Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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ivivere il valor suo, e ripullulò il suo concetto<br />
a norma d’un nuovo non interrotto<br />
esercizio. Dopo un altro anno incominciò<br />
a perdere la salute, e furono vani i rimedj<br />
de’ Medici, che tolsero l’impegno di guarrirlo.<br />
Stette a Bologna in ordinata cura alcuni<br />
mesi; non ben guarrito volle trasferirsi<br />
a Venezia con intenzione di recitare; ma ivi<br />
giunto fu costretto a deporre ogni pensiero<br />
del Teatro; e quindi in breve cedendo la<br />
natura alla forza della sua infermità gli convenne<br />
pagare alla Morte il tributo comune,<br />
e ciò seguì nell’anno 1778 trovandosi in età<br />
settuagenaria. Sapeva il d’Arbes giocar di<br />
Scherma, ed insegnavala a chi voleva da lui<br />
impararla. Di questo Comico fa un breve,<br />
ma sucoso elogio, il moderno Autore d’un<br />
Libro intitolato: Il Teatro 8 , quando alla pag.<br />
20. del Tomo Secondo d’un Pantalone in simil<br />
guisa favella.<br />
“Il Pantalone era tanto stimabile per la sua abilità,<br />
che per la bontà del suo carattere. Buon marito<br />
9 , ottimo padre 10 , sincero amico, non aveva<br />
altro difetto, se per difetto può dirsi, che quello<br />
di un cuor troppo grande, e superiore alle forze<br />
sue.”<br />
Noi aggiungeremo solo, che dopo lui, non<br />
è rimasto all’Arte Comica un Pantalone, per<br />
cui da altri possa nutrirsi la speranza, di vederlo<br />
in questi tempi uguagliato giammai.<br />
Note<br />
1. Vi nacque nel 1710. BIBLIOGRAFIA: Rasi, I,<br />
pp. 191–194; Leonelli, I, p. 275; A. Gentile, Goldoni<br />
e gli attori, Trieste, Cappelli, 1951, pp. 25–28;<br />
Enc. Spett., IV, coll. 170–171.<br />
2. Goldoni esprimerà su Darbes un giudizio estremamente<br />
positivo, riconoscendo le eccezionali capacità<br />
dell’attore anche, e soprattutto, quando non impiegava<br />
la maschera, arrivando addirittura a sostenere che<br />
«c’étoit là [a viso scoperto] où il pouvait briller davantage»<br />
(Mémoires II, I, in Goldoni, I, p. 244).<br />
3. Goldoni, durante il praticantato di avvocatura a<br />
Pisa (1745–1748), ricevette la visita di Darbes che<br />
Francesco Bartoli – 77<br />
gli chiese di scrivergli una commedia senza maschera<br />
sull’esempio dello scenario Pantalon paroncin; il<br />
drammaturgo accettò e compose Il frappatore (Tonin<br />
bella grazia), in cui il protagonista è un goff o e<br />
sciocco veneziano (Cfr. Mémoires I, LI, in Goldoni,<br />
I, pp. 229–232). Il sodalizio tra i due proseguì: per<br />
Darbes vennero scritte le commedie L’uomo prudente<br />
e I due gemelli veneziani, opera in cui l’attore interpretò<br />
entrambi i fratelli (lo stesso drammaturgo scrisse<br />
che la personalità doppia del Darbes gli consentì<br />
facilmente di recitare «il diverso personaggio dello<br />
spiritoso e dello sciocco», (C. Goldoni, L’autore a<br />
chi legge, in I due gemelli veneziani, in Goldoni, II,<br />
p. 155).<br />
4. Un’omonima commedia scritta dal padovano<br />
Antonio Maria Piva fu rappresentata al Teatro degli<br />
Obizzi a Padova nel 1748 dalla compagnia di Onofrio<br />
Paganini, nella quale l’attore recitava. La pièce si trova<br />
citata nello Squarzo degli utili del Teatro per le Recite<br />
relative agli Autunni e Carnovali 1758–1770 (Biblioteca<br />
Casa Goldoni di Venezia, Archivio Vendramin<br />
4F 4/10).<br />
5. Darbes, infatti, era legato formalmente al teatro<br />
dei Vendramin, come si evince da un contratto stipulato<br />
dall’attore in data 2 novembre 1749 e sottoscritto<br />
nuovamente in data 7 marzo 1750 (Biblioteca Casa<br />
Goldoni di Venezia, Archivio Vendramin, 42 F. 8, cc.<br />
24r e 24v).<br />
6. L’ultima commedia recitata da Darbes prima di<br />
abbandonare la compagnia fu L’Erede Fortunata andata<br />
in scena al Teatro Sant’Angelo nel carnevale del<br />
1750 con scarso successo; nello stesso anno, dopo<br />
la sua partenza per Dresda fu sostituito dal vicentino<br />
Antonio Cristoforo Mattiuzzi, detto Collalto.<br />
Alla corte di Augusto III, elettore di Sassonia e re<br />
di Polonia, il comico rimase fi no al 1756 (o fi no al<br />
22 febbraio 1758, anno del rilascio del passaporto);<br />
nel 1755, a Varsavia e a Dresda, egli mise in scena Li<br />
tre fratelli gemelli (o I tre gemelli veneziani, titolo con<br />
cui compare in A. Bartoli, p. XLVII) desumendo la<br />
trama dalla pièce goldoniana I due gemelli veneziani.<br />
Darbes fi gura nell’elenco della compagnia dei <strong>comici</strong><br />
<strong>italiani</strong> che nel carnevale del 1752 rappresentarono<br />
al Regio Elettoral Teatro di Dresda l’opera Zoroastro<br />
di Rameau, con parole del nobile signor di Cahusac<br />
e musica di Johann Adam, una tragedia tradotta dal<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano