti.<br />
Egli fu uno di que’ Comici utili all’arte<br />
per la vivacità del recitare all’improvviso; e<br />
nel tempo istesso rappresentando le studiate<br />
cose con molta grazia, e con una intelligenza<br />
chiara, e profonda. La fama di Bernardino<br />
Vulcano giunse sino in Sassonia, e fu chiamato<br />
dall’Elettore a’ proprj servigi 3 . Egli fu<br />
colà onorato di protezioni, e favorito d’applausi.<br />
Vi fece una non ispregevole fortuna 4 ,<br />
e morì in Dresda circa il 1760.<br />
Note<br />
1. Vulcano o Vulcani. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III,<br />
p. 697; C. Alberti, La scena veneziana nell’età di Goldoni,<br />
Roma, Bulzoni, 1990, p. 244; M. Klimowicz–W.<br />
Roszkowska, La commedia dell’arte alla corte di Augusto<br />
III di Sassonia 1748–1756, Venezia, Istituto veneto di<br />
scienze, lettere ed arti, 1988, pp. 99–100; M. Ferrazzi,<br />
Commedie e <strong>comici</strong> dell’arte <strong>italiani</strong> alla corte russa<br />
(1731–1738), Roma, Bulzoni, 2000, pp. 50 sgg., 296.<br />
Francesco Bartoli – 457<br />
2. Secondo fonti dell’Archivio Vendramin (42 F 8/1,<br />
cc. 1 e 2) egli fu ingaggiato con la moglie Isabella con<br />
una scrittura di cinque anni, dal 1734 al 1739, fi rmata<br />
il 26 dicembre 1733 e relativa ad una richiesta proveniente<br />
da Strasburgo in data 4 maggio 1732. Cfr.<br />
C. Alberti, cit., p. 244 in nota. Tuttavia, secondo la<br />
ricostruzione di Marialuisa Ferrazzi, Bernardo Vulcano<br />
fi gurava come Primo Amoroso nella compagnia<br />
operante alla corte russa di Anna Ivanovna tra il 1735<br />
e il 1737–38. Cfr. M. Ferrazzi, cit, p. 50 sgg. Goldoni<br />
aveva lodato Vulcano e la compagnia di Argante<br />
nelle Prefazioni dell’edizione Pasquali, tomo XIII: «La<br />
Compagnia del Teatro di S. Luca, della nobile famiglia<br />
de’ Vendramini, passava per la migliore. Infatti le<br />
quattro Maschere erano eccellenti. Il famoso Garelli<br />
Pantalone, il bravo Campioni Fichetto, il graziosissimo<br />
Cattoli Traccagnino: l’erudita Eularia, moglie<br />
di Pompilio Miti, prima donna, il gentile amoroso<br />
Bernardo Vulcani, e lo strepitoso Argante, uniti ad altri<br />
personaggi di mediocre valore, rappresentavano le<br />
Commedie dell’Arte con tutta quella perfezione della<br />
quale erano capaci le Commedie di cotal genere», cit.<br />
Goldoni, I, p. 716.<br />
3. Fu Primo Amoroso nella compagnia Andrea Bertoldi<br />
nel 1738. Sostenne la parte di Celio fi no al<br />
1756. La moglie Isabella era Terza Donna col nome<br />
di Eleonora; recitò anche da Madre e da Colombina.<br />
Fu pensionato nel 1764. Il fi glio Alessando Pascarolo<br />
detto Vulcano era ballerino grottesco. Servì la corte<br />
dal 1739 al 1769 e morì nel febbraio del 1786. Cfr.<br />
M. Klimowicz–W. Roszkowska, cit., pp. 99–100.<br />
Nello schizzo degli attori <strong>italiani</strong> operanti alla corte<br />
di Dresda apparso a Stoccarda nel 1750 Vulcano è<br />
defi nito «Un uomo nella pienezza del vigore; circa<br />
quarant’anni. Ha bell’aspetto, ed è ben in carne. Di<br />
mezzana statura, di colorito più tosto bruno, e pieno<br />
di fuoco. Pronuncia perfettamente, e recita gli amorosi<br />
o i vecchi pacati. Occhi, fi sionomia, mani, piedi,<br />
tutto parla nella sua persona», cit. Rasi, cit., p. 697.<br />
4. Secondo quanto apparve in un giornale di viaggi<br />
del 1740, a Varsavia godette di una situazione privilegiata,<br />
avendo a disposizione sua, della moglie e del<br />
fi glio Alessandro tre camere, di cui una grande per le<br />
prove, cfr. Rasi, cit.<br />
Giovanna Sparacello<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano