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Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf

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356 – Giovanna Sparacello<br />

eppure da’ commedianti che stavano tra le ventitré<br />

e le ventiquattro, era riputato uno degli ultimi grandi<br />

uomini dell’arte. Chiamava ognuno suo Monarca<br />

volesse, o non volesse, e adulava perfettamente» (ivi,<br />

p. 60).<br />

42. Su Piazza scrive Bartoli all’interno della voce<br />

dedicata a Caterina Bresciani: «ma quel suo libro è<br />

pieno d’ingiurie ingiustamente vibrate contro a tutti<br />

quelli, che l’hanno infi nite volte nelle sue indigenze<br />

assistito».<br />

43. Sull’amarezza, lo sdegno e la delusione che dettarono<br />

a Piazza il suo romanzo si veda la Prefazione di<br />

Roberta Turchi all’edizione moderna del romanzo.<br />

Livia Cavaglieri<br />

PAGHETTI GIOVANNI BATTISTA. Fioriva<br />

questo bravo Comico intorno al 1690 1 .<br />

e seppe molto distinguersi travagliando nella<br />

Maschera del Dottore, ed allora appunto,<br />

che l’arte Comica trovavasi in una estrema<br />

decadenza, egli fu uno di quelli che la sostenne<br />

recitando senza motti disonesti, e<br />

sapendo dilettare colle sentenze instruttive,<br />

e co’ sali ripieni d’arguzia, e di piacevolezze<br />

morigerate, e galanti. Fa di lui menzione con<br />

molta lode Luigi Riccoboni nella sua Histoire<br />

du Th eatre Italien 2 .<br />

Note<br />

1. Sappiamo da Rasi, che pubblica una lettera della<br />

Flaminia Marzia Fiali, che nel 1686 Paghetti si trovava<br />

nella compagnia al servizio del Principe Cesare<br />

d’Este. BIBLIOGRAFIA: Rasi, III, p. 203.<br />

2. Il nome di Paghetti ricorre nel capitolo sulla decadenza<br />

della commedia italiana dal 1600. Riccoboni<br />

vi racconta di aver cominciato a frequentare il<br />

teatro negli anni Novanta del Seicento: «presque tous<br />

les Comediens de ce tems–là étoient ignorans, & à<br />

l’exception de Giovan Battista Paghetti, qui jouait le<br />

Rôle de Docteur; & de Galeazzo Savorini après lui qui<br />

jouoit le même Rôle, je n’en pourrois pas nommer un,<br />

qui eut fait ses études» cit. L. Riccoboni, Histoire du<br />

théâtre italien, Torino, Bottega d’Erasmo, 1968 (rist.<br />

anast. di Paris, Cailleau, 1730), pp. 73–74. Un altro<br />

© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano<br />

Paghetti, Pietro (1674–1732), recitò a Parigi a partire<br />

dal 1710, dapprima alla Foire Saint–Germain e alla<br />

Foire Saint–Laurent, poi, dal 1720, alla Comédie–<br />

Italienne. Per un profi lo di questo attore e per qualche<br />

elemento bibliografi co v. César.<br />

Giovanna Sparacello<br />

PANAZZI FRANCESCO. Recitò da Brighella<br />

in alcune vaganti Compagnie, e si<br />

espose sovente a travagliare ancora senza<br />

Maschera in istudiate rappresentazioni, ed<br />

ora trovasi unito alla Compagnia di Nicola<br />

Menichelli. Egli è Comico suffi ciente, ma<br />

viene più stimato per la sua abilità di suonare<br />

maestrevolmente il violino, per cui può<br />

comparire con lode in mezzo ai più esperti<br />

Professori di Musica.<br />

PANZIERI PIETRO. Giovane, che fi orisce<br />

in questi tempi recitando con buona disposizione<br />

nel carattere da Innamorato. Fu nella<br />

Compagnia di Luigi Perelli, ed è passato<br />

con quella d’Antonio Camerani, dove in<br />

quest’anno 1781. si fa conoscere per un Comico<br />

più che di mediocre abilità.<br />

PARISI ALESSANDRA. D’origine Napolitana,<br />

ma nata in Torino, e conosciuta assai<br />

meglio sotto il solo nome di Sandrina. Comparve<br />

questa Comica assai giovane in Lombardia,<br />

e fu col di lei Marito accettata nella<br />

Compagnia di Pietro Ferrari. Mostrò ben<br />

presto molta abilità per il Comico mestiere,<br />

ed in Firenze, in Bologna, in Livorno, ed in<br />

altre Città piacque moltissimo il suo modo<br />

di recitare. Ella è d’una fi gura assai gentile,<br />

di sembianze geniali, e gli occhi suoi sono<br />

due vivi specchi in cui sulla Scena conosconsi<br />

chiaramente gli aff etti interni dell’animo;<br />

spiegando con essi valorosamente a meraviglia,<br />

e il duolo, e il gaudio, e l’amore, e lo sdegno.<br />

Ella è molto vivace, ed è inclinata a’ que’

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