Notizie istoriche de' comici italiani - irpmf
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la Lombardia, è stato ristampato anastaticamente a c.<br />
di Luciano Tamburini, Torino, Albra, 1969). L’opera,<br />
prevista dal Bartoli in quattordici tometti, restò incompiuta;<br />
avrebbe costituito una guida, unica nel suo<br />
genere, alla produzione artistica italiana medievale e<br />
moderna (il termine a quo è quello della “rinascita”<br />
dopo il Mille).<br />
19. Fu padrino di battesimo di Isabella Carlo Gozzi:<br />
il quale poi la munì di dote perché potesse vestire, nel<br />
1789, l’abito delle Agostiniane nel Monastero della<br />
Trinità a Rovigo: v. M. Gorla, Cinque lettere di Teodora<br />
Ricci a Carlo Gozzi, nel vol. coll. Studi gozziani,<br />
a c. di M. G. Cambiaghi, Milano, Cuem, 2006,<br />
pp. 107–132: p. 124.<br />
20. Testo che Bartoli trascrive in fondo a questa notizia<br />
biografi ca.<br />
21. Giova accennare agli ultimi anni della vita del<br />
Bartoli, che si ritirò a vivere a Rovigo, dove fu raggiunto<br />
dalla fi glia Isabella (il fi glio Giacinto morì<br />
precocemente nel 1792); alla città dedicò un’altra<br />
delle sue guide: Le pitture, sculture ed architetture della<br />
città di Rovigo. Con indici ed illustrazioni, Venezia,<br />
Savioni, 1793. Seguirono opere di carattere sacro,<br />
in gran parte rimaste manoscritte: tra cui (segnalata<br />
dal De Tipaldo) una Vita di S. Ginesio comico e martire,<br />
in ottave. A stampa è La vita di Maria Vergine<br />
santissima poeticamente descritta in sonetti, con fi gure<br />
credute invenzione del Poussin, Venezia, 1800. Nel<br />
1796 si riunì infi ne con la moglie; morì a Rovigo nel<br />
1806.<br />
22. Intendi, ovviamente, Roma.<br />
23. Come esplicitato nella stanza nona, si tratta del<br />
granduca Pietro Leopoldo I (1747–1792), fi glio di<br />
Maria Teresa d’Asburgo e di Francesco I di Lorena,<br />
poi imperatore col nome di Leopoldo II. Negli anni<br />
del suo governo in Toscana (1765–1790) impose<br />
un’incisiva politica di riforme e promulgò un nuovo<br />
codice penale ispirato alla cultura giuridica dei lumi<br />
(v’era tra l’altro cancellata la pena di morte).<br />
24. È l’ovidiano tempus edax rerum (Metam. 15,<br />
234), il tempo che divora ogni cosa: un po’ incongruo<br />
il richiamo dotto in questo componimento narrativo,<br />
che è del resto prolisso e molto sgraziato.<br />
25. Barchetta da corsa, con un solo vogatore (si noti<br />
la serie di rime equivoche, indizio della pigra indole<br />
del verseggiatore).<br />
Francesco Bartoli – 111<br />
26. La moglie del granduca, Maria Luisa di Borbone<br />
Spagna: andò sposa a Pietro Leopoldo nel 1764 e gli<br />
diede sedici fi gli. Alla coppia, raffi gurata nel corteo<br />
carnevalesco, Bartoli dedica più avanti lodi iperboliche,<br />
che sfi orano involontariamente il ridicolo.<br />
27. Disgrazia: toscanismo (dal verbo ‘sconocchiare’:<br />
che vale, nella fi latura, ‘trarre il pennacchio dalla<br />
conocchia’).<br />
28. Vino greco.<br />
29. Allude alla campagna medica (tinta di ragioni<br />
illuministiche: si pensi all’ode di Parini per G. M.<br />
Bicetti de’ Buttinoni) per l’innesto del vaiolo: causa<br />
ormai vincente, a fi ne secolo, anche in Italia.<br />
30. Intaccato (participio di precidere).<br />
31. Nato nel 1768, fu, col titolo di Francesco II, l’ultimo<br />
imperatore del Sacro romano impero (dal 1792<br />
al 1806); poi, come Francesco I, imperatore d’Austria<br />
sino alla morte (1835): uno dei più tipici esponenti<br />
della politica conservatrice e bigotta nell’età della<br />
Restaurazione.<br />
32. Ferdinando III di Lorena (1769–1824), granduca<br />
di Toscana dal 1791 al 1801 e (dopo la parentesi<br />
napoleonica) dal 1814 al 1824: proseguì in chiave<br />
moderatamente riformatrice la politica del padre.<br />
33. Tiri a sei, cioè carri tirati da sei cavalli.<br />
34. Dell’illustre famiglia fi orentina sono qui ricordati<br />
un Pietro (o Piero), vescovo di Firenze nel 1363, e<br />
il ben più prossimo Lorenzo, papa col nome di Clemente<br />
XII tra il 1730 e il 1740.<br />
35. È il duca Lorenzo Francesco, principe di Forano<br />
(morto nel 1802), fi glio di Ferdinando.<br />
36. Averardo Salviati, duca di Giuliano, fratello del<br />
cardinale Gregorio.<br />
37. Si tratta di George Nassau Clavering, terzo conte<br />
di Cowper (1738–1789): collezionista (acquisì tra<br />
l’altro la cosiddetta Grande Madonna Cowper di Raffaello,<br />
oggi alla National Gallery di Washington), fu<br />
uomo dai vasti interessi letterari e scientifi ci (divulgò<br />
l’elettricismo di Volta); l’amicizia di sua moglie<br />
(née Gore) col granduca Leopoldo fruttò a Cowper<br />
la nomina a principe del Sacro romano impero. Su<br />
di lui: B. Moloney, Th e Th ird Earl Cowper: an English<br />
Patron of Science in Eighteenth Century Florence<br />
and his Correspondence with Alessandro Volta, in «Italian<br />
Studies», XVI (1961), pp. 1–34; M. A. Morelli<br />
Timpanaro, Per una storia di Andrea Bonducci<br />
© IRPMF, 2010 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano