Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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188 – Giovanna Sparacello<br />
febbraio 1777). Secondo quanto riporta il D’Origny<br />
(II, p. 132) al contrario, nel Febbraio nel 1778, al<br />
fi anco dell’Argentina Antonia Bianchi e del Camerani<br />
nei Deux Billets di Florian, non essendo sottomesso al<br />
duro confronto con Carlin, il Coralli ottiene i favori e<br />
gli elogi del pubblico.<br />
8. Sul torinese Carlo Bertinazzi v. ad vocem nelle presenti<br />
<strong>Notizie</strong>. Chiamato a sostituire Carlin, il Coralli<br />
sembra condannato a giudizi cauti e tiepidi da parte<br />
della critica contemporanea, che si esprime in merito<br />
alle qualità dell’attore con recensioni costruite sul paragone<br />
pressochè sprezzante con il maestro Carlin. È<br />
il caso della Correspondance littéraire: il periodico, pur<br />
mostrandosi clemente, non esita a compilare il portrait<br />
ideale dell’Arlecchino amato dal pubblico francese<br />
e nel quale è facilmente riconoscibile il comico<br />
Carlin, per contrapporvi quello incarnato dal Coralli,<br />
dal quale si attendono maggior esercizio e pratica<br />
della scena francese. La Correspondance littéraire si attarda<br />
sulla questione della lingua: è spesso ricordato<br />
come Carlin avesse acquisito con il passare degli anni<br />
una notevole padronanza della lingua francese, che<br />
permetteva all’attore di concedersi storpiature forzate<br />
e volute ai fi ni di rendere la lingua vettore di <strong>comici</strong>tà.<br />
Il livello di conoscenza della lingua francese acquisito<br />
dal Coralli invece era ancora troppo impreciso,<br />
troppo zoppicante per lasciare all’attore la libertà e<br />
l’eff erratezza di lanciarsi in rischiosi giochi di parole o<br />
in distorsioni volutamente ridicole. Ad una <strong>comici</strong>tà<br />
linguistica debole e poco fl essibile era associato poi<br />
un tono di voce inadatto al ruolo incarnato: talvolta<br />
troppo forte o al contrario troppo debole, in ogni<br />
caso non in grado di riprodurre quel tono infantile<br />
e ingenuo che tanto piaceva e tanto caratterizzava<br />
l’espressività tipica dell’ Arlecchino dell’epoca.<br />
9. Il genere italiano viene abolito nel 1780, quasi tutti<br />
gli attori <strong>italiani</strong> della troupe vengono congedati,<br />
molti di essi lasciano la Francia, altri approfi ttano della<br />
pensione senza più esercitare il loro mestiere di attori;<br />
pochissimi, solo tre, sono quelli che rimangono<br />
alla Comédie–Italienne e continuano a lavorare per<br />
il teatro francese: Camerani, nominato semainier perpétuel,<br />
Carlin, che continuerà ad esercitare il proprio<br />
ruolo di Arlecchino e che morirà però nel 1783 e il<br />
Coralli il cui ordine di riassunzione risale al 15 Marzo<br />
1780 secondo i Registri del teatro.<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />
10. I fratelli Ruggeri, (Parfaict, V, p. 539), originari<br />
di Bologna, si stabilirono in Francia al servizio di<br />
Luigi XV esportando la loro sapiente tecnica di elaborazione<br />
di fuochi d’artifi cio al servizio di spettacoli.<br />
L’inizio della loro collaborazione con il teatro della<br />
Comédie–Italienne è fatto risalire dal Desboulmiers<br />
(Desboulmiers, II, p. 41 (vol. 5, p. 138)) alla rappresentazione<br />
del canevas in quattro atti Arlequin et Scapin<br />
magiciens par hasard, la sera del 15 luglio 1743;<br />
in seguito la novità e la spettacolarità dei fuochi d’artifi<br />
cio permisero di soccorrere la Comédie–Italienne<br />
richiamando un gran numero di spettatori.<br />
11. Coralli continuerà a lavorare per la nuova Comédie–Italienne<br />
affi ancando Carlin sino alla morte di<br />
quest’ultimo avvenuta nel 1783. Oltre al primo ruolo<br />
di Arlecchino Coralli si vedrà attribuire anche altre<br />
parti secondarie o accessorie e sarà chiamato a cantare<br />
nei cori. Campardon ricorda come una delle migliori<br />
esibizioni del Coralli quella nel ruolo del fratello gemello<br />
minore in una commedia di Florian, Les deux<br />
Jumeaux de Bergame, in un atto, rappresentata per<br />
la prima volta il 6 agosto 1782. Al fi anco di Carlin<br />
(quest’ultimo nel ruolo di fratello maggiore) Coralli<br />
regge il confronto distinguendosi per le sue doti canore<br />
e musicali grazie ad una piacevole esecuzione<br />
accompagnata dal mandolino. È in seguito il padre<br />
nella commedia di Florian, Le bon père, rappresentata<br />
per la prima volta il 1 Febbraio 1790. cit. Campardon,<br />
I, p. 142; Corréspondance Littéraire adressée a un<br />
souverain d’Allemagne, par le Baron de Grimm et par<br />
Diderot, troisième et dernière Partie, II, Août 1782,<br />
Buisson, Paris, 1813, pp. 18–19. Il 6 settembre 1783<br />
muore Carlin e al Coralli viene attribuito il ruolo di<br />
Arlecchino nel Cabriolet Volant ou Arlequin Mahomet,<br />
pièce di J. F Cailhava de l’Estendoux che era stata<br />
rappresentata per la prima volta nel 1770 e che aveva<br />
riscosso un grande successo presso il pubblico grazie<br />
alla performance dell’Arlecchino Carlin. Tredici anni<br />
dopo, la critica è dura nei confronti del nuovo Arlecchino<br />
Coralli, l’inevitabile paragone con il predecessore<br />
da poco scomparso ritorna tra le pagine dei periodici<br />
e l’insuccesso della rappresentazione che lo vede<br />
protagonista non fa che accentuarlo, nonstante sia da<br />
attribuire alla debolezza del soggetto della commedia<br />
di Cailhava. Nel 1784, il 1 Luglio, il Coralli è il gemello<br />
questa volta maggiore nei Jumeaux de Bergame